| ENZO SAVARESE. Signor Presidente, ringrazio l'onorevole
sottosegretario, ma non posso dichiararmi soddisfatto per la
sua risposta.
Il sottosegretario ha riferito una serie di dati, concetti
e sentenze del TAR che già conosciamo. Ho presentato questa
interrogazione nel novembre 1997: siamo al maggio 2000. Mi
sembra che il Governo non avrebbe dovuto rispondere dopo tre
anni su una questione di tale gravità. Inoltre, il vizio
continua. Alle recenti elezioni regionali il risultato della
città di Roma è arrivato per ultimo rispetto a quelli di tutta
Italia: le trasmissioni televisive non riuscivano a dare il
risultato di Roma, perché dai seggi non arrivava il risultato
elettorale. Il presidente Storace è stato proclamato
presidente della regione circa un mese dopo il 16 aprile.
Signor sottosegretario, lei conosce bene il Lazio e a Roma
si dice che via Induno assomiglia a Kan el Khalili, il
suk de Il Cairo. Anche qualche anno fa tra gli addetti
ai lavori si diceva che poi nell'ufficio di via Induno le cose
si aggiustano. Siamo seri: queste sono cose che vengono dette
nel mondo politico romano. Si diventa consiglieri, ma si
apprende dal quotidiano che non lo si è più: evidentemente c'è
qualcosa che non funziona nella scelta dei presidenti di
seggio oppure nel meccanismo di controllo della prefettura di
Roma. Non è possibile che i risultati elettorali della
capitale d'Italia giungano con tempi da India o Algeria; non è
possibile che in Lombardia o in Calabria i seggi elettorali
comunichino i risultati dopo due ore, mentre a Roma no.
Chiedo al Governo di svolgere un'indagine approfondita sui
motivi di un disservizio o un malcostume criticabile in tutta
Italia, ma che ha il suo fulcro nella città di Roma.
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