| MARIA LENTI. Signor Presidente, ringrazio l'onorevole
Gambale per la risposta che mi soddisfa in parte, anche se in
misura relativa, per quanto attiene alla parte finale della
stessa, nella quale sono espresse le buone intenzioni del
Governo e il proposito di rivedere tutta la normativa.
Naturalmente mi aspetto che sia così, sottosegretario Gambale;
per la verità, sia in Commissione cultura sia in questa sede,
ho sempre sentito molte buone intenzioni e non credo che il
Governo, di proposito, prometta e poi non mantenga. Pur
prendendo atto delle difficoltà esistenti, non si può pensare
che tutto possa essere semplicemente enunciato e poi non
realizzato.
Cosa è successo a questa classe di concorso e agli
insegnanti di matematica, scienze e altre materie? Alcuni sono
passati automaticamente alle scuole medie superiori, altri
invece, sono rimasti alle scuole medie inferiori. Ritengo si
sia trattato di un grande pasticcio perché, se è vero che c'è
abilitazione e abilitazione, competenza e competenza, laurea e
laurea, credo che, giustamente, gli insegnanti della suddetta
classe di concorso si siano sentiti penalizzati. Una parte del
corpo docente, infatti, ha potuto accedere alle superiori,
un'altra no. Signor sottosegretario, lei capisce che, in un
ambito quale quello della scuola, dove tutti hanno lauree,
competenze e abilitazioni, un trattamento impari, che
differenzia le posizioni degli insegnanti, non solo non è
accolto favorevolmente, ma addirittura può mettere gli uni
contro gli altri. Non abbiamo bisogno di tutto ciò nel settore
della scuola, né umanamente né sindacalmente; occorre
difendere i diritti evitando le disparità e il trattamento
impari del corpo insegnante.
D'altronde, tale posizione non è solo la mia perché anche
la CGIL scuola ed altri sindacati hanno sollevato la
questione. Prendo per buono l'impegno a rivedere la situazione
annunciato oggi pomeriggio dal Governo e dal sottosegretario
Gambale. Mi auguro che ciò si realizzi.
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