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Testi integrali degli Atti Parlamentari della XII Legislatura

Documento


1002
DDL0064-0002
Progetto di legge Camera n. 64 - testo presentato - (DDL12-64)
(suddiviso in 13 Unità Documento)
Unità Documento n.2 (che inizia a pag.1 dello stampato)
...C64. TESTIPDL
...C64.
RELAZIONE
ZZDDL ZZDDLC ZZNONAV ZZDDLC64 ZZ12 ZZRL ZZPR
    Onorevoli Colleghi! -- Scopo della presente proposta di
  legge è quello di tutelare il benessere fisico e psichico di
  tutti gli animali che vivono a contatto con l'uomo, fatti
  salvi i casi di impiego per l'alimentazione umana o per le
  attività produttive.  La legge n. 281 del 1991 garantisce la
  tutela degli animali cosiddetti "di affezione", ovvero cani e
  gatti.  Una gran varietà di animali rimane quindi esclusa da
  qualsiasi forma di tutela e garanzia.  Ed è proprio questa
  miriade di animali, grandi e piccoli, che rimane vittima ed
  oggetto di crudeli divertimenti, sagre, impiego ed utilizzo
  senza alcuna regolamentazione.
    La sensibilità verso gli altri esseri viventi è sempre più
  diffusa nella società, ma non trova ancora pieno riscontro
  nella legislazione.
    Con la presente proposta di legge si intende dichiarare
  chiuso un periodo ed una concezione che vuole l'uomo padrone
  assoluto e sopraffattore che ridicolizza gli altri animali, li
  usa e li impiega non per le proprie necessità ma per mero
  divertimento.
    L'esposizione e la detenzione degli animali (Zoo) è ormai
  didatticamente ampiamente superata ed inefficace.  La
  documentaristica ed i mezzi di comunicazione hanno ridotto
  notevolmente le distanze tra noi ed il mondo animale, tra noi
  e le altre specie, e costituiscono certo una valida
  alternativa all'esposizione di un animale vivo
  decontestualizzato ed alienato.
    L'articolo 1 sancisce l'ispirazione della proposta di
  legge, decretando che "lo Stato tutela il benessere
  psico-fisico degli animali", escludendo, per ovvie ragioni,
 
                               Pag. 2
 
  gli animali destinati all'alimentazione ed all'allevamento
  per le attività produttive.
    La presente proposta di legge intende tutelare tutti gli
  animali, pesci compresi, ma demanda al Ministero dell'ambiente
  il compito di redigere l'elenco delle specie da tutelare, al
  fine di non contrastare con gli interessi economici più
  generali (articolo 2).
    L'articolo 3 vieta l'alienazione degli animali dal loro
  contesto e dalle caratteristiche proprie della specie.  Il
  comma 2 dovrebbe portare alla chiusura degli zoo, veri e
  propri carceri per innocenti, vietando l'esposizione di
  animali salvo che questa non comporti alcuna privazione agli
  stessi.  Il comma 3 prevede che le norme per la stabulazione e
  l'esposizione degli animali siano definite con decreto del
  Ministro dell'ambiente.
    L'articolo 4 vieta l'esposizione, la mostra e la vendita
  ambulante di animali vivi (sono questi i casi di maggior
  maltrattamento e costrizione degli animali), nonché il loro
  impiego per sagre, feste e palii.  Si intende con questo
  articolo abolire tutte quelle forme di crudeltà e svilimento
  dalla dignità alle quali sono sottoposti animali di tutti i
  tipi (cavalli, asini, palmipedi, cani...) nel corso di gare e
  cerimonie escludendo la manifestazioni di valenza storica che
  il Ministero dell'ambiente vorrà esplicitare.  L'articolo 6
  vieta la vendita di animali vivi destinati all'alimentazione
  umana.  Oltre a voler prevenire il maltrattamento e le sevizie
  dovute al trasporto, alla cottura da vivi, ad una stabulazione
  inadeguata all'agonia, si vuole preservare la salute umana,
  poiché agonizzando e spaventandosi molti animali secernono
  sostanze (adrenalina, tossine...) altamente tossiche per la
  salute dell'uomo.
    L'articolo 6 intende eliminare inutili ed atroci sofferenze
  ad animali che, come le aragoste, vengono bolliti vivi o che,
  come i pesci, vengono lasciati agonizzare per ore e giorni nei
  mercati.
    Come conseguenza alla chiusura degli zoo si avrà un certo
  numero di animali "non domestici" da sistemare.  Onde ovviare a
  questa problematica è previsto l'affidamento ad associazioni
  per i diritti dagli animali legalmente riconosciute, che siano
  in grado di offrire cure ed ospitalità agli animali.  Il caso
  della chiusura dello zoo di Milano dimostra che tale prassi è
  fattibile e consolidata.  Ad ogni modo con finanziamenti anche
  modesti lo Stato, coadiuvato delle regioni, si fa promotore di
  centri per il "pensionamento" dei suddetti animali, luoghi che
  potrebbero essere, temporaneamente, i medesimi zoo
  smantellati, senza alcun aggravio ulteriore per l'erario
  pubblico.  Si tratterebbe unicamente di garantire la
  sopravvivenza degli animali, poiché oggi è oltretutto molto
  difficile trovare un qualsivoglia zoo con un bilancio in
  attivo.  Nessun contrasto di interessi e nessun danno economico
  quindi, solo un salto di qualità e di civiltà richiesto dai
  tempi: gli zoo sono diseducativi per l'infanzia che impara a
  concepire gli animali come esseri da ingabbiare e
  sottomettere, decontestualizzati ed alienati.  Il rispetto e la
  convivenza con i propri simili passano anche dal rispetto
  verso gli altri e lo zoo insegna solo a deridere la sofferenza
  degli animali, catturati in terre lontane e detenuti fuori dal
  proprio ambiente.  L'articolo 9 mira a modificare l'articolo 70
  del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza stabilendo
  il divieto di impiego di animali in manifestazioni pubbliche,
  salvo i casi di esplicita autorizzazione della legge.  Si pone
  così termine alla  deregulation  che fino ad oggi ha visto
  seviziare, ridicolizzare e straziare animali in pubblico e in
  privato senza alcun limite (maialini bastonati, corse di asini
  con carico, lotte tra animali, alberi della cuccagna,
  chioschetti che accatastano animali, tiro al piccione).  Senza
  alcuna rigidità si lascia comunque spazio al Ministro
  dell'ambiente per consentire quelle manifestazioni il cui
  divieto sarebbe estremamente problematico per la concausa di
  fattori che implica e per i tempi non ancora maturi.
    Lo Stato stanzia dei fondi per la costruzione dei
  "pensionati" per gli animali
 
                               Pag. 3
 
  degli zoo dismessi laddove ciò si renda necessario.  In
  base alla presente proposta di legge i circhi non potrebbero
  più impiegare animali nei loro spettacoli, salvo esplicita
  autorizzazione del Ministro dell'ambiente.  L'arte circense,
  per vivere,
  non necessita obbligatoriamente della presenza degli animali,
  il cui addestramento comporta sevizie e costrizioni di ogni
  tipo.
    Gli animali sono, oltretutto, sottoposti al continuo stress
  degli spostamenti, delle luci e del caos.
 
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