ROLANDO FONTAN.  Signor Presidente, ci troviamo in una
  situazione che ritengo sia da stigmatizzare.  Ogni giorno ci
  sentiamo bersagliare da parte del centrosinistra con l'accusa
  di non partecipare ai lavori della Camera, per cui saremmo
  antidemocratici, "antistituzionali", e così via.  Voglio allora
  ricordare che sia ieri sia oggi la maggioranza (che dovrebbe
  essere composta da 316 deputati), viaggia sui 180-190 votanti,
  con qualche punta di 200.
     In particolare vedo che, alla mia sinistra, il gruppo
  dell'UDEUR è praticamente assente, per ragioni sue, per
  carità, del tutto legittime, non sto a sindacare.  Mi pare,
  però, che fino a prova contraria tale gruppo faccia ancora
  parte della maggioranza, eppure è impegnato nel consiglio
  nazionale del partito, o non so bene in che cosa.  Allora, come
  deputato e come esponente della Lega nord non posso accettare
  che mi si rivolgano ogni giorno le accuse che ho ricordato:
  teniamo presente che se questa mattina non è mancato il numero
  legale è stato esclusivamente grazie alle opposizioni, tra cui
  la Lega nord.  Non posso, in una situazione così difficile, non
  rilevare che c'è un partito della maggioranza che se ne
  strafrega del numero legale  (Applausi dei deputati dei
  gruppi della Lega nord Padania e di Forza Italia)  e delle
  conseguenze politiche che deriveranno da questa situazione.
     Personalmente, quindi, non parteciperò più ai lavori di
  questa mattina, almeno fino a quando la situazione non verrà
  dipanata ed invito anche gli altri parlamentari - al di là dei
  gruppi di appartenenza - che hanno un minimo di dignità a
  prendere atto di quanto ho dichiarato.