| La Commissione prosegue l'esame delle abbinate proposte di
legge in titolo, sospeso da ultimo, il 9 settembre 1997.
Rosa JERVOLINO RUSSO, Presidente, avverte che è
stata presentata la proposta di legge Urso n. 4280, recante
l'istituzione di un fondo a favore dei cittadini rimasti
feriti o vittime di azioni terroristiche e criminose. Poiché
tale proposta di legge verte sulla stessa materia delle
proposte di legge in esame, ne dispone l'abbinamento.
Invita quindi il relatore a dar conto dei lavori svolti
dal Comitato ristretto, sottolineando che con il concorso di
tutte le forze politiche è stato possibile approvare un
emendamento alla legge finanziaria che consente la copertura
del provvedimento in esame. Sotto il profilo procedurale
ritiene che si potrebbe adottare il testo unificato elaborato
dal Comitato ristretto e trasmetterlo alle altre Commissioni
per il parere di competenza, successivamente si potrebbe
richiedere il trasferimento del provvedimento dalla sede
referente alla sede legislativa.
Sandro SCHMID (gruppo sinistra democratica-l'Ulivo),
relatore, sottolinea che il testo unificato elaborato
dal Comitato ristretto (vedi allegato) reca
significative disposizioni, a partire da alcune modifiche alla
legge del 20 ottobre 1990, n. 302. Già al momento
dell'approvazione della citata legge n. 302 numerosi familiari
delle vittime e le relative associazioni segnalarono
l'incompletezza e l'insufficienza della legge tali da
paventare disparità di trattamento e ingiustizie nei confronti
di chi era stato colpito da azioni terroristiche e della
criminalità organizzata. Nel sottolineare che il lavoro di
redazione del testo è stato piuttosto complesso a causa della
stratificazione normativa esistente in materia, ricorda di
avere incontrato il presidente dell'associazione italiana
vittime del terrorismo e dell'eversione contro l'ordinamento
costituzionale dello Stato, dottor Puddu nonché la dottoressa
Magi Dionisi e la signora Leonardi in rappresentanza dei
familiari dei caduti per fatti di terrorismo della polizia di
Stato e carabinieri. Segnala che, in base ai dati disponibili,
i caduti per i fatti indicati dal provvedimento sono 340
mentre circa 3000 sono gli invalidi. Il testo elaborato dal
Comitato ristretto rappresenta un tangibile riconoscimento a
persone così duramente colpite; in tal senso si è espressa la
dottoressa Magi, che ha anche manifestato il proprio
apprezzamento per l'approvazione dell'emendamento alla legge
finanziaria.
La finalità del provvedimento è quella di aggiornare e
rafforzare la normativa già contenuta nella legge n. 302 del
1990, nel senso di assicurare importanti forme di
riconoscimento anche ai superstiti dei caduti.
L'articolo 1, comma 1, prevede che la speciale elargizione
di cui alla legge n. 302 del 1990 sia erogata agli invalidi
per fatti di terrorismo e della criminalità organizzata
indipendentemente dal grado di invalidità; conseguentemente,
viene soppresso il limite minimo di invalidità di un quarto
prevista dalla stessa legge n. 302. Il comma 2 dell'articolo 1
reca disposizioni in merito al collocamento obbligatorio degli
invalidi e dei superstiti.
L'articolo 2 prevede la concessione di un assegno
vitalizio di lire 500.000 agli
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invalidi con invalidità non inferiore ad un quarto nonché ai
superstiti delle vittime di azioni terroristiche. Tale assegno
ha natura di indennizzo ed è esente dall'IRPEF. Il comma 5
dell'articolo 2 prevede che la pensione di reversibilità sia
esente dall'IRPEF e che su di essa sia percepita
l'indennità integrativa speciale.
L'articolo 3 introduce l'equiparazione ai caduti di guerra
quanto ai benefici previsti dalla legge n. 302; inoltre è
stabilita l'esenzione dai ticket sanitari,
indipendentemente dal fatto che la prestazione richiesta sia
conseguente agli eventi terroristici e criminali. E' prevista
inoltre l'applicazione dei benefici ai superstiti per gli
eventi verificatisi successivamente al 1^ gennaio 1969.
L'articolo 4 istituisce apposite borse di studio per gli
orfani e i figli delle vittime del terrorismo. L'onere
complessivo è valutato in 7,5 miliardi nel 1998 e 10 miliardi
a decorrere dal 1999, in relazione ai fondi disponibili
nell'ambito della legge finanziaria. Auspica quindi un vasto
consenso sul testo illustrato, anche con l'attivazione della
procedura di trasferimento dalla sede referente alla sede
legislativa, in modo da dimostrare attenzione e sensibilità
nei confronti di chi è stato duramente colpito da fatti
criminosi.
