| PIETRO GIANNATTASIO. Signor Presidente, ci riferiamo a
fatti avvenuti ben tre anni fa, in occasione dello svolgimento
delle elezioni comunali di Roma. Sono
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state fatte denunce al TAR e ci si è chiesti, come risulta
dalle interpellanze presentate, se il Governo fosse a
conoscenza dei suddetti fatti e quali provvedimenti intendesse
assumere di fronte al verificarsi degli stessi; inoltre,
aggiungevamo anche altri particolari. Mi chiedo se, di fronte
a certi comportamenti da parte dei presidenti dei seggi, non
sia il caso che il Governo riveda la normativa e compia degli
accertamenti prima di affidare incarichi di alta
responsabilità oppure avvii corsi di formazione. Il presidente
di seggio, infatti, risponde delle operazioni attraverso le
quali viene espresso il voto dei cittadini. Quando si leggono
le norme sulla composizione dei seggi, ci si trova di fronte
ad un bellissimo elenco di requisiti che le persone incaricate
dovrebbero avere per svolgere tale funzione, ma poi, quando ci
rechiamo al seggio, vediamo che il presidente dello stesso,
spesso, non corrisponde ai suddetti requisiti.
Per questa ragione avevamo chiesto al Governo cosa
intendesse fare di fronte al ricorso presentato al TAR, quali
provvedimenti intendesse adottare di fronte alle manchevolezze
messe in evidenza e al fine di garantire un efficace servizio
alla presidenza dei seggi.
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