| (Esame e rinvio).
La Commissione inizia l'esame dello schema di decreto
ministeriale in titolo.
Piera CAPITELLI (DS-U), relatore, illustra lo
schema di decreto ministeriale recante la tabella delle
istituzioni culturali ammesse al contributo ordinario annuale
dello Stato, previsto dall'articolo 1 della legge n. 534 del
1996, che ha disposto la razionalizzazione delle diverse
ipotesi di erogazione di contributi statali ad enti
culturali.
Osserva anzitutto che, se in precedenza la Commissione
aveva spesso lamentato l'insufficiente trasmissione di dati da
parte del Governo sugli enti assegnatari
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dei contributi, lo schema di decreto in esame è invece
particolarmente dettagliato in merito a ciascun contributo
erogato.
Illustra quindi nel dettaglio lo schema di decreto, che
riguarda 200 domande pervenute in tempo utile (30 maggio 1999)
nonché 3 domande pervenute fuori dal termine fissato dalla
circolare n. 97 del 1999. Di tali richieste, 125 sono state
inoltrate da parte di istituzioni già destinatarie di
finanziamenti nel triennio 1997-1999 e 78 da altre
istituzioni, alcune delle quali inserite nella precedente
tabella relativa al triennio 1993-1995.
La commissione istituita presso l'Ufficio centrale dei
beni librari del Ministero ha dichiarato inammissibili 20
domande ed ha poi proposto l'inserimento nella tabella per il
triennio 200-2002 di 159 istituzioni (31 in più rispetto al
triennio precedente) e il non accoglimento delle restanti 24
domande. Tra le istituzioni delle quali è confermato
l'inserimento in tabella sono comprese la "Domus mazziniana"
di Pisa e la Fondazione "Il Vittoriale degli italiani" di
Gardone Riviera, le cui domande erano pervenute oltre la
scadenza. Ritiene senz'altro condivisibile tale reinserimento
in quanto è necessario assicurare l'operatività dei due
istituti, disciplinati da norme di rango legislativo.
Fa presente, inoltre, che lo stanziamento previsto per il
2000 ammonta a 20 miliardi di lire; gli importi assegnati alle
istituzioni già inserite nella precedente tabella sono
identici a quelli già fruiti, mentre il contributo alle 36
istituzioni introdotta nella presente tabella ammontano
generalmente a 50 o 60 milioni (vale a dire la quota minima di
assegnazione). L'importo massimo destinato ad un singolo ente,
pari a 600 milioni, è attribuito alla Fondazione "Einaudi" di
Torino.
Ritiene di poter esprimere un giudizio sostanzialmente
favorevole allo schema di decreto in esame, che è aderente ai
criteri previsti dalla legge e dalla circolare n. 97 del 1999
e che presenta una relazione molto dettagliata in merito alle
singole domande di assegnazione. In ogni caso è disponibile a
tener conto delle osservazioni avanzate nel corso del
dibattito, anche per un eventuale inserimento nella proposta
di parere, che si riserva di presentare.
Adriano VIGNALI (DS-U) esprime alcune perplessità sullo
schema di decreto all'ordine del giorno. In particolare,
osserva che non è stata ammessa al finanziamento la Fondazione
"Tito Balestra", per il motivo che svolge un'attività di
interesse prevalentemente locale. Fa presente, invece, che
detta Fondazione possiede documentazione sull'arte
contemporanea di tutto rispetto e svolge attività di ampio
respiro.
Pertanto, se anche gli altri enti non finanziati si
trovano nella stessa situazione, non può che esprimere una
valutazione negativa sullo schema di decreto. Ritiene quindi
opportuno che il Governo fornisca maggiori chiarimenti sulle
attività degli istituti ai quali non è stato concesso il
finanziamento.
Giovanni CASTELLANI, presidente, avverte che sono
a disposizione della Commissione le schede descrittive e i
riepiloghi di bilancio inoltrati al Ministero dalle
istituzioni che hanno richiesto l'inserimento nella
tabella.
Gianantonio MAZZOCCHIN (Misto-FLDR) rileva che
l'Accademia nazionale italiana di entomologia, non ammessa al
finanziamento, è composta da accademici di chiara fama e ha
svolto in questi anni un'attività di qualità indiscutibile.
Chiede inoltre chiarimenti sulla posizione dell'Accademia
Galileiana di scienza, letteratura ed arte di Parma, che ha
presentato domanda ai sensi della legge n. 513 del 1999 e che
non risulta inserita nell'elenco allegato allo schema di
decreto.
Grazia SESTINI (FI) è perplessa sulla esclusione dal
finanziamento della Fondazione "Russia cristiana", che svolge
da trenta anni un'importante attività. Desta stupore, in
particolare, la motivazione di tale esclusione: si ritiene che
tale fondazione
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svolga un'attività di studi e ricerca buoni, ma
settorialmente circoscritta; osserva, invece, che moltissimi
istituti ammessi al finanziamento svolgono un'attività in un
ambito di intervento anche molto circoscritto (si pensi al
Centro internazionale per lo studio dei papiri ercolanensi).
Tale esclusione potrebbe essere il sintomo di un atteggiamento
preconcetto verso tale Fondazione da parte di alcuni settori
politici.
Giovanni CASTELLANI, presidente, rinvia il
seguito dell'esame ad altra seduta.
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