| ANTONIO BARGONE, Sottosegretario di Stato per i lavori
pubblici. Signor Presidente, gli onorevoli interroganti
chiedono quali iniziative si intendano prendere affinché il
comune di Teolo non rischi di perdere i contributi statali
stanziati nell'ambito della legge speciale per il Giubileo per
la realizzazione del parcheggio in prossimità dell'Abbazia di
Praglia.
In merito a queste problematiche voglio sottolineare che
l'intervento per la realizzazione del parcheggio in prossimità
dell'Abbazia di Praglia nel comune di Teolo, inserito nel
piano ex lege n. 270 del 1997 e rubricato con il
n. 713, per il quale è prevista la spesa complessiva di lire
1.627.207.400, a fronte di una quota di cofinanziamento di 352
milioni, è beneficiario
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di un finanziamento di lire 1.275.207.400, importo a fronte
del quale è stato ad oggi erogato il 90 per cento, cioè
1.107.596.430.
L'inclusione nel piano consegue alla rappresentazione di
una serie di elementi che l'ufficio per Roma capitale-grandi
eventi in sede istruttoria, prima, e la commissione ex
lege n. 270 del 1997, poi, hanno riconosciuto conforme alle
previsioni che la legge stessa ed il successivo decreto
applicativo imponevano ai fini dell'inclusione nel piano. La
permanenza del finanziamento, come è noto, è tuttavia
condizionata dal rispetto dei tempi di completamento
dell'opera, fissati, con proroga, dalla legge n. 494 del 1999
al 31 dicembre 1999, prorogati, quindi, rispetto alla data
iniziale del 31 ottobre.
Sulla base del rapporto del soggetto monitore, al 31
dicembre 1999 lo stato di attuazione dell'intervento in parola
risulta essere pari al 90 per cento e risultano ancora da
eseguire le forniture relative al verde. Entro il termine
fissato dall'ufficio, 20 febbraio 2000 - una data indicata in
modo discrezionale dall'ufficio stesso -, il soggetto titolare
ha presentato la rendicontazione, dichiarando di aver speso
l'intero importo previsto, ivi compresa la quota di
cofinanziamento a suo carico, per un importo totale di
1.636.560.000.
Come è noto e come si evince dal rapporto del soggetto
monitore, al 31 dicembre 1999 su tali intervento si è
verificata un'azione giudiziaria che ha comportato l'adozione
di una misura cautelare reale: il sequestro del cantiere,
successivamente dissequestrato. In merito, la competente
prefettura di Padova ha comunicato che l'udienza del processo
a carico del sindaco di Teolo, del direttore dei lavori e dei
costruttori è stata rinviata al 26 giugno 2000. La
commissione, nella seduta del 19 aprile 2000, ha riconosciuto
che il fermo del cantiere causato da intervento dell'autorità
giudiziaria costituisce una fattispecie riconducibile alla
forza maggiore, che legittima l'assegnazione di un termine
suppletivo.
Pertanto, la richiesta avanzata dagli onorevoli
interroganti ai fini della permanenza del finanziamento del
piano sarà esaminata dalla competente commissione ex
lege n. 270 nella prima riunione utile ma sulla base dei
presupposti che ho indicato.
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