| Il Comitato inizia l'esame del provvedimento.
Marco SUSINI (DS-U), relatore, osserva che il
provvedimento, costituito dal testo unificato delle proposte
di legge C. 262 ed abbinate, come modificato nel corso
dell'esame presso la Commissione di merito, reca la disciplina
delle attività delle discoteche.
L'intervento legislativo intende regolare l'attività dei
pubblici esercizi di intrattenimento e svago: le norme
riguardano le condizioni dei locali, la somministrazione delle
bevande, la sicurezza dei consumatori e gli orari di
attività.
In particolare, l'articolo 5, comma 2, prevede che i
gestori, qualora ne ravvisino la necessità e con la
collaborazione dei
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Comandanti delle stazioni dell'Arma dei carabinieri e con i
Commissariati di pubblica sicurezza competenti per territorio,
predispongono nei locali servizi temporanei di vigilanza.
Appare in proposito opportuno acquisire dal Governo elementi
di informazione in ordine al fatto che la predisposizione di
tali presidi temporanei possa essere ricondotta alle attività
istituzionali delle forze di polizia, senza conseguentemente
comportare nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica.
L'articolo 5, comma 3, prevede la realizzazione, da parte
delle regioni, di specifiche misure di valutazione della
viabilità di accesso ai locali e la predisposizione di
programmi di rafforzamento della sicurezza e di prevenzione,
sulla base dei quali il Ministero dell'interno deve disporre
il rafforzamento gli organici della polizia stradale nelle
singole regioni.
In ordine a tale disposizione appare opportuno indicare le
modalità di copertura degli oneri derivanti dall'affidamento
di tali nuovi compiti alle regioni; per quanto riguarda invece
il rafforzamento degli organici della polizia stradale,
occorre specificare che ciò avverrà nell'ambito dell'organico
complessivo, dovendosi in caso contrario indicare un idoneo
meccanismo di copertura.
L'articolo 5, comma 4, dispone la programmazione, da parte
del Ministro per la solidarietà sociale, di campagne annuali
di informazione e sensibilizzazione contro i rischi degli
incidenti stradali in uscita dalle discoteche.
La disposizione comporta sicuramente oneri per il bilancio
statale, legati alla realizzazione delle campagne, ai quali si
potrebbe far fronte nell'ambito degli ordinari stanziamenti
facendo ricorso al capitolo relativo alla comunicazione
istituzionale previsto nello stato di previsione del Ministero
del tesoro per il 2000, unità previsionale di base 21.1.1.0,
nel quale sono tuttora disponibili 3.363 milioni. Non è per
altro chiaro, in assenza di ogni quantificazione, se tali
risorse siano sufficienti a coprire la spesa.
L'articolo 5, comma 5, prevede la predisposizione,
all'uscita dei locali, di un presidio sanitario chiamato a
distribuire materiale informativo sulla composizione e sugli
effetti delle sostanze stupefacenti.
In merito a tale disposizione appare opportuno chiarire se
gli oneri a carico per l'allestimento ed il funzionamento dei
presidi sia a carico dei gestori dei locali ovvero delle
strutture pubbliche; in tale ultimo caso occorrerebbe infatti
acquisire ulteriori elementi dal Governo in ordine alle
modalità di copertura.
Le altre disposizioni del provvedimento non sembrano
invece comportare conseguenze di carattere finanziario: non si
ritiene pertanto di sollevare su di esse alcun rilievo.
Al riguardo il Servizio bilancio rileva che dalle norme
sopra indicate conseguono oneri, che, qualora non sia
possibile imputare alle ordinarie dotazioni di bilancio delle
amministrazioni interessate, risulterebbero non quantificati e
non coperti.
Il sottosegretario Bruno SOLAROLI in riferimento
all'articolo 5, comma 3, ritiene opportuno specificare che il
rafforzamento degli organici della polizia stradale deve
essere realizzato nell'ambito dell'organico complessivo
attualmente previsto.
Per quanto riguarda invece il comma 4 del medesimo
articolo, rileva come alle spese per la realizzazione delle
campagne pubblicitarie i ministeri interessati dovranno
provvedere come gli stanziamenti destinati a tal fine nelle
unità previsionali di base finalizzate a spese di
pubblicità.
In merito al comma 5, l'allestimento e il funzionamento
dei presidi sanitari all'uscita dei locali dovrà essere
realizzata dall'ASL nell'ambito della propria
programmazione.
Antonio BOCCIA, presidente, in considerazione
dell'opportunità di approfondire maggiormente i rilievi emersi
sul provvedimento, propone di rinviare ad altra seduta il
seguito dell'esame.
Il Comitato concorda.
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