| La Camera,
esaminato il testo unificato delle proposte di legge n.
332 ed altre;
preso atto che l'articolo 25, comma 1, lettera h),
prevede la revisione delle modalità e dei criteri, nonché lo
snellimento delle procedure relative all'accertamento
dell'invalidità civile ed alla verifica della sussistenza dei
requisiti per il riconoscimento delle relative prestazioni
previdenziali;
considerato che le nuove tabelle ministeriali, più
rigide, prevedono solo due soglie per aver diritto ai
trattamenti di invalidità: il 100 per cento che riconosce il
diritto all'indennità di accompagnamento (788 mila lire
mensili), ed il 74 per cento al di sotto del quale l'assegno
di invalidità (338 mila lire al mese) non è erogato; ciò fa sì
che, ad esempio, due invalidi, uno al cento per cento e
l'altro al novantanove per cento , entrambi con
l'impossibilità di
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deambulare e ambedue con necessità di assistenza continua non
essendo in grado di compiere gli atti quotidiani della vita,
siano trattati differentemente;
tenuto conto che, stante i nuovi criteri, non è detto
che il taglio di oltre 172 mila pensioni di invalidità, con un
conseguente risparmio di circa 961 miliardi di lire, (si veda
l'elaborazione de Il Sole 24 Ore del 15 marzo 1999 su
dati ISTAT ed INPS aggiornati al gennaio 1998) significhi la
scoperta di altrettanti falsi invalidi;
valutato che, a tutt'oggi, sono state effettuate 318.904
revisioni, e che delle 71.926 revoche eseguite, per un importo
di 440 miliardi di lire, l'80 per cento viene impugnato con
risultati positivi;
attestato che il problema coinvolge oltre 3.500.000
disabili e le loro famiglie;
impegna il Governo:
a procedere, nell'esercizio della delega di cui al
citato articolo 25, comma 1, lettera h), ad una
revisione mirata, puntuale ed organica dei trattamenti
pensionistici e delle indennità di accompagnamento nelle
province in cui il rapporto fra invalidi e lavoratori
regolarmente occupati è cresciuto in misura esponenziale
rispetto alla media nazionale, con relativa segnalazione alla
magistratura competente dei componenti le commissioni mediche
esaminatrici in tutti quei casi in cui sia configurabile
un'ipotesi di reato;
a rivedere modalità e criteri relativi alla sussistenza
dei requisiti per il riconoscimento dei trattamenti di
invalidità nel senso di un irrigidimento dei controlli,
anziché delle tabelle, al fine di non cadere nell'errore -
pensando che risparmi di spesa per tagli alle pensioni di
invalidità equivalgano all'individuazione di falsi invalidi -
di colpire i veri invalidi.
9/332/1. Michielon, Cè.
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