Sergio COLA (gruppo alleanza nazionale) osserva che il
comma 2 dell'articolo 2 del testo illustrato dal relatore
prevede la concessione di un assegno vitalizio in cifra fissa
agli invalidi, indipendentemente dal grado di invalidità. In
proposito ritiene che non sia possibile equiparare situazioni
diverse, nel senso che non appare giustificabile assegnare la
stessa somma a chi ha subito, ad esempio, l'ottanta o il
novanta per cento di invalidità rispetto a chi ha subito
lesioni invalidanti inferiori. Esprime quindi l'avviso che sia
opportuno modificare tale disposizione.
Dopo che Rosa JERVOLINO RUSSO, Presidente, ha
precisato che l'assegno vitalizio di cui all'articolo 2, comma
2 è aggiuntivo rispetto all'elargizione prevista dalla legge
n. 302 del 1990, Sergio COLA (gruppo alleanza nazionale)
rileva che l'ammontare dell'elargizione è fermo ormai da
diversi anni a 150 milioni e andrebbe opportunamente aumentato
a 300 milioni come indicato dalla proposta di legge Panetta n.
2974. Ribadisce quindi la sua opinione che l'assegno vitalizio
non debba essere uguale per tutti ma sia parametrato al grado
di invalidità.
Rosa JERVOLINO RUSSO, Presidente, dichiara di
concordare con il deputato Cola ma rileva che sussistono
limiti di copertura finanziaria non facilmente superabili.
Antonio DI BISCEGLIE (gruppo sinistra
democratica-l'Ulivo) giudica equilibrato e responsabile il
testo unificato elaborato dal Comitato ristretto, che dà
giuste risposte alle esigenze delle vittime del terrorismo e
della criminalità organizzata. Nel ricordare che, grazie a un
emendamento di cui era primo firmatario l'onorevole Spini,
nella legge finanziaria è stato previsto un finanziamento di
7,5 miliardi nel 1998 e di 10 miliardi nel 1999, osserva che
il testo in esame mira a sanare alcuni aspetti contraddittori
della legge n. 302 del 1990 specie per quanto attiene ai
benefici a favore dei superstiti. Il testo evidenzia quindi
una importante attenzione da parte delle istituzioni nei
confronti delle vittime. Ritiene comunque che, acquisiti i
pareri dalle altre Commissioni, si potrà eventualmente
perfezionare il testo.
Giacomo GARRA (gruppo forza Italia) ritiene che debba
essere chiarita la portata del comma 2 dell'articolo 1
relativo al collocamento obbligatorio: o con norma transitoria
si ipotizza una riserva di posti prendendo a riferimento le
vacanze di posti esistenti alla data di entrata in vigore
della legge, ovvero si individuano norme a regime in cui il
pur giusto principio della precedenza rispetto ad altre
categorie che in ipotesi già godano della precedenza non può
avere carattere di dogma assoluto. Si riserva sul punto di
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presentare un emendamento chiarificatore senza con ciò voler
ostacolare l'iter del provvedimento.
La Commissione adotta come testo base il testo unificato
predisposto dal Comitato ristretto.
Rosa JERVOLINO RUSSO, Presidente, fa presente che
il testo sarà trasmesso alle altre Commissioni per
l'espressione del parere di competenza, il che consentirà di
svolgere ulteriori riflessioni in ordine alle questioni
sollevate, non ultima quella del deputato Garra.
Nel momento in cui la Commissione adotta il testo
unificato concernente benefici a favore delle vittime del
terrorismo e della criminalità organizzata, ricorda che
risulta ancora pendente la richiesta di trasferimento in sede
legislativa del progetto di legge n. 1605 riguardante le
vittime della cosiddetta "banda della Uno bianca". Si è in
effetti venuta a determinare una situazione paradossale per
cui nonostante che sul provvedimento, già approvato dal
Senato, sia stato acquisito il prescritto quorum dei
componenti la Commissione e sia stato espresso il parere
favorevole della Commissione bilancio, il Governo ancora non
ha comunicato il suo assenso al trasferimento di sede. Auspica
pertanto che la questione possa essere prontamente risolta.
Rinvia, infine, ad altra seduta il seguito dell'esame
delle proposte di legge all'ordine del giorno.
La seduta termina alle 11,10.
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