Banche dati professionali (ex 3270)
Testi integrali degli Atti Parlamentari della XIII Legislatura

Documento


115337
SMC0651-0051
Bollettino Giunte e Commissioni n. 651 del 23 maggio 2000 - edizione definitiva - (SMC13-651)
(suddiviso in 172 Unità Documento)
Unità Documento n.51 (che inizia a pag.61 dello stampato)
               ...V COMMISSIONE PERMANENTE
             (Bilancio, tesoro e programmazione)
 
            ...COMITATO PERMANENTE PER I PARERI
 
C4953bis. LAVCOMM
C4953bis.
Diritto d'autore. C. 4953-bis/A Governo. (Parere all'Assemblea).
(Esame e conclusione - Parere su emendamenti).
Antonio BOCCIA, presidente. Il sottosegretario Bruno SOLAROLI. Guido POSSA. Silvio LIOTTA. Antonio BOCCIA, presidente, relatore.
Martedì 23 maggio 2000. - Presidenza del Presidente Antonio BOCCIA. - Intervengono i sottosegretari di Stato per il tesoro, il bilancio e la programmazione economica Bruno Solaroli e per la funzione pubblica Raffaele Cananzi.
ZZSMC ZZRES ZZSMC230500 ZZSMC000523 ZZSMC000500 ZZSMC000000 ZZSMC651 ZZ13 ZZD ZZCN ZZC5 ZZCP ZZHH ZZII
     Il Comitato inizia l'esame degli emendamenti presentati
  al provvedimento in Assemblea.
 
     Antonio BOCCIA,  presidente,  sostituendo il
  relatore in ragione dell'esigenza di esprimere tempestivamente
  il parere richiesto, trovandosi il provvedimento in titolo
  all'ordine del giorno della seduta odierna dell'Assemblea,
  osserva che l'Assemblea ha trasmesso il fascicolo n. 2 degli
  emendamenti presentati, contenente emendamenti non compresi
  nel fascicolo n. 1.
     Il Comitato è in particolare chiamato a pronunciarsi sui
  subemendamenti Parrelli 0.2.9.3, 0.2.9.4 e 0.2.9.5
  all'emendamento 2.9 del Governo.
     Ricorda in proposito che in data 14 marzo 2000 il Comitato
  permanente per i pareri ha già espresso parere contrario
  sull'emendamento 2.9 del Governo ai sensi dell'articolo 81,
  quarto comma, della Costituzione, in quanto idoneo a
  determinare nuovi o maggiori oneri per il bilancio dello Stato
  non quantificati né coperti.
     Per quanto riguarda i subemendamenti trasmessi, rileva
  come i medesimi, in quanto tali, non appaiono comportare
  conseguenze finanziarie.  Essi sono infatti volti ad eliminare
  il limite del quindici per cento entro il quale l'emendamento
  del Governo consente la riproduzione per uso personale di
  ciascun volume o fascicolo periodico con riferimento alle
  opere che siano state editate o rieditate da almeno,
  rispettivamente, dieci, quindici e venti anni.  I medesimi
  subemendamenti, ove approvati, non varrebbero comunque a
  modificare le ragioni poste a base del parere contrario in
  precedenza reso sull'emendamento
 
                              Pag. 62
 
  2.9, restando inalterata la disciplina da quest'ultimo recata
  per tutte le altre opere non contemplate nei subemendamenti in
  argomento.
     Ritiene per altro opportuno che il Comitato svolga un
  ulteriore approfondimento in merito alle ragioni che hanno
  indotto il Comitato medesimo ad esprimere avviso contrario in
  merito all'emendamento 2.9 del Governo.
     Con riferimento alla disposizione che prevede la
  corresponsione di un compenso, da parte dei centri di
  riproduzione pubblici, in favore degli autori delle opere
  riprodotte, la medesima potrebbe infatti non determinare oneri
  aggiuntivi a carico del bilancio dello Stato, ove l'ammontare
  del contributo risultasse compensato dalla corresponsione dei
  diritti connessi all'attività di riproduzione da parte di
  soggetti terzi.  Al riguardo, occorre tuttavia rilevare come,
  nel caso di riproduzioni di opere dell'ingegno attuate per
  fini propri dell'amministrazione, non possa configurarsi alcun
  introito, ciò che determina senz'altro nuovi o maggiori oneri
  per la finanza pubblica.
 
     Il sottosegretario Bruno SOLAROLI ritiene senz'altro
  inopportuno imputare alle pubbliche amministrazioni costi
  connessi al diritto d'autore, tra le quali sono comprese tra
  l'altro anche le scuole, alla luce dell'esteso utilizzo della
  riproduzione di opere di ingegno realizzato in tale ambito per
  finalità istituzionali.
 
