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Testi integrali degli Atti Parlamentari della XIII Legislatura

Documento


115932
SMC0652-0125
Bollettino Giunte e Commissioni n. 652 del 24 maggio 2000 - edizione definitiva - (SMC13-652)
(suddiviso in 149 Unità Documento)
Unità Documento n.125 (che inizia a pag.98 dello stampato)
               ...COMMISSIONE PARLAMENTARE
                  per le questioni regionali
 
 
COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE
In ordine a un documento di considerazioni sulle regioni ad autonomia ordinaria nella prospettiva della VII legislatura regionale.
Mercoledì 24 maggio 2000. - Presidenza del Presidente Mario PEPE.
ZZSMC ZZRES ZZSMC240500 ZZSMC000524 ZZSMC000500 ZZSMC000000 ZZSMC652 ZZ13 ZZD ZZC23 ZZNO ZZXX ZZFF
  (Seguito esame documento e rinvio).
     La Commissione prosegue l'esame del documento di
  considerazioni di cui in titolo, sospeso da ultimo nella
  seduta del 10 maggio scorso.
     Il deputato Luisa DE BIASIO CALIMANI (DS-U) è dell'avviso
  che debba essere soppressa nel documento ogni espressione che
  possa avere una connotazione negativa con riferimento alle
  istanze che sono all'origine della domanda di federalismo
  sviluppatasi nel Nord-Est dell'Italia.  Inoltre, dovrebbe
  risultare con chiarezza che non la richiesta di una nuova
  forma di Stato, che persiste, ma il secessionismo appare oggi
  superato e riassorbito con il realizzarsi del processo di
  unificazione europea.  Andrebbe poi posta in risalto la
  prospettiva dell'autoriforma delle regioni, una formula che
  assume sempre più importanza e significato sia a fronte
  dell'ostruzionismo politico minacciato da talune regioni
  guidate dal Polo, sia per l'evidente constatazione che in
  taluni casi il processo di decentramento si è interrotto al
  livello regionale senza essere trasmesso agli enti locali e ai
  cittadini.
     A giudizio del senatore Antonio PIZZINATO (DS) le istanze
  di riforma provengono non solo dal Nord-Est ma da tutte le
  realtà dell'Italia settentrionale, in funzione delle
  specifiche dinamiche presenti nei rispettivi sistemi
  economici.  Inoltre nel documento non deve essere trascurato il
  fenomeno, su cui più volte ci si è soffermati, del centralismo
  regionale.
     Il senatore Vittorio PAROLA (DS) intende richiamare
  l'attenzione, anche ai fini della stesura del documento, sulla
  proposta, recentemente avanzata, di mutare la denominazione
  della Conferenza Stato-regioni in Conferenza Governo-sistema
  delle autonomie, proposta che egli valuta positivamente.
  Inoltre, pur ribadendo anche in questa occasione il suo
  orientamento per un modello di Stato federale, non può non
  manifestare perplessità
 
                              Pag. 99
 
  in ordine a posizioni francamente eccessive quali quelle che
  si vanno delineando in tema di inquinamento elettromagnetico e
  che consentirebbero la fissazione di limiti differenziati da
  regione a regione.
     Il senatore Tarcisio ANDREOLLI (PPI) sottolinea che lo
  sviluppo del regionalismo richiede un riequilibrio a livello
  costituzionale tra i poteri dello Stato e quelli delle regioni
  che porti a un assetto non soggetto ai contraccolpi della
  politica.  Andrebbe inoltre chiaramente affermato che il
  processo federalista deve riguardare tutte le regioni,
  ordinarie e speciali, visto che ogni realtà possiede propri
  caratteri da valorizzare.
     Il senatore Antonio PIZZINATO (DS) interviene nuovamente
  per aggiungere due brevi notazioni intese a rimarcare
  l'importanza del rapporto Europa-regioni nell'attuale processo
  di innovazione istituzionale e a sottolineare, nella logica di
  un rafforzamento del ruolo consultivo della Commissione,
  l'importanza di un confronto stabile e costante con le regioni
  prima dell'espressione dei pareri di competenza.
     Il senatore Renzo GUBERT (Misto-Il Centro), in relazione
  all'esigenza, rappresentata nel documento, di pervenire alla
  creazione, in ciascuna regione, di un quadro politico che
  coniughi stabilità e governabilità, considerato che quella è
  una condizione necessaria ma non sufficiente di questa, è
  dell'avviso che debba piuttosto affermarsi l'importanza di un
  contemperamento della governabilità con il principio di
  rappresentatività.  Rileva inoltre una possibile contraddizione
  tra l'auspicio di un superamento dell'assetto trilaterale
  Stato-regioni-enti locali e l'indicazione di un modello di
  riferimento Stato-sistema delle autonomie, che solo
  apparentemente è dualistico posto che il concetto di sistema
  delle autonomie in sostanza non fa che riproporre i due
  livelli regionale e locale.  Viceversa un ordinamento federale
  conosce un solo tipo di soggetto federato, identificabile
  nelle regioni.
     Il senatore Giorgio BORNACIN (AN), nello scusarsi per non
  aver potuto sino ad oggi esaminare con il necessario
  approfondimento la proposta di documento, chiede che
  l'approvazione del medesimo sia rinviata alla prossima
  settimana.  Infatti, poiché per le regioni a statuto ordinario
  l'attuale momento è paragonabile, per la sua importanza e
  delicatezza, alla fase della loro prima costituzione nel 1970,
  ritiene utile che il documento contenga indicazioni puntuali,
  in merito alle quali si riserva di fornire un proprio
  contributo.
     Il Presidente Mario PEPE manifesta la propria
  disponibilità a recepire le indicazioni formulate nei vari
  interventi e, accogliendo la richiesta del senatore Bornacin,
  rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.
 
     La seduta termina alle 14.15.
 
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