| Esaminate nella prima parte le principali condizioni favorevoli alla
pena di morte, intesa come sacrificio espiatorio o retribuzione di un
male con un male, l' A. esamina in quest' articolo le posizioni
contrarie, in particolare quella "utilitaristica" nell' ambito della
cultura illuministica. Tuttavia, anche il ragionamento
utilitaristico, come quello della retribuzione kantiana, rappresenta
la razionalizzazione di inclinazioni profonde dell' uomo in una
situazione storica. Secondo l' A., richiamandosi ad una prospettiva
antropologica coinvolgente l' uomo intero, e' evidente un diverso
atteggiamento dell' uomo contemporaneo nei confronti della morte: il
superamento di essa nella societa' civile, nella simpatia, nell'
amore, nella pace. La morte e' accettata come destino individuale, ma
in una visione utopistica universale, dove la violenza viene respinta
quale modalita' di rapporto fra gli essere umani, ed ogni morire e'
un morire con gli altri. In questa prospettiva, la richiesta di vita
per Paola Cooper e per ogni altro condannato a morte, acquista un
valore simbolico potente, in cui la societa' contemporanea manifesta
il meglio di se' e la sua speranza piu' alta.
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