| GIACOMO GARRA. La ringrazio, signor Presidente. Signor
Presidente del Consiglio, lascio immaginare quanto sia agevole
rintracciare in Amazzonia ed in altri paesi del terzo mondo,
missionari religiosi e laici! Ebbene, tutti costoro vengono
cancellati!
Un'indagine svolta nel 1994 sugli oltre 300 mila italiani
residenti in Germania portò ad un risultato sensazionale: ben
110 mila indirizzi erano errati. Ciò la dice lunga
sull'efficienza dei nostri apparati burocratici. Ma veniamo
alla vergogna, ossia ai problemi di costituzionalità attinenti
al decreto-legge n. 111 del 10 maggio 2000. Mi sembra
incostituzionale il quarto punto del comma 1 dell'articolo 1,
che prevede la cancellazione dalle liste elettorali per il
mancato recapito delle cartoline di avviso ai connazionali
all'estero. Mi sembra, altresì, incostituzionale il comma 2
dell'articolo 2. In quale considerazione teniamo i nostri
connazionali all'estero? Il ritorno al mittente della
cartolina di avviso non è forse da addebitare alle nostre
inefficienze? L'esempio tedesco è illuminante. La
cancellazione degli irreperibili è operazione di revisione
ordinaria, che compete alle commissioni circondariali
presiedute da magistrati e non deve essere operazione di
revisione straordinaria, che compete alle commissioni
comunali.
Il vulnus agli articoli 3 e 97 della Costituzione è
sotto gli occhi di tutti, in quanto le deroghe discriminatorie
al testo unico n. 223 del 1967 sono palesi. Le forzature volte
a compiacere Pannella e i referendari vi ha reso sordi alle
ragioni della ragione (Applausi dei deputati del gruppo di
Forza Italia)!
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