| GABRIELLA PISTONE. Signor Presidente, signor
sottosegretario, vorrei concludere molto rapidamente
esprimendo la mia soddisfazione per la risposta ampia e
dettagliata. Sono soddisfatta anche per un dato in
particolare. Il sottosegretario ha citato dati molto
aggiornati (di ciò mi compiaccio) che segnano una inversione
di tendenza rispetto a quella che si riscontrava nel 1999
rispetto al 1998. Questi dati sono stati riportati in una
indagine elaborata da Il Sole 24 Ore e nella
nostra interpellanza riguardante la città di Arezzo che
sarebbe scesa, per quanto riguarda la sicurezza, dall'ottavo
(un posto quindi molto elevato a livello nazionale) al
diciassettesimo posto. Non so se l'anno prossimo verrà
nuovamente svolta un'altra indagine e se verrà confermata la
tendenza evidenziata dai dati che ci ha fornito il
sottosegretario Brutti. La tendenza è buona poiché vi è stata
una notevole diminuzione dei delitti, dei furti in
appartamento e dei furti più in generale. Vi è stata dunque
una inversione di tendenza non indifferente. Non so se siano
diminuiti i ladri o se invece sono state più attive le forze
dell'ordine. Delle due l'una (Commenti del deputato
Mancuso).
Non ho sentito l'interruzione del collega, ma i dati ci
dicono questo. Tuttavia, concordo pienamente con quanto è
stato affermato dal sottosegretario che alle diminuzioni in
termini percentuali e alle statistiche di fatto non
corrisponde una percezione diretta del cittadino. Questo è
naturale perché se ci fossero anche solo dieci cittadini che
subiscono furti è chiaro che per quei dieci cittadini la
situazione sarebbe rimasta invariata o sarebbe addirittura
grave. E' ovvio che non si tratta di questo, nel senso che il
nostro paese è il più vario. In tal senso, il fattore
sicurezza è molto sentito, ed io sottolineo giustamente molto
sentito, e ritengo che le istituzioni debbano sicuramente
adoperarsi in misura maggiore.
Al di là dell'attività preventiva, comunque, che deve
essere svolta e per la quale mi sembra di aver sentito il
Governo assumere un impegno, in particolare da parte delle
istituzioni locali, è necessario riacquistare il rapporto
fiduciario tra cittadino
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e istituzioni, tra cittadino e forze dell'ordine. La questura
e tutti gli organi preposti devono sentirsi vicini ai
cittadini o farli sentire ad essi vicini, evitando di
allontanarli con una forma di burocratese, per così dire, che
niente ha a che vedere con ciò che il cittadino si aspetta.
Ritengo si tratti di senso comune perché il cittadino non è
una persona che si lamenta aprioristicamente, ma qualcuno che,
purtroppo, nel corso della vita, in famiglia o in altre
situazioni, ha avuto vicende che lo hanno forse allontanato
dalla fiducia nelle istituzioni. Tutto ciò nella
consapevolezza che anche gli organi preposti, in particolare
le questure, sono generalmente pronti e svolgono un lavoro
assolutamente encomiabile sul territorio - come ho
sottolineato nella mia illustrazione -, ma purtroppo ciò non è
sempre sufficiente a soddisfare i bisogni del cittadino
comune.
Ritengo che i temi trattati nell'interpellanza in esame
abbiano avuto ampia risposta e rassicurazione, anche sotto
l'aspetto del fenomeno mafioso, che in un certo senso ha
stimolato, per così dire, la presentazione dell'interpellanza
stessa. La zona di Arezzo era tutto fuorché una zona
frequentata dalla mafia, tuttavia è vero che vi sono 1.400
orafi - conosco bene la situazione perché faccio parte della
Commissione finanze - e quindi una "vocazione naturale" ad
attività di riciclaggio. Ovviamente, non intendo affermare che
gli orafi sono riciclatori, ma sicuramente la loro attività
economica si presta a tale fenomeno, tanto è vero che vi sono
autorità preposte affinché ciò venga evitato.
In ogni caso, mi ritengo soddisfatta per la risposta.
Desidero aggiungere che il monitoraggio effettuato fino ad
oggi per la situazione di Arezzo, concernente i dati relativi
alla criminalità, deve essere proseguito anche nei prossimi
mesi, proprio per non allentare l'attenzione su fenomeni di
questo tipo. Se vi è stata un'inversione di tendenza, infatti,
è importante che continui ad esservi per tutto l'anno e anche
per gli anni a venire.
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