| SANDRA FEI. Signor Presidente, più che illustrare la mia
interpellanza, visto che penso sia piuttosto semplice e chiara
da intendere, così come è chiaro il suo obiettivo, volevo far
notare che essa reca la data del 6 aprile 1999, dunque risale
a quasi quattordici mesi fa. Questa mi sembra un'aberrazione,
tanto più con riferimento ad una questione di questo genere.
Il Governo su vicende delicate, che comportano una presa di
posizioni politiche, così come sui diritti umani, sulla
libertà di espressione, sui rapporti con Cuba - è il caso
dell'interpellanza in oggetto - ha sempre la sfacciataggine di
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far passare così tanto tempo da non essere mai in condizione
di dare una risposta valida e concreta essendo trascorso del
tempo rispetto al momento in cui un tema di una certa
importanza e gravità è all'ordine del giorno.
Chiederei pertanto anche alla Presidenza di questa Camera
di muovere un appunto e di sollecitare il Governo su queste
questioni, in modo che cose del genere non avvengano più,
perché non avrebbe quasi più senso parlare del tema alla
nostra attenzione. Questa, purtroppo, è la gravità della
situazione cui siamo arrivati e cercare di far venire meno
l'importanza di un'interpellanza o di un'interrogazione
facendo passare molto tempo tra il momento in cui si pone la
questione in quest'aula e quello della risposta vuol dire
cercare di denigrare il Parlamento ed anche l'importanza del
tema che viene trattato.
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