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Testi integrali degli Atti Parlamentari della XIII Legislatura

Documento


115236
STA0723-0053
Somm. e Sten. d'Aula n. 723 del 22 maggio 2000 (STA13-723)
(suddiviso in 69 Unità Documento)
Unità Documento n.53 (che inizia a pag.24 dello stampato)
(il TITOLO si trova nell'Unità Documento n.8)
SVOLGIMENTO: 3 - 03649; 3 - 04862; 3 - 04934; 3 - 05043; 3 - 05221; 2 - 01213; 2 - 01271; 3 - 01731; 3 - 02514; 2 - 02156; 3 - 01805; 3 - 05124; 3 - 05143. ...(Episodi di criminalità in provincia di Padova)
...SVOLGIMENTO: 3 - 03649; 3 - 04862; 3 - 04934; 3 - 05043; 3 - 05221; 2 - 01213; 2 - 01271; 3 - 01731; 3 - 02514; 2 - 02156; 3 - 01805; 3 - 05124; 3 - 05143. ...(Episodi di criminalità in provincia di Padova)
PIERO RUZZANTE.
PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE PIERLUIGI PETRINI
ZZSTA ZZRES ZZSTA220500 ZZSTA000522 ZZSTA000500 ZZSTA000000 ZZSTA723 ZZ13
                              Pag. 24
 
    PIERO RUZZANTE.  Signor Presidente, mi dichiaro certamente
  soddisfatto per la risposta del sottosegretario Brutti e del
  Governo.  Già in passato, abbiamo presentato interrogazioni
  parlamentari su altri episodi avvenuti nella città e nella
  provincia di Padova, di segno opposto e di colore opposto.
  Riteniamo sia dovere dei parlamentari segnalare episodi che
  riguardino l'agibilità democratica nei loro collegi.  Riteniamo
  che anche la funzione svolta dai parlamentari locali possa
  consentire al Governo, alle forze di polizia e alle prefetture
  di attivarsi adeguatamente sul territorio per prevenire
  episodi del genere.
     Nel caso specifico, relativo alle aggregazioni esistenti
  intorno all'organizzazione "Forza nuova", ritengo che si sia
  fatto bene a tenere alto il livello di attenzione ed a
  sensibilizzare le forze dell'ordine, proprio per garantire
  un'azione di prevenzione.  Non ritengo che quell'organizzazione
  abbia scelto di imboccare definitivamente la strada del
  confronto democratico; episodi avvenuti proprio nella città di
  Roma e in tutta Italia, nonché inchieste della magistratura,
  stanno a dimostrare che, purtroppo, all'interno di quell'area
  esiste una volontà di proseguire con azioni violente, con
  azioni militari e con attentati nei confronti dell'agibilità
  democratica.
     Mi auguro, dunque, che l'attenzione del Governo, ma anche
  delle forze di polizia e della magistratura, nei confronti di
  tale aggregazione definitasi "Forza nuova", resti elevata
  anche in futuro; ritengo, altresì, che la diminuzione degli
  episodi avvenuti nella provincia di Padova non rappresenti un
  elemento di garanzia che ciò non possa accadere in futuro o in
  altre realtà provinciali.
     Ringrazio il sottosegretario anche per la risposta ad
  alcuni aspetti che abbiamo voluto sollevare; mi riferisco, in
  particolare, alla prevenzione come operazione di educazione
  alla pace e alla non violenza; purtroppo, l'episodio da noi
  segnalato ha coinvolto (sia tra coloro che hanno organizzato
  quell'iniziativa, sia tra coloro che cercavano di creare
  scompiglio con azioni violente) giovani generazioni.  Ritengo
  fondamentale che nella provincia di Padova, che in passato ha
  già conosciuto un'epoca violenta (gli anni di piombo), non si
  torni a tali situazioni.  Dunque, non posso che salutare
  positivamente quanto - come mi è già noto - sta compiendo la
  prefettura di Padova, svolgendo un ruolo positivo, sia sotto
  il profilo del coordinamento, sia sotto il profilo
  propositivo.  Apprezzo anche il lavoro che sta compiendo il
  provveditorato agli studi per garantire un'educazione alla
  pace e alla non violenza nell'ambito delle scuole.  Rimangono
  da fare alcuni rilievi relativamente alla risposta.  Sono
  passati due anni e mezzo dall'episodio e lo stesso
  sottosegretario ci ha confermato che le denunce fatte erano
  precise, sia rispetto agli autori dell'episodio sia rispetto
  all'organizzazione che stava alla base dell'episodio stesso.
  Due anni e mezzo mi sembra che siano ancora un tempo troppo
  lungo (sebbene, ripeto, gli autori del fatto siano stati
  individuati in maniera abbastanza precisa) per arrivare a
  colpire episodi di questo genere che, ripeto, rappresentano un
  elemento particolare, perché si tratta di atti di violenza
  politica tesi a minare l'agibilità democratica nel nostro
  territorio.  Quindi, credo che anche la magistratura, pur
  trovandosi di fronte ad un episodio non particolarmente
  rilevante sotto il profilo penale, dovrebbe mostrare una certa
  sensibilità nel velocizzare questi processi, anche per
  ottenere, in qualche modo, un effetto educativo.
     Per concludere, voglio ricordare che Padova presenta una
  certa particolarità, nell'ambito nazionale e nell'ambito del
  Veneto, per questi episodi.  Gli stessi dati che il
  sottosegretario ha citato stanno a dimostrare che gli atti di
  violenza politica sono ancora oggi troppo frequenti.  Sono
  contento di constatare l'incremento delle forze dell'ordine
  nel padovano, perché va anche sottolineato che non può esservi
  raffronto tra la realtà padovana e quella veneta in genere:
  basta ricordare la presenza di sessantamila studenti
  universitari nella città di Padova per dimostrare la
  particolarità del nostro territorio.
 
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