| Onorevoli Colleghi! -- Riteniamo opportuno, per la sua
intatta attualità, ripresentare questa proposta di legge che
già nella scorsa legislatura sottoponemmo all'attenzione degli
onorevoli colleghi. Sembra necessario, ancorché tardivo, un
deciso intervento, che non può che essere di livello giuridico
costituzionale per contrastare la rapacità dei partiti e,
anche, delle correnti degli stessi. Da anni siamo tutti
testimoni del continuo allargamento del numero e delle
"funzioni" dei Ministri che fanno parte dei vari Governi della
Repubblica: ad ogni nuova crisi, infatti, si assiste
all'inverecondo spettacolo costituito dal continuo aumento di
Ministri e sottosegretari al solo fine, ormai anche dichiarato
apertamente, di soddisfare le esigenze (rectius:
voracità) politiche di partiti e partitini, correnti e
correntine vari.
L'indecoroso denunciato spettacolo comporta poi
necessariamente un sempre maggior onere per le finanze dello
Stato che restano sempre a carico del solito e sempre più
vessato... "Pantalone". Per
riuscire in questo proposito non si può che ricorrere
all'imposizione di un vincolo costituzionale che offre anche
la grande occasione di operare una razionalizzazione del
sistema e della composizione del Governo quanto a numero di
Ministri e di sottosegretari. Indispensabili sono certamente i
Ministri cosiddetti "chiave" e, per altro verso, tradizionali:
interno, affari esteri, grazia e giustizia, difesa, pubblica
istruzione, così come indispensabile è un Ministero
dell'economia, di finanze, tesoro e bilancio (unificati in un
unico Dicastero), del territorio, del lavoro e della
previdenza sociale, dei trasporti e della sanità. Inutili i
cosiddetti Ministri "senza portafoglio", dannoso il
proliferare dei sottosegretari che non potranno essere più di
due per ogni Ministero. Ogni altra attività potrà e dovrà
essere ricondotta alla competenza di questi nuovi grandi
Dicasteri a mezzo della suddivisione delle competenze in varie
e diversificate funzioni. Pertanto si chiede la pronta
approvazione della presente proposta di legge
costituzionale.
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