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Testi integrali degli Atti Parlamentari della XIII Legislatura

Documento


115470
STA0724-0012
Somm. e Sten. d'Aula n. 724 del 23 maggio 2000 (STA13-724)
(suddiviso in 310 Unità Documento)
Unità Documento n.12 (che inizia a pag.2 dello stampato)
(il TITOLO si trova nell'Unità Documento n.6)
SVOLGIMENTO: 2 - 01742; 3 - 03529; 2 - 00744; 3 - 04138; 3 - 05463; 2 - 02248; 3 - 03969; 2 - 02196; 3 - 03997; 3 - 04024; 3 - 04160; 3 - 04408. ...(Posizione del Governo circa la liberazione di dissidenti politici cubani, nonché circa l'embargo degli Stati Uniti nei confronti di Cuba)
...SVOLGIMENTO: 2 - 01742; 3 - 03529; 2 - 00744; 3 - 04138; 3 - 05463; 2 - 02248; 3 - 03969; 2 - 02196; 3 - 03997; 3 - 04024; 3 - 04160; 3 - 04408. ...(Posizione del Governo circa la liberazione di dissidenti politici cubani, nonché circa l'embargo degli Stati Uniti nei confronti di Cuba)
UGO INTINI, Sottosegretario di Stato per gli affari esteri. ZZGOV GOVERNO
PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE CARLO GIOVANARDI
ZZSTA ZZRES ZZSTA230500 ZZSTA000523 ZZSTA000500 ZZSTA000000 ZZSTA724 ZZ13
    UGO INTINI,  Sottosegretario di Stato per gli affari
  esteri.  In relazione a questo grave evento, nel quadro del
  dialogo in corso con Cuba, l'Italia ha effettuato numerosi,
  pressanti interventi a favore dei quattro prigionieri presso
  le massime autorità cubane.  Già nel 1997 il sottosegretario di
  Stato per gli affari esteri, senatrice Toia, sollevò
  espressamente all'Avana il problema del necessario rispetto
  delle libertà fondamentali.
     Analoghi interventi sono stati compiuti dal ministro degli
  affari esteri, onorevole Dini, nel corso della sua missione a
  Cuba del giugno 1998 e in occasione della visita in Italia del
  vicepresidente cubano, Carlos Lage, nell'ottobre del 1998.
     Nel 1999 lo stesso ministro Dini, con altri due suoi
  interventi personali sull'allora ministro degli esteri cubano,
  Robaina, ribadì - prima e dopo il processo di primo grado ai
  quattro dissidenti - le forti preoccupazioni dell'Italia in
  ordine al rispetto dei diritti umani a Cuba.
     Più di recente, a gennaio di quest'anno, in occasione
  della visita a Roma del nuovo ministro degli esteri cubano,
  Felipe Perez Roque, il Presidente del Consiglio, onorevole
  D'Alema, e il ministro Dini intrattennero lungamente l'ospite
  sul tema della tutela delle libertà fondamentali, esprimendo
  la viva attesa del Governo italiano di una coraggiosa,
  decisiva svolta delle autorità cubane in questo campo quale
  presupposto indispensabile per lo sviluppo delle relazioni su
  un piano di normalità, sia in ambito bilaterale sia in ambito
  europeo.
     Successivamente, il Presidente del Consiglio D'Alema inviò
  un messaggio allo stesso Presidente Castro per ribadire al
  massimo livello le aspettative dell'Italia nel senso di una
  evoluzione in senso democratico del regime cubano.  Lo sviluppo
  positivo nel settore dei diritti umani verificatosi
  immediatamente dopo la visita del Papa a Cuba si è interrotto
  e il Governo italiano non vede con favore alcuni aspetti della
  legge approvata dall'Assemblea nazionale cubana nel febbraio
  1999, che interferisce nell'esercizio del diritto dei
  cittadini di esprimere opinioni o divulgare informazioni.
     Le continue sollecitazioni italiane nei differenti
  contesti, anche di concerto con i partner europei, hanno
  contribuito ad indurre il regime cubano ad assumere posizioni
  di maggiore apertura e a disporre alcune significative
  concessioni a favore dei detenuti.
     Negli ultimi tempi, infatti, i dissidenti René Gomez,
  Felix Bonne e Beatriz Roque hanno potuto usufruire di permessi
  che hanno consentito loro di uscire dal carcere e di recarsi
  per alcuni giorni nelle rispettive abitazioni, di avere
  contatti con
 
                               Pag. 3
 
  la stampa estera e con diplomatici stranieri e, nel caso di
  Beatriz Roque, di rendere visita anche al noto dissidente
  Elizardo Sanchez.  Il 12 e il 15 maggio, poi, le autorità
  cubane hanno concesso la libertà condizionale rispettivamente
  a Felix Bonne e Beatriz Roque.
     Da parte italiana si continuerà a rappresentare alla parte
  cubana il vivissimo auspicio che anche gli altri dissidenti
  possano beneficiare di analoghi provvedimenti.
     Contestualmente a questi interventi presso le autorità
  cubane in tema di diritti umani, il Governo italiano ha sempre
  espresso il convincimento che l'auspicata evoluzione in senso
  democratico del regime castrista è resa più difficile
  dall'isolamento nel quale Cuba è costretta dall'embargo
  statunitense.  Siamo infatti convinti che una maggiore apertura
  alla collaborazione internazionale, sia a livello regionale
  sia nel più ampio contesto multilaterale, comporterebbe
  ricadute benefiche anche per la popolazione di quel paese.
     Dal 1996 l'Italia e tutti i paesi dell'Unione europea
  votano a favore della mozione cubana contro l'embargo
  statunitense, opponendosi fermamente al boicottaggio
  commerciale indiretto imposto da Washington con la legge del
  1992 "sulla democrazia cubana" e con la legge Helms-Burton del
  1996.  Il Governo italiano non ritiene che il miglioramento del
  quadro dei diritti umani a Cuba possa essere utilmente
  perseguito attraverso misure coercitive di carattere
  economico, che si traducono nel peggioramento della già
  preoccupante situazione economica del popolo cubano.
 
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