| GIUSEPPE AMATO. Signor Presidente, onorevole
sottosegretario, malgrado la sua risposta, penso che la
decisione assunta dal provveditorato agli studi di
Caltanissetta sia illegittima perché ha impedito a chiunque
avesse il titolo per accedere all'istituto tecnico Rapisardi
di poter svolgere le mansioni di responsabile amministrativo.
Il trasferimento in questione ha violato le norme vigenti in
materia di mobilità del personale della scuola e quella prima
indicata riguardante il passaggio del personale ATA dagli enti
locali allo Stato.
A mio avviso, la provincia ha disposto l'indicato
trasferimento tenendo all'oscuro dell'operazione le due scuole
interessate, con totale spregio di tutte le norme in materia
di autonomia scolastica, garantendosi solo un formale avallo
del provveditore.
Nelle ordinanze ministeriali concernenti le operazioni di
avvio dell'anno scolastico, da molto tempo viene disposto che
il personale della scuola non possa essere messo in mobilità
dopo il ventesimo giorno dall'inizio delle lezioni; in ogni
caso, l'istituto tecnico commerciale "Mario Rapisardi" non è
di nuova istituzione e il segretario oggetto del trasferimento
non era soprannumerario nella sede di servizio. A mio avviso,
quindi, questo provvedimento è illegittimo e il minimo che
potesse fare il provveditorato o l'ente preposto al
trasferimento era attendere l'anno successivo e trasferire il
segretario fin dal primo giorno dell'anno scolastico; ad
attività scolastica iniziata, infatti, è chiaro che si è
privata una scuola di un direttore amministrativo che lavorava
bene, che conosceva i problemi di quella
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scuola e che aveva iniziato il lavoro per quell'anno
scolastico, trasferendolo in un altro istituto del quale non
conosceva i problemi e dove, ad anno scolastico già avviato,
sicuramente non potrà rendere al 100 per cento.
Signor sottosegretario, la ringrazio, ma le manifesto la
mia insoddisfazione per la risposta fornita (Applausi dei
deputati del gruppo di Alleanza nazionale).
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