| LENTI. - Al Ministro della pubblica istruzione. - Per
sapere - premesso che:
la ricchezza culturale, anzi la ricchezza tout
court, di un Paese è data anche dalla conoscenza scritta e
parlata delle lingue straniere;
per ragioni estrinseche ed intrinseche alla cultura,
alla vita sociale ed economica, sempre più richiesta e diffusa
è nel nostro Paese la lingua inglese o americana;
nella scuola italiana non di indirizzo linguistico
l'insegnamento e l'apprendimento della lingua inglese occupano
buona parte dell'orario scolastico riservato alle lingue
straniere e, in ogni caso, sono sulla via della copertura
totale di tale orario, con grave marginalizzazione delle altre
lingue europee, ugualmente degne di essere studiate e
conosciute;
tale situazione provocherà la possibile esclusione
dall'insegnamento dei docenti di francese, tedesco e spagnolo,
nonché la perdita del posto di lavoro;
gli insegnanti di francese sono quelli più penalizzati,
poiché fino a pochi anni fa era il francese la lingua più
diffusa -:
quali provvedimenti intenda assumere per una piena
attuazione della legge n. 440 del 1997 che istituisce il fondo
per l'introduzione dell'insegnamento di una seconda lingua
comunitaria nelle scuole medie.
(3-05043)
(4 febbraio 2000)
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