| ANTONIO BARGONE, Sottosegretario di Stato per i lavori
pubblici. In ordine alle richieste avanzate dall'onorevole
interrogante, si intende innanzitutto far presente che la
questione inerente all'installazione di reti di protezione sui
viadotti autostradali sarà inserita all'interno della
normativa sulle caratteristiche geometriche e funzionali delle
strade prevista dal codice della strada.
Pag. 25
Il consiglio superiore dei lavori pubblici ha già con
proprio voto, in corso di formalizzazione, esaminato il testo
della nuova normativa, che prevede nuove maggiori altezze per
le barriere di protezione.
Relativamente al drammatico episodio verificatosi
sull'autostrada A1, nel tratto tra Rioveggio e Sasso Marconi,
che ha portato alla perdita di una giovane vita, il Ministero
dei lavori pubblici ha interessato prontamente la società
concessionaria dell'autostrada.
La società ha pertanto fatto conoscere di avere da tempo
effettuato analisi e studi approfonditi finalizzati a valutare
l'opportunità di installazione di reti di protezione sui
viadotti autostradali. Tali studi hanno evidenziato piuttosto
l'opportunità di procedere ad un innalzamento e potenziamento
dei sicurvia, partendo proprio dai viadotti.
In questo senso, quindi, è stata definita ed avviata dalla
società concessionaria la programmazione per la protezione dei
viadotti che prevede la progressiva adozione di nuovi
parapetti di tipo New Jersey con corrimano, di altezza
superiore a 150 centimetri, che impediscono di fatto ogni
tentativo di scavalcamento. Attualmente sono stati installati
nuovi parapetti, a protezione laterale ed interna dei
viadotti, per un totale di 400 chilometri.
La possibilità di adottare una rete verticale, posizionata
longitudinalmente, a sinistra o su entrambi i lati della
carreggiata, è stata scartata in quanto, pur se consente le
operazioni di ispezionabilità con by-bridge dei piloni
sottostanti, in alcuni casi potrebbe rendere molto
difficoltosa l'operazione di sgombero neve.
Va, inoltre, osservato che la protezione dei ponti e
viadotti è disciplinata dai regolamenti edilizi e dalle norme
di sicurezza (ENPI) che ne definiscono le caratteristiche
geometriche e strutturali, prevedendo l'installazione di una
sicurvia con corrimano alto un metro. Le stesse norme non
prevedono l'installazione di reti di protezione sui viadotti,
in quanto il codice della strada prescrive il divieto ai
pedoni di percorrere la sede stradale, compresi i viadotti,
dove in genere è assente la corsia di emergenza. Comunque, a
tale lacuna si sta ovviando con le iniziative in corso e con
la nuova normativa.
| |