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Testi integrali degli Atti Parlamentari della XIII Legislatura

Documento


343341
SMC0290-0030
Bollettino Giunte e Commissioni n. 290 del 15 gennaio 1998 - edizione definitiva - (SMC13-290)
(suddiviso in 108 Unità Documento)
Unità Documento n.30 (che inizia a pag.53 dello stampato)
              ...II COMMISSIONE PERMANENTE
                         (Giustizia)
 
 
SVOLGIMENTO DI INTERROGAZIONI
5 - 01840. LAVCOMM
5 - 01840.
5-01840 - MATACENA Parcelle dei difensori dei collaboratori di giustizia calabresi (13 marzo 1997).
Il sottosegretario di Stato Giannicola SINISI. Amedeo MATACENA.
Giovedì 15 gennaio 1998. - Presidenza del Presidente Giuliano PISAPIA. - Interviene il sottosegretario di Stato per l'interno Giannicola Sinisi.
ZZSMC ZZRES ZZSMC150198 ZZSMC980115 ZZSMC000198 ZZSMC000098 ZZSMC290 ZZ13 ZZD ZZC2 ZZNO ZZXX ZZFF
  (Svolgimento e conclusione).
 
     Il sottosegretario di Stato Giannicola SINISI rileva
  che per rispondere, in maniera circostanziata, ai quesiti
  formulati sono stati disposti particolari accertamenti tramite
  il Dipartimento della Pubblica Sicurezza.
     Le vigenti disposizioni prevedono che il "collaboratore",
  ammesso allo speciale programma di protezione indicato dalla
  legge 15 marzo 1991, n. 82, possa beneficiare, fra l'altro,
  dell'assistenza legale per i procedimenti penali relativi a
  reati commessi anteriormente all'ammissione al programma.
     Riassume le specifiche direttive adottate nella materia
  dalla Commissione Centrale, prevista dall'articolo 10 della
  legge appena richiamata.
     Le spese di giudizio e gli onorari sono a carico dello
  Stato, limitatamente ad un avvocato o procuratore legale e
  sempre che si tratti di patrocinio per reati commessi
  anteriormente all'ammissione al programma di protezione.
     L'avviso di parcella, intestato al singolo collaboratore,
  deve essere unito alla dichiarazione dell'avvocato, attestante
  che gli onorari si riferiscono ad un procedimento penale per
  il quale è ammessa l'assistenza legale a carico dello Stato,
  ed alla certificazione del pubblico ministero o del giudice
  relativa all'attività processuale effettivamente svolta dal
  difensore.
     Gli onorari, non superiori alla tariffa intermedia tra
  quella minima e quella massima, previste dal decreto
  ministeriale 5 ottobre 1994, n. 585, vengono rimborsati.
  Quando la richiesta di rimborso supera tale limite, il
  rimborso è effettuato solo previo parere favorevole
  dell'Ordine professionale.
     Le spese stragiudiziali sono rimborsate entro il
  venticinque per cento del totale degli onorari.
     Entro trenta giorni dalla data del bonifico, l'avvocato
  deve emettere la fattura a saldo, controllata dai competenti
  uffici contabili.
 
                              Pag. 54
 
     La richiesta di rimborso delle spese sostenute per
  trasferte viene inviata mensilmente e separatamente dalla
  parcella, con la relativa documentazione.
     Ogni altra spesa legale, diversa da quelle rimborsabili,
  secondo i criteri che ho indicato, è a totale carico del
  collaboratore.
     Le direttive della Commissione Centrale e di Protezione
  sono state adottate dagli organi responsabili del Ministero
  dell'Interno con disposizioni sulle quali si esige il rispetto
  e l'osservanza da parte del collaboratore.
     Le disposizioni stesse, infatti, vengono inserite in un
  apposito documento rilasciato all'interessato e costituiscono
  parte integrante dello speciale programma di protezione che il
  collaboratore di giustizia è tenuto a sottoscrivere.
     Sono queste le fasi procedurali attraverso le quali lo
  Stato provvede al pagamento degli onorari professionali per le
  spese di assistenza legale in favore dei collaboratori di
  giustizia.
     Essendo questi i passaggi previsti dalle vigenti
  disposizioni, che regolano in maniera penetrante e dettagliata
  la liquidazione delle parcelle, non vi è spazio per
  inconvenienti del tipo di quelli, ai quali fa riferimento
  l'interrogante.
     Ciò - ovviamente - nell'ambito del programma di
  protezione.
     Non si può escludere, infatti, che il singolo
  collaboratore avvii contatti con avvocati e procuratori, sui
  quali il Ministero dell'interno non può esercitare alcuna
  ferma di controllo ma che, costituendo una violazione del
  programma di protezione, ne comporta la revoca all'atto
  dell'accertamento.
     Al momento, non emergono elementi su questo fenomeno -
  anche se e oggetto di interesse e di attenzione - considerato
  che i controlli, invocati dall'interrogante, appaiono di
  difficile esecuzione in assenza di indicazioni nominative e
  specifiche relativamente ai liberi professionisti e ai
  relativi ordini professionali locali.
     Anche a questo aspetto Governo e Parlamento attribuiranno
  la necessaria attenzione per migliorare il programma
  complessivo, già peraltro avviato, di riforma organica degli
  istituti che regolano la materia dei collaboratori di
  giustizia.
 
     Amedeo MATACENA (gruppo forza Italia) dichiara di
  essere perplesso circa la risposta del rappresentante del
  Governo in quanto risulta che non si è previsto controllo da
  parte dello Stato sulla emissione della fattura finché questa
  sia compresa fra il massimo ed il minimo prefissato.
     Ritiene che da parte di chi ha predisposto i dati e le
  informazioni contenute nella risposta del Governo vi possa
  essere della malafede, in quanto si nega l'evidenza, cioè che
  lo Stato paga spesso in nero i difensori dei collaboratori di
  giustizia.  A tale proposito, afferma di avere notizia di un
  pagamento in nero che lo Stato avrebbe effettuato nei
  confronti di un avvocato del foro di Locri, difensore del
  pentito Inzaghi.
     Non considerandosi soddisfatto della risposta del
  rappresentante del Governo annuncia che riproporrà una nuova
  interrogazione sullo stesso tema in cui in maniera dettagliata
  specificherà le prove sulle quali si basa la sua convinzione
  circa il pagamento in nero da parte dello Stato a favore di
  alcuni difensori di collaboratori di giustizia.  Annuncia
  altresì che presenterà un progetto di legge diretto ad
  istituire una Commissione parlamentare d'inchiesta che indaghi
  sulla questione.  Chiede infine al rappresentante del Governo
  se non sia doveroso investire della questione la Corte dei
  conti, affinché anch'essa verifichi la correttezza nei
  pagamenti degli avvocati difensori di pentiti e collaboranti
  nella regione Calabria.
 
     La seduta termina alle 14,45.
 
DATA=980115 FASCID=SMC13-290 TIPOSTA=SMC LEGISL=13 NCOMM=02 SEDE=XX NSTA=0290 TOTPAG=0139 TOTDOC=0108 NDOC=0030 TIPDOC=B DOCTIT=0000 COMM=C2 D PAGINIZ=0053 RIGINIZ=026 PAGFIN=0054 RIGFIN=070 UPAG=NO PAGEIN=53 PAGEFIN=54 SORTRES=9801153 SORTDDL= FASCIDC=13SMC 00290 SORTNAV=59801150 00290 b00000 ZZSMC290 NDOC0030 TIPDOCB DOCTIT0030 NDOC0030



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