| Onorevoli Colleghi! -- La presente proposta di legge
affronta l'annosa e irrisolta questione del traffico pesante
sulla strada statale n. 16 nel tratto Rimini-Termoli, ovvero
nel tratto costiero in cui i comuni adriatici sono
caratterizzati dalla pressoché ininterrotta continuità e
contiguità degli insediamenti residenziali. Ciascuno di quei
comuni è attraversato dalla strada statale n. 16 o nel cuore o
ad immediato ridosso del centro storico.
Spesso la strada statale n. 16 corre parallela a poche
decine di metri dagli arenili di località a forte vocazione
turistica, affincandosi in ciò alla linea ferroviaria
Bologna-Pescara-Termoli-Bari. La situazione
della viabilità, di per sé già difficile, è resa
insostenibile dal costante flusso, verso sud e verso nord, di
più di 2.000 TIR al giorno che determinano un sovraccarico di
traffico eccezionale e non più sopportabile dalla
popolazione.
La frequenza degli incidenti e la gravità delle loro
conseguenze determinano percentuali di rischio fra le più alte
a livello nazionale sia in termini di mortalità (tre morti per
cento incidenti) sia in termini di danni materiali. I
residenti sono esposti a un intollerabile inquinamento
acustico (elevata è l'incidenza statistica di malattie
all'udito, cardiovascolari, nervose e neurovegetative) e ad un
pesante inquinamento
Pag. 2
atmosferico (polveri, piombo, ossidi di azoto, di zolfo e di
carbonio, oltre i limiti di sicurezza e di legge, con effetti
dannosissimi sull'apparato respiratorio dei cittadini). Centri
storici di notevole pregio con monumenti di assoluto valore
artistico sono devastati dall'ininterrotta colonna quotidiana
di mezzi pesanti per il trasporto merci.
Non si tratta di considerazioni fatte soltanto dalle
associazioni ambientaliste nazionali e dai numerosi comitati e
gruppi locali che da oltre un decennio cercano in ogni modo di
risolvere, o almeno di ridurre nell'entità, il problema in
questione; è lo stesso gruppo di lavoro, nominato a suo tempo
dal Ministro dei lavori pubblici al fine di predisporre una
relazione circa i problemi tecnici, giuridici e finanziari
relativi al traffico della strada statale n. 16 Adriatica e
sull'autostrada A-14 BolognaBari, a convenirne.
Del resto i numerosi interventi pubblici in materia
mostrano come la gravità della situazione non possa in alcun
modo essere sottovalutata: dalla deviazione estiva del
traffico pesante dalla strada statale n. 16 all'autostrada
A-14, deviazione attuata fino a qualche anno fa dalle regioni
interessate tramite rimborso agli autotrasportatori (pratica
venuta meno a seguito delle sofferenze dei bilanci regionali),
al tentativo del Ministro dei lavori pubblici del precedente
Governo di dar vita a una convenzione fra Società Autostrade,
enti locali e associazioni di categoria sempre con la finalità
di dirottare i TIR sull'A-14 (tentativo fallito
miseramente).
Nelle precedenti legislature la Camera dei deputati si
era già occupata di questa drammatica questione, senza però
riuscire a perfezionare l' iter legislativo delle
numerose proposte presentate e discusse. Nell'XI legislatura
si era giunti fino all'approvazione in sede referente, nella
IX Commissione della Camera dei deputati, di un testo di
proposta di legge condiviso da tutti i gruppi politici quando
è sopravvenuto lo scioglimento anticipato dei due rami del
Parlamento. Anche quel testo prevedeva il dirottamento del
traffico merci su gomma dalla strada statale n. 16
all'autostrada A-14.
Per dare un altro tipo di risposta alla gravità della
situazione esistono numerosi progetti imperniati sulla
costruzione di eventuali varianti e circonvallazioni ai centri
abitati. Su tali progetti il dissenso dei firmatari della
presente proposta di legge è netto: per gli altissimi costi
per la collettività in una fase in cui appare primario
l'obiettivo del contenimento del deficit pubblico, per
l'inaccettabile impatto ambientale sia dal punto di vista
esteticopaesaggistico sia dal punto di vista idrogeologico,
data la costituzione frammentaria e instabile del territorio
collinare restrostante ai centri abitati costieri. In ogni
caso, quando anche a questi progetti si desse seguito, visto
lo stato preliminare della loro elaborazione e i lunghissimi
tempi di effettiva realizzazione, la necessità di dare una
risposta immediata allo stato di emergenza in cui vivono
centinaia di migliaia di cittadini residenti nei comuni della
costa adriatica rimarrebbe indifferibile.
Da ciò la presente proposta di legge che si compone di due
soli articoli: l'articolo 1 in cui si dispone, per motivi di
salvaguardia della salute e di sicurezza pubblica, il divieto
di circolazione del traffico pesante nel tratto della strada
statale n. 16 fra Rimini e Termoli (con le ovvie eccezioni per
il traffico locale e per quello in arrivo o in partenza per le
operazioni di carico e scarico), l'articolo 2 che individua le
sanzioni (in riferimento al vigente codice della strada) per i
contravventori del divieto.
Nella formulazione il testo esclude qualsiasi onere di
bilancio a carico dello Stato, rimuovendo l'ostacolo
principale che ha impedito nelle precedenti legislature la
definitiva approvazione delle proposte in materia. Siamo certi
che gli onorevoli colleghi vorranno con il loro voto
contribuire a dare una positiva risposta ai tanti cittadini
che, sulla costa adriatica, soffrono per la sistematica
violazione del loro diritto alla sicurezza e alla salute.
| |