| CARUSO, CONTI, PORCU e SELVA. - Al Presidente del
Consiglio dei ministri. - Per sapere - premesso che:
il cosiddetto caso Di Bella è questione di grande
rilievo sociale, che ha una valenza oltre che scientifica
anche morale e che attiene al diritto, costituzionalmente
garantito, alla salute, la cui tutela, richiedendo un
complesso di azioni articolate, anche intersettoriali, rientra
nella politica generale del Governo;
è pertanto necessario che sulla vicenda in questione,
anche nei suoi aspetti più specifici, sia fatta chiarezza da
parte del responsabile della direzione della politica generale
del Governo -:
se sia vero che la conferenza Stato-Regioni non si è
affatto chiusa con una "sostanziale unità" come comunicato dal
ministro Bindi, ma che le regioni Puglia e Lombardia abbiano
già deciso per la libertà di cura e per la somministrazione
gratuita di somatostatina;
se sia vero che le molecole del cosiddetto cocktail-Di
Bella sono già state singolarmente sperimentate e rientrano
tutte nel prontuario farmaceutico nazionale;
se non ritenga necessario che per la cura di qualsiasi
malattia il medico possa scegliere secondo scienza e coscienza
qualsiasi farmaco compreso nel prontuario del servizio
sanitario nazionale, senza essere obbligato ad utilizzare
farmaci previsti dai protocolli ministeriali per quella
specifica malattia.
(3-01845)
(13 gennaio 1998)
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