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Testi integrali degli Atti Parlamentari della XIII Legislatura

Documento


118310
STA0731-0027
Somm. e Sten. d'Aula n. 731 del 1 giugno 2000 (STA13-731)
(suddiviso in 85 Unità Documento)
Unità Documento n.27 (che inizia a pag.12 dello stampato)
(il TITOLO si trova nell'Unità Documento n.17)
SVOLGIMENTO: 2 - 02401; 2 - 02430; 2 - 02407; 2 - 02429; 2 - 02442. ...(Attribuzione ad anziani extracomunitari dell'assegno sociale)
...SVOLGIMENTO: 2 - 02401; 2 - 02430; 2 - 02407; 2 - 02429; 2 - 02442. ...(Attribuzione ad anziani extracomunitari dell'assegno sociale)
MARIO BORGHEZIO.
PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE LORENZO ACQUARONE
ZZSTA ZZRES ZZSTA010600 ZZSTA000601 ZZSTA000600 ZZSTA000000 ZZSTA731 ZZ13
    MARIO BORGHEZIO.  Signor Presidente, signor rappresentante
  del Governo, la nostra interpellanza trae origine dalla
  emanazione da parte dell'INPS della circolare n. 82 del 21
  aprile 2000, avente ad oggetto la legge 6 marzo 1998, n. 40,
  articoli 1 e 39, recante la disciplina dell'immigrazione e
  norme sulla condizione dello straniero (prestazioni
  assistenziali).  Questo è un tema che ha immediatamente
  sollecitato la nostra attenzione e la nostra curiosità,
  impegnati come siamo da sempre a vigilare sulla estensione,
  direi a tutti gli azimut, delle prestazioni del  welfare,
  che una legge inopinata come la legge Turco-Napolitano aveva
  spalancato in maniera appunto inopinata e irresponsabile.
  Questo è il giudizio politico che noi diamo di quella legge
  per tanti aspetti.
     Oggi ci si offre l'occasione di approfondire, con la
  gradita presenza e collaborazione del Governo, una tematica
  ampia: quella relativa ai doveri di controllo che
  un'amministrazione ha; vi è certamente una responsabilità
  politica del Governo in ordine all'applicazione di queste
  norme.  Oggi, infatti, non sta tanto a noi discutere su queste
  norme, quanto verificare come le state applicando, con quali
  criteri e controlli.
     La circolare dell'INPS non poteva non suscitare allarme.
  Leggiamo il primo paragrafo.  La circolare inizia con queste
  testuali parole: "L'articolo 39 della legge 6 marzo 1998, n.
  40, prevede che gli stranieri titolari di carta di soggiorno o
  di permesso di soggiorno, di durata non inferiore ad un anno,
  nonché i minori iscritti nella carta di soggiorno e nel loro
  permesso di soggiorno, siano equiparati ai cittadini italiani
  ai fini della fruizione delle provvidenze e delle prestazioni,
  anche economiche, di assistenza sociale, ivi incluse, tra le
  altre, quelle previste in favore dei sordomuti, ciechi civili
  e invalidi civili".
     Noi conoscevamo già, nella storia recente della
  Repubblica, il capitolo infinito e destinato a non esaurirsi -
  mi sembra - dell'esercito degli invalidi di questa Repubblica.
  Si potrebbe proporre, in sede di revisione costituzionale
  un'aggiunta per cui questa Repubblica è fondata sul lavoro "e
  sugli invalidi", tale è il numero degli invalidi che
  percepiscono le pensioni di invalidità (ben si è visto come si
  è arrivati a questo).  C'è una legislazione molto ampia al
  riguardo.  Il nostro  welfare  non ha trascurato alcun
  aspetto (noi conosciamo bene le motivazioni politiche e anche
  geografiche di questa politica della spesa aperta e
  incontrollata per il capitolo invalidità, assistenza e così
  via).  Allora, la circolare ci dice che l'articolo 39 della
  legge stabilisce che tutte le norme valide finora per i
  cittadini del nostro paese (sappiamo come siano state
  applicate anche nei confronti del nostro paese) vanno
  applicate alla generalità dei soggetti extracomunitari.
     Complimenti al Governo di sinistra che ha deciso, nel
  momento in cui si discute di tagliare il  welfare,  di
  aprire le porte all'applicazione di queste previdenze alla
  generalità degli extracomunitari con permesso o carta di
  soggiorno!
     La circolare dell'INPS precisa correttamente che il
  provvedimento ha effetti in ordine alla concessione
  dell'assegno sociale.
 
