| (Deliberazione di osservazioni alla I Commissione affari
costituzionali).
(Seguito dell'esame e conclusione - Deliberazione di
osservazioni).
La Commissione prosegue l'esame dello schema di
regolamento in titolo, rinviato nella seduta del 31 maggio.
Vittorio VOGLINO (PD-U), relatore, dopo aver
ringraziato i deputati intervenuti,
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sottolinea la preoccupazione espressa da alcuni circa il
rischio di un passaggio da un centralismo statale ad uno
regionale. E' quindi necessario trovare il giusto equilibrio
tra centro e periferia: gli uffici regionali non devono essere
centri di potere, ma di servizio alle scuole.
Propone, quindi, di esprimere le seguenti osservazioni:
"La VII Commissione,
considerato che l'autonomia delle scuole presuppone
un'amministrazione snella, che diriga meno, proponga, valuti e
controlli di più;
ritenuto che lo schema in esame, che riordina
l'amministrazione scolastica centrale e periferica, è coerente
con i contenuti della legge 15 maggio 1997, n. 59;
valutato positivamente lo schema di regolamento
deliberato dal Consiglio dei Ministri nella seduta del 17
marzo 2000,
delibera di esprimere le seguenti osservazioni che si
riferiscono agli articoli 12, 14 e 15:
la materia dello status dello studente, che implica il
tema della titolarità di diritti e doveri, sia trasferita
dall'articolo 11 all'articolo 12 comma 1 dove si elencano le
competenze dell'area di funzione delle politiche giovanili
("alle strategie sulle attività e sull'associazionismo...").
La collocazione di questa materia nell'articolo 12 sembra
infatti più coerente;
nell'articolo 12 comma 1 sarebbe opportuno sostituire le
parole "consulta nazionale degli studenti" con le seguenti
"conferenza nazionale dei presidenti delle consulte
provinciali degli studenti";
nell'articolo 12 comma 2, lettera b), dopo le
parole: "alle politiche giovanili" aggiungere le seguenti
"allo sport";
il settore delle politiche giovanili sia collocato in
un'area di funzione autonoma;
deve essere specificato che i compiti relativi agli
indirizzi in materia di vigilanza sulle scuole non statali,
che eserciterà il Dipartimento per i servizi nel territorio,
si realizzano nei confronti delle scuole non statali non
paritarie uniformando la normativa alla legge 10 marzo 2000,
n. 62;
deve essere esplicitamente precisato che l'articolazione
"dei servizi di consulenza e supporto" alle scuole va
realizzata a livello provinciale o subprovinciale per le aree
metropolitane con l'indicazione precisa delle funzioni ivi
compresi i processi di reclutamento e mobilità del personale
della scuola;
i tempi di realizzazione del processo di articolazione
devono essere compatibili con il reale esercizio delle nuove
competenze delle scuole dell'autonomia;
le decisioni dei dirigenti generali regionali devono
essere vincolate a criteri e principi che consentano di
garantire l'unità del sistema scolastico nazionale;
il processo di articolazione deve essere contestuale a
percorsi di riconversione del personale al quale, peraltro,
dovrebbe essere data qualche garanzia rispetto alla
stabilità;
deve essere chiarito che gli IRRE costituiscono risorse
"attive" a disposizione delle scuole autonome e non semplici
uffici periferici, ribadendo la loro soggettualità
autonoma.".
Valentina APREA (FI) preannuncia il voto contrario del
suo gruppo, atteso che il relatore ha tenuto conto, nella
stesura delle osservazioni, dei soli rilievi proposti dai
gruppi di maggioranza.
Ribadisce che il gruppo di forza Italia è contrario
all'impianto complessivo del progetto di riforma, che aumenta
la burocrazia anziché snellirla.
Il sottosegretario Silvia BARBIERI, dopo aver
ringraziato il relatore e i deputati della Commissione
intervenuti per l'attenzione prestata allo schema di
regolamento in esame, fa presente al deputato Aprea che lo
stesso schema di
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regolamento è diretta conseguenza di scelte già operate da
provvedimenti di rango legislativo - si tratta, in
particolare, della legge n. 59 del 1997 e del decreto
legislativo n. 300 del 1999 - che hanno delineato
l'architettura complessiva del sistema. L'autonomia scolastica
necessita di sostegno da parte del sistema.
Condivide le osservazioni relative alle politiche
giovanili, che hanno bisogno di maggiore risalto all'interno
del provvedimento, mentre, per quanto riguarda l'allocazione
di determinate funzioni, osserva che la Commissione competente
del Senato ha ieri espresso un parere difforme rispetto alla
proposta di osservazioni presentate dal relatore.
Si riserva inoltre di esaminare con attenzione le
questioni sollevate dal deputato Riva, che riguardano una
materia a latere di quella disciplinata dal
regolamento.
Dopo aver osservato che l'attuale fase di passaggio ad un
nuovo sistema può senz'altro presentare difficoltà e suscitare
perplessità nelle persone coinvolte, sottolinea il fatto che
il regolamento non riproponga per i nuovi centri territoriali
la stessa articolazione dei provveditorati.
Sergio SOAVE (DS-U) chiede al relatore di integrare la
proposta da lui presentata nel senso di fare riferimento oltre
che allo sport anche alle attività motorie.
Fabrizio BRACCO (DS-U) ritiene opportuno che la
proposta del relatore sia integrata con alcune osservazioni da
lui svolte nella seduta di ieri. In particolare, è necessario
sottolineare la necessità che a seguito del decentramento si
venga a delineare un Ministero più snello; per gli uffici di
supporto e di diretta collaborazione si propone, inoltre, un
numero eccessivo di dipendenti.
Per quanto riguarda gli IRRE, ritiene che debba essere
esplicitato che non si tratta di semplici uffici periferici né
di enti strumentali della direzione generale, ma di soggetti
autonomi ai quali possano rivolgersi le scuole; ciò in armonia
con il disposto dell'articolo 21 della legge n. 59 del
1997.
Il sottosegretario Silvia BARBIERI ritiene che si possa
prevedere di alleggerire le strutture di diretta
collaborazione, di cui all'articolo 7.
Vittorio VOGLINO (PD-U), relatore, in recepimento
delle proposte avanzate dai deputati Soave e Bracco, presenta
una nuova proposta di osservazioni (vedi allegato 1).
La Commissione approva la proposta presentata dal
relatore, come modificata.
La seduta termina alle 10.20.
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