MAURA COSSUTTA.  Questo emendamento ha sollecitato una
  correzione dell'articolo 24.  Lo ritiro perché la
  riformulazione della Commissione ha tenuto conto dell'esigenza
  espressa dal mio emendamento di considerare indispensabile in
  una legge quadro sull'assistenza la previsione di un istituto
  moderno di aiuto al reddito.
      Il problema di fondo è che con l'attuale fondo sociale
  non è possibile garantire questo moderno, indispensabile
  strumento di cittadinanza.  E' prevista, dunque, la fine della
  fase di sperimentazione rispetto al reddito minimo di
  inserimento con uno stanziamento di 286 miliardi ed una
  verifica, quindi, dei progetti dei comuni, delle finalità e
  dei risultati ottenuti e si garantisce una risorsa finalizzata
  all'aiuto al reddito con un provvedimento futuro.
     Ritengo che ciò sia stato molto importante perché blocca
  anche un'idea di Stato e di riforma dello Stato sociale che
  significa non allargamento, ma divisione tra i bisogni e
  riduzione delle tutele.  Mi riferisco, in particolare, all'idea
  di riforma dello Stato sociale che viene da una certa destra
  ed anche da posizioni della Confindustria che prevedono
  strumenti moderni di cittadinanza come l'aiuto al reddito, che
  devono, però, passare attraverso la riduzione delle altre
  tutele e, soprattutto, della spesa previdenziale.  Ritiro,
  pertanto, questo emendamento perché la riformulazione della
  Commissione rispetto all'emendamento successivo ha compreso e
  risposto a questo bisogno.