| SEGUITO DISCUSSIONE: C332, C354, C369, C1484, C1832, C2378,
C2431, C2625, C2743, C2752, C3666, C3751, C3922, C3945,
C4931, C5541.
...(Esame dell'articolo 25 - A.C. 332)
LAVASS
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| ...SEGUITO DISCUSSIONE: C332, C354, C369, C1484, C1832, C2378,
C2431, C2625, C2743, C2752, C3666, C3751, C3922, C3945,
C4931, C5541.
...(Esame dell'articolo 25 - A.C. 332)
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| CARMELO PORCU. L'articolo 25 è uno dei più importanti di
questo testo di riorganizzazione dei servizi assistenziali e
riguarda una specie di delega al Governo proprio per il
riordino dal punto di vista economico degli interventi dello
Stato a favore dei disabili. Questo articolo è stato a lungo
discusso ed analizzato e per lungo tempo anche contrastato
dalle associazioni degli invalidi e dagli stessi invalidi
perché si pensava (e tutti i dubbi non sono stati ancora
fugati) che, attraverso il riordino, non si volessero
soddisfare le giuste aspettative di carattere economico delle
categorie degli invalidi. E' un dubbio più che legittimo
perché da anni è in atto la lotta delle categorie degli
invalidi civili, tanto che per tutti gli anni ottanta e
novanta si sono dovute mobilitare ad ogni discussione di legge
finanziaria per evitare che i diversi Governi che si sono
succeduti nel tempo applicassero una riduzione dell'indennità
di accompagnamento in funzione del reddito e non della
minorazione.
Il testo risultante da questo lungo dibattito è
sufficientemente garantista circa il fatto che gli emolumenti
a favore delle categorie protette degli invalidi civili non
vengano toccati ma mi corre l'obbligo di chiedere un ulteriore
sforzo di volontà al ministro, che ha seguito tutto il
dibattito con i rappresentanti delle varie associazioni degli
invalidi, per fugare qualsiasi dubbio al riguardo.
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Non sarebbe male, poi, se il Governo dicesse qualche
parola chiara su quell'autentico guazzabuglio che hanno
provocato, in questo settore, le cosiddette norme per la
revisione degli accertamenti sanitari, che hanno coinvolto il
Ministero del tesoro e le ASL ed hanno portato alla scoperta
di un gran numero di casi di falsi invalidi. Tutto ciò, poi,
si è tramutato nella classica bolla di sapone all'italiana:
siamo stati, infatti, informati che l'80 per cento di quei
cosiddetti falsi invalidi ha fatto ricorso alla magistratura
ed ha vinto; evidentemente, quegli invalidi non erano tanto
falsi. Tuttavia, molti cittadini sono stati aggrediti dalle
commissioni per gli accertamenti e sono stati privati di un
proprio sacrosanto diritto, sull'onda di un falso problema che
riguardava persone che riuscivano a sfuggire ai controlli. A
soffrire di tale situazione vessatoria nei confronti degli
invalidi non sono stati i falsi invalidi, bensì i veri
invalidi, che hanno subito il ritiro delle indennità e delle
pensioni ed hanno sofferto anche la beffa di doversi
sottoporre a ricorsi che, seppur vinti, li hanno profondamente
umiliati e messi in difficoltà. Ecco perché, signor
Presidente, abbiamo presentato molti emendamenti, sui quali mi
riservo di intervenire di nuovo nel corso della
discussione.
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