                              Pag. 13
 
  Nei confronti di titolari di permesso di soggiorno l'assegno
  dovrà essere erogato fino alla data di scadenza del permesso,
  salvo rinnovo dello stesso in tempo utile per la proroga.  A
  tal fine le prestazioni concesse saranno poste in scadenza
  alla fine del mese di cessazione della durata del permesso di
  soggiorno con carico per l'interessato di rinnovare la
  documentazione comprovante il permanere dei requisiti
  richiesti.  Questo paragrafo relativo agli extracomunitari
  conclude, infine, che l'assegno sociale in favore degli
  stranieri potrà avere decorrenza dal mese successivo a quello
  della presentazione della domanda.  Nella nostra interpellanza,
  noi poniamo anzitutto un problema politico sulla valutazione
  del Governo in merito all'impatto sociale epocale di un
  provvedimento di questo genere: epocale!  Esso pone una serie
  di questioni sulle quali noi dobbiamo soffermarci e ci
  attendiamo dal Governo delle precisazioni serie.
     Vi siete fatti un'idea della situazione degli archivi
  informatici sulla presenza dei "lavoratori" extracomunitari
  presenti nel nostro territorio?  Infatti, non vi è nessuno,
  neanche il più umile appuntato dell'ultima questura d'Italia
  che non sappia che molti, se non moltissimi, provvedimenti di
  regolarizzazione che si sono succeduti nel periodo delle
  regolarizzazioni facili hanno portato alla creazione di
  posizioni di lavoro che tali sono soltanto per l'ingenuità o
  per il lassismo della nostra pubblica amministrazione.  Sono
  stati regolarizzati soggetti per i quali bastava (e basta
  tuttora) una semplice dichiarazione di ditte fantasma, di
  istituti, di volontariato e di enti più vari che, anche se
  hanno una terminologia caritatevole nella loro intitolazione,
  spesso vivono non della carità, ma dei sostanziosi e
  miliardari finanziamenti pubblici, ma questa, come si suol
  dire, è un'altra storia.  Verrà il momento di chiedere conto
  dei bilanci, di come si sono spesi questi soldi del
  contribuente e che appartenevano alla povera gente, ai veri
  bisognosi e ai veri poveri.
     Ebbene, c'è veramente da chiedersi se un Governo serio,
  nel momento in cui ha emanato norme - sulle quali in questo
  momento non voglio esprimere valutazioni di carattere politico
  - che vanno a scalfire o a ridurre le possibilità di
  erogazione in termini di assistenza e di sostegno ai nostri
  poveri, ai nostri disoccupati, ai nostri anziani, ai nostri
  malati, non senta l'esigenza etica di vigilare sulla
  applicazione delle norme lassiste, con le quali generosamente
  si regala l'assistenza sociale alla generalità degli immigrati
  extracomunitari, certo con il permesso di soggiorno, che, come
  la croce di cavaliere nella storia d'Italia, ormai non si nega
  a nessuno.  Avete posto in essere misure serie, di controllo?
  Gli archivi informatici sono collegati fra loro?  C'è una
  situazione trasparente a monte di questa circolare e delle
  possibilità che le norme impongono all'INPS, che non
  processiamo perché fa il suo dovere.
     Vorrei sapere se i Ministeri interessati, il Ministero del
  lavoro, ma anche il Ministero dell'interno, siano attrezzati,
  se abbiano emanato i decreti relativi previsti.  Che cosa mi
  dite in ordine al regolamento sull'emanazione del codice
  fiscale per i lavoratori extracomunitari?  Non vorrei che
  questa mattina il rappresentante del Governo mi venisse a dire
  che non esiste niente del genere perché è passato diverso
  tempo dall'emanazione di questa legge.  Vorrei capire quale sia
  la situazione, per poter poi replicare in ordine all'ipotesi,
  che mi sembra veramente fantascientifica, dell'estinzione dei
  suddetti benefici attraverso il meccanismo dei
  ricongiungimenti familiari, dell'assistenzialismo o
  dell'assistenza, che dir si voglia, agli anziani ricongiunti.
  Qualora essi possano documentare di essere anziani, magari non
  autosufficienti, sordomuti o invalidi civili, usufruiscono
  anche degli ulteriori assegni di sostegno che, oggi, si
  aggirano attorno alle 700 mila lire al mese.  Pertanto, oltre
  alle 500 mila lire mensili dell'infima pensione sociale, che
  riconosciamo con il contagocce ai nostri anziani, si daranno
 
                              Pag. 14
 
  700 mila lire a coloro che verranno e diranno o dimostreranno
  di non essere autosufficienti.
     Avete valutato che cosa ciò potrebbe rappresentare nel
  "tam tam" che si diffonderà immediatamente nei paesi
  dell'immigrazione?  Nel Maghreb vi sarà una voce unitaria:
  basta andare in Italia e ricongiungersi a un lontano parente;
  le anagrafi di quei paesi non avranno difficoltà a dire che
  Mohamed è cugino del Mohamed che abita già a Torino, a Genova,
  a Milano, a Napoli o a Palermo.  Se anziano non
  autosufficiente, poi, generosamente lo Stato italiano gli
  regalerà 500 mila lire al mese di pensione e 700 mila lire al
  mese di accompagnamento: un milione e 200 mila lire  por
  todos.  Complimenti, Governo italiano!
 
DATA=000601 FASCID=STA13-731 TIPOSTA=STA LEGISL=13 NCOMM= SEDE= NSTA=0731 TOTPAG=0033 TOTDOC=0085 NDOC=0027 TIPDOC=O DOCTIT=0017 COMM= PAGINIZ=0017 RIGINIZ=018 PAGFIN=0019 RIGFIN=014 UPAG=NO PAGEIN=12 PAGEFIN=14 SORTRES=0006013 SORTDDL= FASCIDC=13STA 00731 SORTNAV=5³006012 00731 200000 ZZSTA731 NDOC0027 TIPDOCO DOCTIT0017 NDOC0017



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