| GIULIANO AMATO, Presidente del Consiglio dei
ministri. Signor Presidente, anche in questo caso sarebbe
difficile per il Governo non condividere le ragioni indicate
dall'onorevole interrogante, che riguardano proprio
un'esigenza pregiudiziale. Tante condizioni sono necessarie
nel Mezzogiorno perché lo sviluppo assuma i ritmi che tutti
vorremmo e per i quali ci dobbiamo impegnare, ma sicuramente
la sicurezza è una condizione essenziale perché, in mancanza
della stessa, anche
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l'eliminazione di altre diseconomie esterne, anche gli
incentivi che possono essere dati non riescono a rimuovere le
ovvie riluttanze e difficoltà che riguardano la sicurezza di
vita, degli impianti, la civiltà dei rapporti che si possono
instaurare dove l'impresa si insedia. Peraltro, di tutto ciò,
da tempo, il Governo attuale e anche quelli che l'hanno
preceduto si sono dimostrati consapevoli.
Avendo già potuto riscontrarlo in qualità di ministro del
tesoro del governo precedente, posso affermare che, se tra i
diversi progetti avviati per il Mezzogiorno ne esiste uno che
sta procedendo con risorse relativamente adeguate, come
sempre, e con realizzazioni operative efficaci, è proprio il
progetto sicurezza per lo sviluppo del Mezzogiorno, al quale
già nel quadro delle risorse comunitarie del quinquennio ora
terminato, 1994-1999, erano stati assegnati e già avviati alla
spesa oltre 560 miliardi di lire. Con essi si è provveduto a
realizzare un sistema integrato di vigilanza e comunicazione
sulla Salerno-Reggio Calabria, dopo quanto era successo, con
comunicazione satellitare e possibilità di intervento
immediato delle pattuglie. Tutto ciò è già operativo dal
dicembre dello scorso anno. Sono state realizzate
telecomunicazioni in ponte radio al fine di incrementare le
capacità operative e di controllo delle forze di polizia in
Sicilia, Sardegna, Calabria e Campania. E' stato attivato un
sistema di interconnessione tra le sale operative in una serie
di province, quali Siracusa, Caltanissetta, Brindisi, Foggia,
Reggio Calabria, Crotone, Napoli, Caserta e Nuoro, e ciò si è
rivelato molto positivo ed efficace, tant'è vero che nel nord
del paese si è chiesta l'estensione di questo sistema che si
stava sperimentando con efficacia nel Mezzogiorno.
E' stato previsto un controllo sensoristico sul territorio
per mettere in diretta connessione le imprese e gli impianti
con le sale operative. Per quanto riguarda il porto di Gioia
Tauro - e concludo, raccogliendo l'invito del Presidente, che
ha scampanellato -...
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