| (Esame e conclusione - Parere favorevole).
Elvio RUFFINO (DS-U), relatore, osserva che il
programma in esame riguarda la partecipazione dell'Italia alle
fasi di industrializzazione, produzione e supporto iniziale di
un elicottero multiruolo di nuova generazione, denominato
NH-90 (NATO HELICOPTER), destinato ad operare negli attuali
scenari operativi, terrestri e navali, in sostituzione dei
mezzi in dotazione delle Forze Armate.
Il programma, cui partecipano, oltre all'Italia, la
Francia, la Germania e l'Olanda, prevede la realizzazione di
due distinte versioni dell'NH-90 in relazione alle diverse
missioni cui tale mezzo è finalizzato.
La prima - NFH (NATO FREGATE HELICOPTER) - di interesse
dello Stato Maggiore della Marina, è imbarcabile su fregate
medio-piccole ed è dotata di una notevole flessibilità di
impiego per poter svolgere in qualsiasi condizione
meteorologica missioni di lotta antisommergibile e di lotta
contro unità di superficie, effettuando operazioni di ricerca
e soccorso, di trasporto di truppe e di contrasto di eventuali
minacce.
La seconda - TTH (TACTICAL TRANSPORT HELICOPTER) - di
interesse dello Stato maggiore dell'Esercito, è concepita per
operazioni di trasporto tattico di uomini e materiali ed è in
grado di svolgere un'ampia gamma di operazioni, di soccorso,
di evacuazione sanitaria, di lancio di paracadutisti, di
guerra elettronica, a bassissima quota e in qualsiasi
condizione di tempo.
Un'ulteriore configurazione del TTH, denominata TTH COMBAT
SAR (CSAR), è stata definita dall'Italia e dalla Germania ed è
destinata a compiti di soccorso e recupero di personale in
aree controllate dal nemico. Lo studio di fattibilità di tale
mezzo è attualmente in fase di valutazione presso lo Stato
maggiore dell'Aeronautica e lo Stato maggiore della Marina,
ambedue interessati al progetto.
Per quanto concerne lo stato di avanzamento del programma
in esame, precisa che la scheda illustrativa predisposta dal
Segretariato generale della Difesa indica che il programma, la
cui definizione trae origine dagli studi condotti dalla NATO
INDUSTRIAL ADVISORY GROUP (NIAG) nel periodo 1983-1984, è
stato avviato nel 1986 con la partecipazione dell'Italia,
della Francia, della Germania e dell'Olanda.
Nel 1991 si è conclusa positivamente la fase di
fattibilità e definizione e sono stati sottoscritti sia il
Protocollo di intesa generale, che disciplina le successive
fasi di progetto, sviluppo, produzione e supporto in servizio
dell'elicottero, sia il Protocollo che regola in dettaglio le
attività di sviluppo, il cui completamento è previsto per il
2004.
Il protocollo relativo alla fase di produzione dell'NH-90
è attualmente alla firma dei quattro Paesi interessati. Da
tale documento risulta che i Paesi contraenti si impegnano a
produrre complessivamente 366 NH-90 nelle diverse
configurazioni,
Pag. 24
con possibilità di ampliare la produzione di ulteriori 299
unità per un totale di 595 elicotteri.
L'organizzazione di gestione del programma fa capo
all'Agenzia internazionale NAHEMA (NATO HELICOPTER MANAGEMENT
AGENCY), con sede in Francia, nella quale sono rappresentati i
quattro Paesi partecipanti.
Per quanto concerne l'Italia sottolinea che il contratto
prevede l'impegno all'acquisizione di 117 velivoli, di cui 46
NFH e 71 TTH, con possibilità di estendere il numero degli
ordinativi di ulteriori 79 unità, di cui 50 in configurazione
Combat SAR.
In particolare, durante il ciclo di produzione dell'NH-90,
la cui durata è di circa 18 anni a partire dal 2000, saranno
assegnati 60 TTH all'Esercito, 46 NFH alla Marina, 10 TTH alla
Marina, da convertire in CSAR in caso di positiva valutazione
delle capacità di tale macchina, 1 TTH all'Aeronautica, da
utilizzare eventualmente per lo sviluppo della configurazione
CSAR.
Il piano delle consegne prevede che nel 2004 siano
consegnati all'Italia i primi quattro TTH, e nel 2005 i primi
3 NFH.
Il costo complessivo della partecipazione nazionale è di
circa 6.260 miliardi di lire suddivisi negli anni 2000-2018
secondo l'ipotesi di riparto indicata nella scheda predisposta
dal Segretariato generale della Difesa. Nel predetto importo
sono inclusi anche gli oneri relativi sia al completamento
della fase di sviluppo sia alle fasi di industrializzazione,
produzione di serie e supporto logistico nel periodo iniziale
di vita operativa dei mezzi.
In particolare, le spese previste per i primi sei anni
ammontano a circa 75 miliardi di lire nel 2000, 178 miliardi
di lire nel 2001, 273 miliardi di lire nel 2002, 374 miliardi
di lire nel 2003, 527 miliardi di lire nel 2004, 613 nel
2005.
Con riguardo al settore industriale interessato, il
settore aerospaziale, la scheda illustrativa del programma
ricorda che le industrie leader dei quattro Paesi
interessati - l' Eurocopter France per la Francia,
l'Agusta per l'Italia, l'Eurocopter Deutschland per la
Germania, la Fokker per l'Olanda, hanno costituito un
Consorzio internazionale denominato NHI (NATO HELICOPTER
INDUSTRIES) per la gestione delle attività di sviluppo,
industrializzazione, produzione e supporto dell'NH-90.
Risulta peraltro che all'industria italiana, sia in
considerazione del rilevante numero di elicotteri ordinati
dall'Italia, sia in forza di accordi con gli altri Paesi
contraenti, dovrà essere garantita una quota di attività non
inferiore al 32% del lavoro di produzione complessivo in
settori di interesse tecnologico avanzato. Sono pertanto
interessate alla realizzazione del programma, oltre
all' Agusta, quasi tutte le industrie italiane operanti
nel settore della Difesa.
Segnala infine che nei riguardi del programma NH-90 hanno
manifestato interesse anche altri Paesi europei quali il
Portogallo, con le cui Autorità governative sono in corso
colloqui, e i Paesi del Trattato NORDIC (Svezia, Norvegia,
Finlandia e Danimarca) che hanno avanzato una Request for
Quotation (RFQ) di circa 85 elicotteri delle diverse
configurazioni. Si profila quindi la costituzione di un solido
polo europeo nel settore elicotteri.
Precisa infine che con tale programma si intende
sostituire gli attuali elicotteri AB212, AB205 e HH3F, ormai
obsoleti e che porranno presto problemi di affidabilità e
difficoltà nel reperimento di parti di ricambio.
Propone conclusivamente di esprimere parere favorevole.
Domenico Paolo ROMANO CARRATELLI (PD-U) ringrazia il
relatore per la dettagliata illustrazione del programma,
condividendo il parere proposto.
Roberto LAVAGNINI (FI), in considerazione dell'ampio
spettro temporale nell'ambito del quale portare a
perfezionamento il programma in esame, teme che i prodotti
acquistati nel corso degli anni possano divenire presto
obsoleti. Sottolinea pertanto la necessità che si curi con
Pag. 25
adeguata sollecitudine l'aggiornamento tecnologico di tali
velivoli.
La Commissione approva quindi il parere favorevole
proposto dal relatore.
| |