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Documento


47227
IDG871301140
87.13.01140 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Pasquino Gianfranco; (a cura di Torlontano Giuliano)
Riforme istituzionali? Si', ma nel rispetto degli interessi generali
Intervista
Voce rep., an. 66 (1987), fasc. 63 (27 marzo), pag. 3
(testo con illustrazioni)
D02102; D021
(Sommario: A colloquio con Gianfranco Pasquino. E' strumentale cambiare il sistema elettorale solo per danneggiare le forze laiche)
Il regime parlamentare classico, cosi' com' e' praticato in Italia, ormai non e' praticato in nessun Paese, e pertanto, ad avviso dell' A., non e' piu' valido; potrebbe, pero', essere aggiornato e razionalizzato, senza bisogno di riforme radicali. Potrebbero essere perseguite forme di regime parlamentare come quella vigente in Germania, o quella britannica. L' A. auspica un rafforzamento dell' Esecutivo e, quanto alla riforma elettorale, illustra la differenza fra la sua proposta, fondata su due turni elettorali con possibilita' di apparentamento nella seconda tornata, e quella dell' on. De Mita, che prevede la presentazione iniziale di partiti gia' apparentati. Infine, si dichiara contrario alla clausola di sbarramento, e tendenzialmente favorevole all' abolizione delle preferenze. (Titolo: 2 col / Testo: 2.2 col).
Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti



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