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Testi integrali degli Atti Parlamentari della XIII Legislatura

Documento


115500
STA0724-0042
Somm. e Sten. d'Aula n. 724 del 23 maggio 2000 (STA13-724)
(suddiviso in 310 Unità Documento)
Unità Documento n.42 (che inizia a pag.16 dello stampato)
(il TITOLO si trova nell'Unità Documento n.6)
SVOLGIMENTO: 2 - 01742; 3 - 03529; 2 - 00744; 3 - 04138; 3 - 05463; 2 - 02248; 3 - 03969; 2 - 02196; 3 - 03997; 3 - 04024; 3 - 04160; 3 - 04408. ...(Iniziative per migliorare la sicurezza della rete autostradale italiana)
...SVOLGIMENTO: 2 - 01742; 3 - 03529; 2 - 00744; 3 - 04138; 3 - 05463; 2 - 02248; 3 - 03969; 2 - 02196; 3 - 03997; 3 - 04024; 3 - 04160; 3 - 04408. ...(Iniziative per migliorare la sicurezza della rete autostradale italiana)
ANTONIO BARGONE, Sottosegretario di Stato per i lavori pubblici. ZZGOV GOVERNO
PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE CARLO GIOVANARDI
ZZSTA ZZRES ZZSTA230500 ZZSTA000523 ZZSTA000500 ZZSTA000000 ZZSTA724 ZZ13
    ANTONIO BARGONE,  Sottosegretario di Stato per i lavori
  pubblici.  L'onorevole interpellante chiede di conoscere
  quali iniziative si intendano adottare per favorire la
  promozione e l'incentivazione di piani e strumenti finalizzati
  al miglioramento della sicurezza stradale.
     Va detto subito - perché è stato richiesto nella
  interpellanza in esame - che la relazione annuale al
  Parlamento è datata gennaio 2000 ed è stata inviata ai
  Presidenti delle Camere.
     Per quanto riguarda la problematica sollevata, si deve
  premettere che attualmente l'unica disposizione legislativa in
  materia di circolazione in presenza di nebbia è riferibile
  alla direttiva 16 febbraio 1993, n. 335, del Ministero dei
  lavori pubblici, nella quale si evidenzia che gli enti
  proprietari o concessionari della strada devono imporre agli
  utenti, ove la visibilità risulti inferiore ai 100 metri,
  limiti massimi temporanei di velocità non superiori ai 50
  chilometri orari.
     Detto questo, si pone in evidenza come la legge n. 144 del
  1999 dia attuazione al piano nazionale della sicurezza
  stradale, che consiste in un sistema articolato di indirizzi e
  di misure per la promozione e l'incentivazione di piani e
  strumenti per migliorare i livelli di sicurezza da parte degli
  enti proprietari e gestori di interventi strutturali, di
  misure di prevenzione e controllo, di dispositivi normativi e
  organizzativi finalizzati al miglioramento della sicurezza
  secondo gli obiettivi comunitari, finanziati con degli accordi
  di programma previsti al comma 3 dell'articolo 3 della citata
  legge n. 144 del 1999.
     Nelle linee guida del piano nazionale per la sicurezza
  stradale è stato definito un piano sperimentale per
  contrastare gli effetti della ridotta visibilità determinata
  dalla nebbia.  In questo ambito si ipotizza l'uso di
  dispositivi e di apparati per il dissolvimento della nebbia e
  per la riduzione degli effetti di tale fenomeno sulla
  visibilità e sui livelli di sicurezza della guida.  Il piano
  sarà applicato laddove il fenomeno della nebbia è più intenso,
  dando priorità alle tratte dove si registra il maggior numero
  di incidenti determinati da tale condizione climatica.
     Nel breve periodo saranno sperimentati interventi
  alternativi attraverso l'ausilio degli organi di polizia
  coadiuvati dagli ausiliari del traffico autostradale e per la
  realizzazione di controlli sistematici della condotta di guida
  pericolosa, soprattutto per quanto riguarda il superamento dei
  limiti di velocità e le distanze di sicurezza.  Il piano
  definirà, inoltre, i criteri per individuare le condizioni in
  cui, a causa della particolare intensità delle condizioni
 
