(Diritto di interpello).
       1.  Ciascun contribuente ha il diritto di inoltrare
  all'Amministrazione finanziaria istanze di interpello scritte
  e motivate concernenti l'applicazione delle disposizioni
  tributarie ai casi concreti prospettati.  La presentazione
  dell'istanza non interrompe il decorso dei termini e non ha
  effetti sulle scadenze previste dalla disciplina
  tributaria.
       2.  La risposta dell'Amministrazione finanziaria, scritta
  e motivata, ha efficacia esclusivamente, con riferimento alla
  questione oggetto dell'istanza di interpello, ai fini e
  nell'ambito dello specifico rapporto tributario del soggetto o
  dei soggetti istanti.
       3.  Limitatamente alla questione oggetto dell'istanza di
  interpello, non possono essere irrogate sanzioni
  amministrative né penali, né possono essere effettuate
  riscossioni coattive nei confronti del contribuente che si sia
  conformato ad una interpretazione di norme tributarie fornita
  dall'Amministrazione finanziaria.
       4.  Con apposito regolamento, da emanare entro il 31
  luglio 1994, sono determinati gli organi, le procedure e le
  modalità di esercizio del diritto di interpello e dell'obbligo
  di risposta da parte dell'Amministrazione finanziaria.  Nel
  regolamento saranno individuati per materia e per tipologia i
  soggetti richiedenti e gli uffici abilitati a fornire risposte
  formali ai quesiti dei contribuenti.