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Testi integrali degli Atti Parlamentari della XIII Legislatura

Documento


343239
ALA0296-0013
Allegato A n. 296 del 14 gennaio 1998 (ALA13-296)
(suddiviso in 85 Unità Documento)
Unità Documento n.13 (che inizia a pag.12 dello stampato)
Armando Veneto 3 - 00704. TESTIASS
D) Interrogazione: (Sezione 4 - Esercizio scorretto dell'azione penale nei confronti dell'onorevole Cirino Pomicino)
Armando Veneto 3 - 00704.
ZZALA ZZRES ZZALA140198 ZZALA980114 ZZALA000198 ZZALA000098 ZZALA296 ZZ13 ZZTX
    ARMANDO VENETO. -  Al Ministro di grazia e giustizia. -
  Per sapere - premesso che:
       nel corso della discussione relativa alla richiesta di
  autorizzazione a procedere a carico dell'onorevole Paolo
  Cirino Pomicino, svoltasi in data 4 febbraio 1997, la Camera
  ha appreso che un magistrato della Repubblica aveva esercitato
  l'azione
 
                              Pag. 13
 
  penale a carico del parlamentare per comportamenti e
  manifestazioni di volontà propri dell'attività che si svolge
  nel Parlamento, in esecuzione del mandato popolare ed in
  applicazione della legge;
       era così palese l'esercizio del diritto-dovere che
  l'ordinamento attribuisce ai membri del Parlamento, che a
  larghissima maggioranza la Camera ha accolto la proposta
  unanime della Giunta per le autorizzazioni a procedere ed ha
  ritenuto ricorresse l'ipotesi disciplinata dall'articolo 68
  della carta costituzionale;
       proprio la non controvertibilità del diritto
  dell'onorevole Paolo Cirino Pomicino evidenzia l'ipotesi che
  il pubblico ministero che esercitò l'azione penale abbia
  superato i limiti della propria funzione, abusando del proprio
  ufficio.  Ipotesi che va verificata, ovviamente, ma della quale
  pare ricorrano gli estremi essenziali, stando ai fatti che nel
  dibattito parlamentare sono emersi;
       basta peraltro parametrare l'ipotesi che normalmente
  viene contestata ad amministratori e funzionari delle
  amministrazioni periferiche e centrali, rei di avere
  oltrepassato i limiti delle proprie competenze, per avvedersi
  che un pubblico ministero che ipotizzi un reato a carico di un
  parlamentare per un voto manifestato su un provvedimento di
  legge abusi del proprio ufficio, poiché utilizza il potere
  conferitogli dalla legge per fini palesemente diversi da
  quelli propri; a meno che non ci si trovi in presenza di
  magistrato afflitto da così gravi carenze culturali di base,
  da far dubitare che possa svolgere adeguatamente i compiti che
  l'ordinamento gli affida -:
       se non ritenga di avere il dovere di informare il
  procuratore generale presso la Corte Suprema di Cassazione
  affinché il medesimo eserciti l'azione disciplinare e,
  eventualmente, l'azione penale;
       se non ritenga di informare l'organo di autogoverno
  della magistratura italiana perché intervenga, al di là del
  fatto singolo, per dettare norme di comportamento che valgano
  ad evitare il ripetersi di fatti analoghi a quello qui
  ricordato.
                                                    (3-00704)
  (10 febbraio 1997)
 
DATA=980114 FASCID=ALA13-296 TIPOSTA=ALA LEGISL=13 NCOMM= SEDE= NSTA=0296 TOTPAG=0067 TOTDOC=0085 NDOC=0013 TIPDOC=P DOCTIT=0009 COMM= TX PAGINIZ=0012 RIGINIZ=066 PAGFIN=0013 RIGFIN=041 UPAG=NO PAGEIN=12 PAGEFIN=13 SORTRES=9801145 SORTDDL= FASCIDC=13ALA 00296 SORTNAV=59801142 00296 300000 ZZALA296 NDOC0013 TIPDOCP DOCTIT0009 NDOC0009



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