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Testi integrali degli Atti Parlamentari della XIII Legislatura

Documento


115301
SMC0651-0015
Bollettino Giunte e Commissioni n. 651 del 23 maggio 2000 - edizione definitiva - (SMC13-651)
(suddiviso in 172 Unità Documento)
Unità Documento n.15 (che inizia a pag.17 dello stampato)
               ...I COMMISSIONE PERMANENTE
  (Affari costituzionali, della Presidenza del Consiglio e interni)
 
 
...SEDE REFERENTE
Sull'ordine dei lavori.
Martedì 23 maggio 2000. - Presidenza del Presidente Rosa JERVOLINO RUSSO. - Interviene il Sottosegretario di Stato per la funzione pubblica Raffaele Cananzi.
ZZSMC ZZRES ZZSMC230500 ZZSMC000523 ZZSMC000500 ZZSMC000000 ZZSMC651 ZZ13 ZZD ZZC1 ZZRE ZZFF
     Diego NOVELLI (DS-U), intervenendo sull'ordine dei lavori,
  chiede che la Commissione inserisca al proprio ordine del
  giorno l'esame delle proposte di legge recanti modifica del
  sistema elettorale della Camera, previe opportune intese con
  il Senato, che ha già avviato l'esame in sede referente di
  progetti di legge vertenti sulla stessa materia.  A tal fine
  ritiene che sarebbe opportuno convocare una riunione congiunta
  degli Uffici di presidenza, integrati dai rappresentanti dei
  gruppi, delle Commissioni affari costituzionali della Camera e
  del Senato.  Il Parlamento deve rispondere con i fatti alle
  critiche che sono state avanzate da più parti nel corso della
  recente campagna referendaria, secondo cui le Camere non
  sarebbero in grado di legiferare sulla materia.  C'è stata una
  sollecitazione ad avviare il confronto sul sistema elettorale
  da parte del Presidente della Repubblica alla quale occorre
  dare una risposta.  Si può quindi iniziare l'esame delle
  proposte di legge già assegnate alla Commissione, sia di
  quelle di natura ordinaria relative al sistema elettorale, sia
  di quelle costituzionali, in particolare di quelle concernenti
  il numero dei parlamentari e la disciplina delle
  incompatibilità tra la carica di parlamentare e membro del
  Governo.  Si tratta di argomenti sui quali già si è svolto un
  approfondito esame presso la Commissione parlamentare per le
  riforme costituzionali, raggiungendo su taluni punti anche un
  accordo.  Ritiene pertanto che la Commissione affari
  costituzionali, previe le opportune intese con il Senato,
  possa esaminare le proposte in materia prima della sospensione
  estiva dei lavori parlamentari.  Il nuovo sistema elettorale, a
  suo avviso, deve essere finalizzato a garantire sia la
  rappresentatività delle forze politiche presenti nel paese sia
  la governabilità, mediante l'introduzione di strumenti che
  incentivino i partiti a coalizzarsi prima delle elezioni e che
  conferiscano agli elettori un effettivo potere di scelta delle
  compagini governative.  Fa presente che è sua intenzione
  chiedere ai Presidenti delle due Camere di assumere una
  iniziativa in questa materia.
     Marco BOATO (misto-verdi-U) ritiene che la questione
  sollevata dal deputato Novelli rivesta un particolare rilievo
  politico generale e rispetto ad essa intende formulare due
  rilievi, uno di metodo e l'altro di merito.  Dal punto di vista
  del metodo fa presente che si tratta di una questione sulla
  quale dovrà decidere l'Ufficio di Presidenza della
  Commissione, integrato dai rappresentanti dei gruppi.  Poiché
  tuttavia la Commissione affari costituzionali del Senato ha
  già avviato l'esame dei progetti di legge in materia
  elettorale, ritiene che sia opportuno promuovere una riunione
  informale degli Uffici di Presidenza, integrati dai
  rappresentanti dei gruppi, delle Commissioni affari
  costituzionali della Camera e del Senato al fine di valutare
  tempi e modalità per procedere su questa materia.  Nel merito,
  fa presente che il deputato Novelli ha richiamato questioni
  che sono sicuramente connesse, ma che devono essere tenute
  distinte sul piano procedurale.  I tempi e le procedure per
  l'esame delle proposte di legge di riforma del sistema
  elettorale a Costituzione invariata sono infatti diversi
  rispetto a quelli relativi alle eventuali proposte di modifica
  della Costituzione che potrebbero ritenersi opportune anche in
  riferimento alle decisioni che si intenderà assumere a livello
  di legislazione ordinaria.  Prima di avviare l'eventuale esame
  di proposte di modifica costituzionale, tenuto conto della
  limitatezza dei tempi a disposizione, occorre a suo avviso
  verificare la sussistenza di una volontà condivisa tra le
  diverse forze politiche di procedere in tale direzione.  In
  caso di esito positivo di questa verifica l'esame delle
  proposte di legge costituzionale potrebbe essere avviato dalla
  Camera,
 
