Banche dati professionali (ex 3270)
Testi integrali degli Atti Parlamentari della XIII Legislatura

Documento


118343
STA0731-0060
Somm. e Sten. d'Aula n. 731 del 1 giugno 2000 (STA13-731)
(suddiviso in 85 Unità Documento)
Unità Documento n.60 (che inizia a pag.18 dello stampato)
(il TITOLO si trova nell'Unità Documento n.17)
SVOLGIMENTO: 2 - 02401; 2 - 02430; 2 - 02407; 2 - 02429; 2 - 02442. ...(Attuazione del piano di rete scolastica regionale con riferimento alla scuola elementare e media di Suzzara-Mantova)
...SVOLGIMENTO: 2 - 02401; 2 - 02430; 2 - 02407; 2 - 02429; 2 - 02442. ...(Attuazione del piano di rete scolastica regionale con riferimento alla scuola elementare e media di Suzzara-Mantova)
SILVIA BARBIERI, Sottosegretario di Stato per la pubblica istruzione. ZZGOV GOVERNO
PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE LORENZO ACQUARONE
ZZSTA ZZRES ZZSTA010600 ZZSTA000601 ZZSTA000600 ZZSTA000000 ZZSTA731 ZZ13
    SILVIA BARBIERI,  Sottosegretario di Stato per la
  pubblica istruzione.  Signor Presidente, apprezzo il fatto
  che l'onorevole Raffaldini abbia fatto riferimento,
  nell'illustrare la sua interpellanza, al principio di
  responsabilità, perché su questo costruisco la risposta del
  Governo.  Si tratta, infatti, della questione del
  dimensionamento delle istituzioni scolastiche, che rappresenta
  un passaggio obbligato che deve essere superato in tempi
  brevi, al fine di consentire lo sviluppo della riforma che
  prevede l'autonomia scolastica cui l'onorevole Raffaldini
  faceva riferimento.
  A proposito della questione della responsabilità, mi corre
  l'obbligo di precisare e rammentare all'onorevole Raffaldini
  che le decisioni in merito a tale questione, una volta
  istruito e percorso un
 
                              Pag. 19
 
  iter di approfondimento e di partecipazione democratica che
  discute e costruisce il piano di dimensionamento scolastico,
  spettano, ai sensi della normativa vigente, alle singole
  regioni, le quali, sulla base delle opportune valutazioni di
  competenza nell'ambito delle proprie dirette, autonome ed
  esclusive attribuzioni, determinazioni e responsabilità,
  assumono le decisioni conseguenti sulla base di proposte
  formulate dalle rispettive conferenze provinciali di
  organizzazione, in cui sono rappresentate tutte le componenti
  interessate, vale a dire gli enti locali e le istituzioni
  scolastiche.  Inoltre, spetta alle regioni individuare, sulla
  base di tali proposte, le iniziative necessarie ed utili per
  favorire la migliore erogazione del servizio sul territorio e,
  eventualmente, i rimedi più opportuni per sovvenire alle
  effettive esigenze delle realtà locali interessate.  I termini
  per l'approvazione dei piani regionali cui si faceva
  riferimento sono perentori e l'avvio a regime di questo
  sistema è previsto per l'inizio dell'anno scolastico
  2000-2001.
  In merito alla questione specifica cui ha fatto
  riferimento l'onorevole interpellante e che riguarda il comune
  di Suzzara, il dirigente dell'ufficio scolastico provinciale
  di Mantova ci riferisce che il dimensionamento predisposto
  dalla conferenza provinciale di organizzazione della rete
  scolastica è stato assunto come punto di mediazione tra
  diverse proposte che avevano visto inizialmente una divergenza
  di opinioni tra il mondo della scuola e quello degli enti
  locali.  Tale mediazione sembra però avere raggiunto, nel
  momento conclusivo, un'ampia quantità di consensi tant'è che
  l'approvazione del piano in sede di conferenza provinciale ha
  registrato quasi l'unanimità dei consensi (un solo voto
  contrario e due astenuti).
     Originariamente, in base a quanto ci risulta, il piano
  stesso aveva avuto anche il consenso del sindaco del comune di
  Suzzara, consenso espresso attraverso il rappresentante degli
  enti locali dell'ex distretto 49, in sede di conferenza
  provinciale (rappresentante degli enti locali era il sindaco
  di Suzzara).  Tale consenso fu espresso in data 28 ottobre
  1999.
     Successivamente il piano ha avuto i passaggi prescritti
  dalla legge: è stato reso pubblico da parte
  dell'amministrazione provinciale di Mantova, attraverso i
  normali centri di informazione, ed infine, in data 14 febbraio
  2000, è stato approvato dalla giunta regionale della
  Lombardia, così come presentato dall'amministrazione
  provinciale, in qualità di presidente della conferenza
  provinciale di organizzazione della rete scolastica.  In data 9
  marzo 2000 lo stesso piano è stato inviato a tutte le scuole
  da parte del dirigente scolastico provinciale, come previsto
  dalla normativa vigente.  Questo è il percorso e queste sono le
  tappe.
     Successivamente alla data di adozione (14 febbraio 2000)
  da parte della giunta regionale, in data 23 febbraio 2000 il
  comune di Suzzara ha prospettato al dirigente della direzione
  regionale della Lombardia l'esigenza di sostenere un progetto,
  predisposto dal comune, di graduale attuazione del piano,
  quando quest'ultimo era già stato approvato dalla regione e
  quindi divenuto definitivo.
     Nell'interpellanza dell'onorevole Raffaldini si fa
  peraltro riferimento ad una riunione della conferenza
  provinciale, avvenuta in data 12 aprile 2000 (in realtà a noi
  risulta che si sia trattato della riunione di un comitato di
  lavoro) in cui tale problema è stato posto tra gli altri, ma
  non ha trovato in quella sede un accoglimento di tipo
  propositivo.  Quindi nemmeno in quella data, 12 aprile 2000,
  comunque precedente all'approvazione da parte della giunta
  regionale, era giunto non dico dalla conferenza, che non si
  era riunita, ma nemmeno da parte di questo comitato una
  precisa proposta in materia.  Si è infatti semplicemente preso
  atto che esisteva un problema.
     L'amministrazione del dicastero della pubblica istruzione,
  a questo punto, non ha titolo per intervenire su un piano già
  adottato dalla giunta regionale della Lombardia.  Posso
  comunque dire all'onorevole interpellante, affinché se ne
  faccia tramite
 
                              Pag. 20
 
  anche con la comunità locale a cui ha fatto appassionatamente
  riferimento, che si cercherà di capire in quale maniera,
  attraverso la collaborazione dei dirigenti scolastici, possa
  essere realizzata comunque un'azione che consenta di
  salvaguardare (posto che è possibile rivedere il piano in una
  fase successiva, sempre che la regione ne abbia la titolarità)
  il patrimonio di esperienza rappresentato dalla
  sperimentazione a cui anche noi attribuiamo una grande
  valenza.
 
DATA=000601 FASCID=STA13-731 TIPOSTA=STA LEGISL=13 NCOMM= SEDE= NSTA=0731 TOTPAG=0033 TOTDOC=0085 NDOC=0060 TIPDOC=O DOCTIT=0017 COMM= PAGINIZ=0023 RIGINIZ=060 PAGFIN=0025 RIGFIN=010 UPAG=NO PAGEIN=18 PAGEFIN=20 SORTRES=0006013 SORTDDL= FASCIDC=13STA 00731 SORTNAV=5³006012 00731 200000 ZZSTA731 NDOC0060 TIPDOCO DOCTIT0017 NDOC0017



Ritorna al menu della banca dati