     Antonio BOCCIA,  presidente,  in ordine al comma 2,
  ritiene che dal medesimo non discendano oneri aggiuntivi a
  carico del bilancio dello Stato dal momento che, secondo il
  tenore letterale della disposizione, il compenso in forma
  forfettaria versato ogni anno dalle biblioteche è a valere
  sugli introiti riscossi per il servizio.  Quanto al comma 3,
  concernente il compenso da corrispondere agli autori e agli
  editori degli articoli riprodotti nelle rassegne stampa,
  osserva invece come gli oneri da esso derivanti risultino
  senz'altro non quantificati né coperti una volta decorsi tre
  anni dall'entrata in vigore del provvedimento.
     Il Sottosegretario Raffaele CANANZI giudica inopportuno
  rendere più problematica la realizzazione delle rassegne
  stampa nell'ambito degli enti pubblici, imputando agli stessi
  i costi del diritto d'autore; ritiene pertanto preferibile che
  dall'applicazione della disciplina del comma 3 vengano escluse
  le amministrazioni pubbliche.
 
     Antonio BOCCIA,  presidente,  concorda con le
  valutazioni testé formulate dal sottosegretario Cananzi.
 
     Il sottosegretario Bruno SOLAROLI fa quindi presente
  che l'abrogazione degli articoli 1 e 2 della legge n. 159 del
  1993, prevista dall'emendamento in esame, determinando la
  mancata destinazione delle risorse ivi previste all'ente
  nazionale di previdenza ed assistenza pittori e scultori,
  comporta gravi riflessi sulla gestione finanziaria di tale
  ente.
     Concorda inoltre circa il fatto che la previsione della
  corresponsione di un compenso agli autori ed agli editori
  degli articoli riprodotti nelle rassegne stampa da parte di
  soggetti pubblici determina oneri non quantificati e privi
  della relativa copertura finanziaria.
 
     Antonio BOCCIA,  presidente,  osserva come
  l'abrogazione delle sanzioni previste dalla legge n. 159 del
  1993 non possa essere configurata come una mancata entrata,
  posta la natura meramente eventuale della sanzione medesima e
  dei conseguenti introiti.
 
     Il sottosegretario Bruno SOLAROLI sottolinea come di
  fatto gli introiti derivanti dalla comminazione di sanzioni
  amministrative abbiano comunque una significativa incidenza
  sui bilanci delle amministrazioni pubbliche.
 
     Guido POSSA (FI) ritiene che l'emendamento in questione
  denoti l'evidente emergere di interessi riconducibili alla
  categoria degli editori.  Pur ritenendo inoppugnabile il
  diritto degli autori e degli editori a ricevere un compenso,
  sottolinea
 
                              Pag. 63
 
  la necessità di ponderarne adeguatamente l'entità.  La misura
  di tale compenso deve essere infatti congrua e i costi a
  carico della pubblica amministrazione debbono essere
  necessariamente contenuti.
 
     Antonio BOCCIA,  presidente,  fa presente che i
  compensi per la riproduzioni in oggetto spettanti agli autori
  e agli editori sono in definitiva demandati ad accordi tra le
  parti interessate.
 
     Silvio LIOTTA (misto-CCD) osserva come la normativa in
  oggetto possa complicare ulteriormente i rapporti con la
  magistratura contabile.  E' facile infatti prevedere che la non
  semplice applicazione delle disposizioni in esame genererà
  rilevante contenzioso, posto che la Corte dei conti chiederà
  ai centri di riproduzione pubblica di precisare nel dettaglio
  le finalità in vista delle in quali le riproduzioni siano
  state effettuate, esponendo gli amministratori al rischio di
  severe, ma sovente non meritate, misure sanzionatorie.
 
     Il sottosegretario Bruno SOLAROLI ritiene in termini
  generali non condivisibile l'emendamento 2.9, poiché da esso
  scaturirebbe un sistema farraginoso e di difficile gestione.
  Se la finalità è quella di corrispondere un compenso agli
  autori ed editori di opere dell'ingegno, si potrebbe, in una
  logica di semplificazione, prevedere una forma di rimborso
  forfettario a carico di appositi fondi.
 
     Antonio BOCCIA,  presidente, relatore,  preso atto
  che permangono le ragioni poste alla base del parere contrario
  reso a suo tempo sull'emendamento 2.9 del Governo, formula la
  seguente proposta di parere:
     "sui subemendamenti trasmessi dall'Assemblea:
     fermo restando il parere contrario reso in ordine
  all'emendamento 2.9 del Governo in data 14 marzo 2000,
                          NULLA OSTA
     sui subemendamenti Parrelli 0.2.9.3, 0.2.9.4 e 0.2.9.5
  all'emendamento 2.9 del Governo".
     Il Comitato approva la proposta di parere formulata dal
  relatore.
 
DATA=000523 FASCID=SMC13-651 TIPOSTA=SMC LEGISL=13 NCOMM=05 SEDE=CP NSTA=0651 TOTPAG=0142 TOTDOC=0172 NDOC=0051 TIPDOC=B DOCTIT=0000 COMM=C5 D CN PAGINIZ=0061 RIGINIZ=039 PAGFIN=0063 RIGFIN=037 UPAG=NO PAGEIN=61 PAGEFIN=63 SORTRES=0005233 SORTDDL= FASCIDC=13SMC 00651 SORTNAV=5³005230 00651 b00000 ZZSMC651 NDOC0051 TIPDOCB DOCTIT0051 NDOC0051



Ritorna al menu della banca dati