                              Pag. 18
 
  mentre il Senato potrebbe proseguire l'esame dei progetti di
  legge ordinaria relativi al sistema elettorale.  In proposito,
  fa presente che le proposte di legge costituzionale relative
  alle materie cui si è fatto riferimento e presentate nella
  prima fase della legislatura sono state assegnate alla
  Commissione parlamentare per le riforme costituzionali;
  pertanto, tali proposte, per poter essere esaminate dalla
  Commissione affari costituzionali, dovrebbero essere
  ripresentate dai loro proponenti.
     Sergio SABATTINI (DS-U), intervenendo a titolo personale,
  ritiene che l'esito della consultazione referendaria indichi
  esclusivamente che la maggioranza degli elettori non è
  interessata al tema della modifica della legge elettorale.
  Probabilmente i cittadini sarebbero maggiormente interessati
  alla riforma elettorale se a questa potesse essere collegata
  anche una revisione della forma di governo, così come è
  avvenuto per le regioni e per gli enti locali; occorre infatti
  individuare delle procedure trasparenti che consentano
  l'imputazione delle responsabilità di governo.  Dato lo stato
  attuale dei rapporti fra le forze politiche, ritiene tuttavia
  che non esista la possibilità di procedere in questa
  direzione.  Condivide quindi la preoccupazione manifestata dal
  deputato Boato, relativa all'esigenza di non incardinare
  l'esame di eventuali modifiche costituzionali senza aver
  preventivamente verificato che vi sia una seria prospettiva di
  portare a conclusione tale procedimento.  Ritiene necessario
  convocare una riunione dell'Ufficio di Presidenza, integrato
  dai rappresentanti dei gruppi, dedicata esclusivamente
  all'esame di questo argomento, sottolineando che comunque tale
  riunione, così come quella congiunta degli Uffici di
  Presidenza delle Commissioni affari costituzionali della
  Camera e del Senato, dovrebbe essere preceduta da una verifica
  politica che coinvolga tutte le forze presenti in
  Parlamento.
     Giacomo GARRA (FI) esprime perplessità rispetto al
  complesso  iter  procedurale proposto che sembrerebbe
  finalizzato ad allungare la durata della legislatura.
     Giovanni CREMA (misto-SDI) aderisce alla richiesta
  formulata dal deputato Novelli di avviare l'esame delle
  proposte di legge in materia elettorale, pur essendo
  consapevole che occorre preliminarmente verificare in sede
  politica la sussistenza di un'effettiva volontà da parte di
  tutti i gruppi parlamentari di procedere in questa direzione.
  Ricorda in proposito di avere proposto, a nome della sua parte
  politica, di dedicare un'apposita sessione alla materia
  elettorale, in modo da consentire alle Assemblee di definire
  indirizzi da consegnare alle competenti Commissioni della
  Camera e del Senato per il prosieguo dei loro lavori.
     Rosa JERVOLINO RUSSO,  presidente,  osserva che è
  necessario individuare un punto di equilibrio tra le diverse
  ipotesi prospettate.  La Camera non si può sottrarre a un
  confronto sulla problematica elettorale; occorre, tuttavia,
  tenere conto della circostanza che la Commissione affari
  costituzionali del Senato ha già incardinato l'esame dei
  progetti di legge in materia.  In proposito, sarà dunque
  necessario e utile procedere - come è stato proposto - ad una
  riunione informale dei due Uffici di Presidenza, integrati dai
  rappresentanti dei gruppi.  Condivide la preoccupazione
  espressa dal deputato Sabattini, ritenendo che non si debbano
  iscrivere all'ordine del giorno della Commissione proposte di
  modifica costituzionale senza previamente verificare la
  possibilità di concluderne l'esame nell'arco della
  legislatura.  Quanto alla questione formale richiamata dal
  deputato Boato, ritiene necessario che le proposte di legge
  già assegnate alla Commissione parlamentare per le riforme
  costituzionali vengano nuovamente presentate in quanto, allo
  stato, non appare possibile una loro riassegnazione alla
  Commissione affari costituzionali.  Rinvia l'esame delle
  questioni emerse nel corso del dibattito ad un'apposita
  riunione dell'Ufficio di Presidenza, integrato dai
  rappresentanti dei gruppi, che potrebbe aver luogo nella
  giornata di domani.
 
     La seduta termina alle 12.20.
 
DATA=000523 FASCID=SMC13-651 TIPOSTA=SMC LEGISL=13 NCOMM=01 SEDE=RE NSTA=0651 TOTPAG=0142 TOTDOC=0172 NDOC=0015 TIPDOC=B DOCTIT=0000 COMM=C1 D PAGINIZ=0017 RIGINIZ=008 PAGFIN=0018 RIGFIN=074 UPAG=NO PAGEIN=17 PAGEFIN=18 SORTRES=0005233 SORTDDL= FASCIDC=13SMC 00651 SORTNAV=5³005230 00651 b00000 ZZSMC651 NDOC0015 TIPDOCB DOCTIT0015 NDOC0015



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