| (Esame e rinvio).
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La Giunta inizia l'esame.
Giovanni Giulio DEODATO, relatore, illustra i fatti
all'origine della richiesta e propone di riferire
all'Assemblea nel senso che i fatti per i quali è in corso il
procedimento concernono opinioni espresse da un membro del
Parlamento nell'esercizio delle sue funzioni.
(Il Presidente constata l'assenza del deputato
Bossi).
Franco RAFFALDINI (DS-U), Giovanni MELONI (comunista),
Filippo BERSELLI (AN) e Valter BIELLI (DS-U) si dichiarano
contrari alla proposta del relatore.
Filippo MANCUSO (FI), Michele SAPONARA (FI) e Rolando
FONTAN (LNP) si dichiarano favorevoli.
Giovanni Giulio DEODATO, relatore, conferma la sua
proposta.
Rolando FONTAN (LNP) pur mantenendo, nel merito,
l'orientamento già espresso sopra, rileva che la descrizione
della condotta ipotizzata come reato che è contenuta nel capo
di imputazione è alquanto frammentaria. Sarebbe forse
opportuno che la Giunta potesse acquisire, eventualmente dal
deputato interessato, qualche ulteriore elemento. Chiede,
pertanto, un rinvio del seguito dell'esame.
Giovanni MELONI (comunista), pur senza chiedere
formalmente che la questione venga posta ai voti, dichiara la
propria contrarietà alla proposta del collega Fontan,
ritenendo che si tratti di un mero espediente dilatorio,
atteso che la Giunta dispone di tutti gli elementi per
pronunciarsi.
Ignazio LA RUSSA, presidente, facendo propri gli
orientamenti che appaiono prevalenti nella Giunta, ritiene di
accogliere la richiesta del collega Fontan e rinvia il seguito
dell'esame ad altra seduta.
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