| FORTUNATO ALOI. Onorevole Presidente, prendo atto che il
Ministero della pubblica istruzione, sulla base di
un'interrogazione che ho presentato in data 25 marzo 1999, ha
ritenuto - come giustamente ha detto il sottosegretario - che
il provveditorato di Bari stesse operando in maniera tale da
violare la norma. Ciò anche perché l'utilizzo della circolare
ministeriale n. 299 del 1992, non poteva assolutamente
confliggere con il decreto-legge n. 357 del 1989 convertito
nella legge n. 417 dello stesso anno. Nella gerarchia delle
fonti, infatti, la circolare non avrebbe potuto consentire che
fosse violata la norma della legge or ora citata.
La ringrazio sottosegretario, ma sono passati nove anni e
ci rendiamo conto di
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cosa tutto ciò possa significare dopo un tale periodo di
tempo.
In sostanza, nella logica delle operazioni che si sono
susseguite al provveditorato agli studi di Bari si è messo in
movimento un meccanismo che ha finito per determinare anche
situazioni di violazione di diritti di terzi perché si sono
effettuate operazioni strettamente connesse l'una all'altra.
Il fatto che il provveditorato di Bari non abbia provveduto
per tempo all'attuazione di una norma ha causato una
situazione che è venuta ad incidere sugli interessi legittimi
e, in modo particolare, sui diritti di tanti e tanti docenti.
Le do atto, onorevole sottosegretario, che la sua risposta può
rappresentare quasi un punto di riferimento o un deterrente
per quei provveditorati che, come quello di Bari, si siano
resi responsabili di un inadempimento che pesa nella logica
del settore scolastico che necessiterebbe di trasparenza e di
senso di responsabilità politica e, perché no,
amministrativa.
Mi auguro che il provveditorato di Bari non metta in moto
ulteriori farragini burocratiche tali da incidere sulle
legittime aspettative e sui sacrosanti diritti di tanti
docenti e che, anche in virtù della posizione assunta dal
Governo con il suo invito perentorio - e voglio sottolineare
questo termine -, esso adempia al rispetto di una norma
evitando che per l'avvenire si possano creare situazioni
pesanti sotto il profilo dell'immagine, dell'attendibilità e
della rispettabilità - voglio usare questi termini pesanti -
dell'istituzione medesima (Applausi dei deputati dei gruppi
di Alleanza nazionale e di Forza Italia).
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