| CARLESI. - Al Ministro di grazia e giustizia. - Per
sapere - premesso che:
il giorno 27 aprile 1997 un giovane tossicodipendente di
trenta anni, detenuto presso il carcere di Vasto (Chieti), si
è tolto la vita impiccandosi all'interno della propria
cella;
il carcere di Vasto era stato già oggetto di due
interrogazioni presentate dal sottoscritto, in data 6 novembre
1996 e in data 8 aprile 1997, alle quali a tutt'oggi non è
stata data alcuna risposta;
nelle citate interrogazioni veniva chiesto il motivo del
mancato rispetto delle norme relative al trattamento di
recupero per i tossicodipendenti e si esprimeva la
preoccupazione per la riduzione delle ore di presenza del
personale addetto al trattamento dei tossicodipendenti che, in
quella struttura, contano il quaranta per cento di tutti i
detenuti -:
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se risulti essere vero che il detenuto suicida si sia
visto rifiutare nei giorni precedenti un'istanza per entrare
in comunità terapeutica;
in caso positivo, quali siano i motivi per i quali sia
stata rifiutata tale istanza di ricovero e a chi sia da
attribuire la eventuale responsabilità del rifiuto;
se e come siano garantite le misure di assistenza e di
sorveglianza per i detenuti tossicodipendenti di tale
struttura carceraria.
(3-01044)
(30 aprile 1997)
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