                              Pag. 17
 
  climatiche e dell'elevato rischio, si dovranno adottare
  drastici provvedimenti di limitazione della circolazione con
  contestuale creazione di aree attrezzate per la sosta.
     L'ANAS ha quindi fatto conoscere che sono state adottate,
  nel corso degli ultimi anni, in via sperimentale varie
  soluzioni tecniche da parte delle società concessionarie
  autostradali, in accordo con gli uffici speciali periferici
  dell'ANAS.  Le soluzioni adottate individuano due linee di
  azione: 1) il rilevamento della nebbia, ossia l'individuazione
  tempestiva dei tratti in cui sussistano scarse condizioni di
  visibilità; 2) la gestione dell'interfaccia con l'utenza, sia
  in termini di segnalazione delle condizioni di pericolo che in
  termini di supporto al guidatore, a favore della sicurezza di
  guida.
     Le società concessionarie effettuano un sistematico
  monitoraggio delle condizioni di visibilità attraverso
  l'impiego di strumentazione appropriata (sensori, unità locali
  di raccolta dei dati rilevati dai sensori, sistema centrale di
  controllo e gestione).  In pratica, su svariate tratte
  autostradali, sono stati dislocati - nei punti a maggior
  rischio di nebbia - alcuni sensori che consentono una misura
  affidabile della visibilità, anche nelle diverse condizioni
  metereologiche.  I dati rilevati vengono acquisiti localmente
  dalle centraline di controllo e poi convogliati in un unico
  sistema centrale di raccolta, archiviazione ed
  elaborazione.
     Tutto questo riguarda il punto 1) citato e consente di
  avere sotto costante controllo le condizioni di visibilità
  lungo le tratte autostradali.
     Con la fase successiva si forniscono informazioni agli
  utenti attraverso bollettini radiofonici o attraverso numeri
  telefonici dedicati.  Queste modalità di comunicazione,
  ampiamente adottate dalle società concessionarie, sono
  integrate con la trasmissione di informazioni attraverso
  pannelli a messaggio variabile posizionati in punti strategici
  del tracciato.
     La società Autostrade centro-padane sta conducendo una
  sperimentazione che consiste nell'installazione di pannelli
  gestiti direttamente dalla postazione di rilevamento
  meteorologico in modo da esporre in automatico e con
  tempestività il messaggio segnale idoneo alle diverse
  circostanze ambientali: segnalazioni di pericolo, idonei
  limiti di velocità e via dicendo.  Inoltre, un sistema di
  controllo automatico regola la luminosità del pannello in
  funzione della luminosità ambientale.  Il rilevamento della
  nebbia può essere integrato con sistemi di segnalazione
  luminosa agli utenti.
     In questo senso si stanno muovendo le società
  concessionarie come l'Auto-Brennero e la
  Brescia-Verona-Vicenza-Padova.  La società Auto-Brennero ha
  realizzato un impianto nel tratto dell'A22 tra Affi e Modena
  per una lunghezza complessiva di circa 100 chilometri,
  costituito da una serie di delineatori disposti nello
  spartitraffico lungo il lato sinistro nei quali oltre ai
  normali catadiottri rifrangenti è inserita una lampada led.  La
  società Brescia-Verona-Vicenza-Padova ha installato lungo la
  A4, nel tratto di Soave Montebello, presso Verona, un impianto
  costituito da "palme" dotate di led luminosi collocate al
  centro della strada.  I sensori di nebbia, quando la visibilità
  scende sotto una soglia prefissata, attivano le lampade nelle
  modalità di accensione che può essere di tipo fisso o di tipo
  "scia di luce".  La presenza di queste luci agevola sia la
  percezione della direzione di marcia che dell'intensità della
  nebbia.
     Questa società, inoltre, sta analizzando la possibilità di
  combinare l'attivazione dell'impianto di segnalazione luminosa
  con l'entità dei flussi veicolari attraverso un sistema che,
  rilevando i transiti, individua le situazioni critiche
  (rallentamenti o incidenti) e attiva in automatico le lampade.
  Per completare il quadro delle possibilità di intervento si
  segnalano le sperimentazioni in atto finalizzate al
  miglioramento delle condizioni di visibilità in presenza di
  nebbia.
     A questo proposito la società Autovie venete sta da tempo
  verificando l'efficacia e la compatibilità in campo
  autostradale di principi e metodologie già sperimentati in
  altri settori applicativi e per altri
 
                              Pag. 18
 
  obiettivi.  Fra tali soluzioni, il metodo detto "criogenico"
  riprende un'esperienza adottata negli aeroporti militari
  dell'ex Unione Sovietica.  Il principio di base è l'immissione
  in aria di nuclei di condensazione molto freddi basati su un
  aerosol di azoto liquido.  Tali nuclei producono la
  trasformazione delle particelle acquose che costituiscono la
  nebbia in cristalli la cui presenza determina poi
  l'evaporazione delle goccioline di acqua circostanti.
  L'effetto complessivo è di diradare la nebbia.  La società ha
  installato sulla A4 degli impianti fissi in corrispondenza
  della stazione di Venezia est ed ha realizzato un sistema di
  erogazione mobile da impiegarsi nei tratti di autostrada
  prossimi a tale stazione.
     Anche altre società concessionarie stanno conducendo
  sperimentazioni di questo tipo.  Le società Venezia-Padova e
  Autovie venete hanno condotto esperimenti nella zona di Mestre
  durante la trascorsa stagione invernale; la società
  Brescia-Verona-Vicenza-Padova ha installato all'inizio di
  quest'anno sull'A4 una postazione di emissione di azoto presso
  la stazione di Padova est.
     Oltre a ciò, la società Autovie venete ha in programma
  sperimentazioni valide anche per le nebbie calde, consistenti
  sia nella possibilità di far precipitare i componenti acquosi
  che costituiscono la nebbia, sia nell'immissione di un flusso
  d'aria opportunamente riscaldato nell'ambiente nebbioso.
     Ulteriori applicazioni sono state poste in essere dalla
  società Autostrade, attivando la segnaletica orizzontale e
  posizionando apposite segnalazioni di limite di velocità in
  funzione della percezione della speciale segnaletica.
     L'applicazione in via sperimentale delle tecnologie sopra
  riportate richiede, peraltro, notevoli impegni economici.  Su
  questo vorrei dire che la registrazione da parte della Corte
  dei conti delle convenzioni autostradali, e quindi dei piani
  finanziari che comportavano l'impegno sul piano del servizio
  da erogare ai cittadini con l'utilizzazione anche di strumenti
  tecnologicamente più avanzati, è nella fase di attuazione.
  Infatti, la registrazione è avvenuta un mese fa, quindi
  recentemente, e noi adesso dobbiamo solo verificare che questi
  impegni assunti sul piano finanziario vengano attuati.
     Dunque, l'applicazione in via sperimentale delle
  tecnologie sopra riportate, che richiede notevoli impegni
  economici, permetterà di verificare i miglioramenti delle
  condizioni di sicurezza, monitorando costantemente le
  situazioni critiche, con possibilità di estensione degli
  interventi così come sopra sperimentati.
     Tuttavia, la massima efficacia delle disposizioni sopra
  esposte, in corso di sperimentazione, può essere raggiunta
  solo agendo contemporaneamente sulla diffusione
  dell'educazione stradale.  Ad esempio, occorre indurre gli
  utenti a comprendere che migliorare le condizioni di guida
  nella nebbia non serve ad aumentare la velocità, bensì a
  ridurre i rischi nelle condizioni di marcia consentite e
  sempre con la massima prudenza.  Il Ministero si riserva di
  adottare iniziative di impulso e di promozione di un maggiore
  coordinamento tecnico nel settore.
 
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