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Testi integrali degli Atti Parlamentari della XIII Legislatura

Documento


343348
SMC0290-0037
Bollettino Giunte e Commissioni n. 290 del 15 gennaio 1998 - edizione definitiva - (SMC13-290)
(suddiviso in 108 Unità Documento)
Unità Documento n.37 (che inizia a pag.60 dello stampato)
              ...III COMMISSIONE PERMANENTE
                 (Affari esteri e comunitari)
 
 
...INDAGINE CONOSCITIVA
Comunicazioni del presidente sulla missione in Egitto.
Achille OCCHETTO, presidente. Gualberto NICCOLINI. Il sottosegretario Rino SERRI.
Giovedì 15 gennaio 1998. - Presidenza del Presidente Achille OCCHETTO. - Interviene il sottosegretario per gli affari esteri, Rino Serri.
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     Achille OCCHETTO,  presidente,  ricorda di
  essersi recato in missione in Egitto dal 19 al 25 novembre
  scorso subito dopo l'attentato terroristico di Luxor.  Nel
  corso della visita ha incontrato lo  speaker
  dell'Assemblea del popolo, lo  speaker  del Consiglio
  consultivo e il Presidente della Commissione affari esteri
  dell'Assemblea del popolo, il Ministro degli esteri e il
  Segretario generale della Lega degli Stati arabi.  Nel corso
  degli incontri ha affrontato sostanzialmente tre temi:
  l'attentato di Luxor ed i suoi collegamenti con il terrorismo
  di quell'area, i rapporti israeliano-palestinesi e la
  situazione dell'Iraq.
     Le autorità egiziane si sono dimostrate estremamente
  preoccupate delle ripercussioni interne del terrorismo ed in
  primo luogo del calo del turismo che rappresenta un'attività
  fondamentale per il paese.  Per tale ragione la sua visita è
  stata assai apprezzata e ad essa è stato grande risalto dagli
  organi di informazione.  A giudizio delle autorità egiziane i
  terroristi che hanno agito a Luxor venivano dall'esterno e,
  anche se potevano contare su connivenze interne, facevano capo
  ad organizzazioni che hanno le loro sedi in Europa.  Gli
  egiziani intendono esercitare forti pressioni sull'Europa
  perché vengano consegnati a loro e ad altri paesi arabi le
  persone condannate per la loro attività terroristica che si
  sono rifugiate in paesi europei.  Nei colloqui è stato inoltre
  compiuto il tentativo di separare la questione del terrorismo
  dal problema religioso.  Personalmente tuttavia ritiene che
  esista un filo che lega integralismo e terrorismo.
     Fa quindi presente che all'Italia è stato chiesto un aiuto
  particolare per ricreare le condizioni di fiducia necessarie a
  rilanciare le attività turistiche.  Ritiene peraltro che tale
  aiuto potrà realizzarsi solo qualora le autorità egiziane
  informino il nostro Ministero degli esteri di tutti i
  provvedimenti adottati al fine di ristabilire condizioni di
  sicurezza nel Paese.  Nel corso dei colloqui è stata rivolta
  una critica molto forte alla politica di Netanyahu ed è stato
  affermato con nettezza che con Netanyahu il processo di pace
  si è interrotto.  Per gli egiziani gli Stati Uniti non sono in
  grado di condizionare efficacemente la politica israeliana e,
  soprattutto,
 
                              Pag. 61
 
  nella fase di applicazione delle risoluzioni del Consiglio di
  sicurezza delle Nazioni Unite prevale la logica dei due pesi e
  delle due misure che induce ad essere rigorosi con l'Iraq e
  assai più indulgenti nei confronti di Israele.
     La questione di maggiore interesse che ha avuto modo di
  affrontare negli incontri è legata all'appello che gli è stato
  con forza più volte rivolto ad operare per una più incisiva
  presenza europea nell'area.  Gli egiziani sono infatti
  soddisfatti della politica italiana ma riterrebbero
  estremamente positivo poter confrontarsi con una politica
  europea e non comprendono, ad esempio, perché nel processo di
  pace in Medio Oriente siano i soli Stati Uniti a svolgere un
  ruolo di mediazione mentre l'Europa è assente.
     Per quanto riguarda l'Iraq ha potuto verificare come nei
  confronti della terza crisi irachena il mondo arabo sia unito
  e lo stesso Kuwait risulti contrario al ricorso dell'uso della
  forza.  Anche in questo caso gli è stato rivolto l'invito a
  favorire un'iniziativa europea.
     Le autorità egiziane hanno infine dimostrato estremo
  interesse per un'eventuale missione della Commissione in Medio
  Oriente ed hanno chiesto che qualora si decidesse di
  effettuarla questa ricomprenda l'Egitto come ultima
  destinazione.
 
     Gualberto NICCOLINI (gruppo forza Italia) sottolinea
  come il terrorismo interessi tutto il nord Africa fino
  all'Egitto, rilevando come l'Europa sia tuttavia priva di una
  politica estera come dimostrano i casi della Bosnia e
  dell'Albania.
 
     Il sottosegretario Rino SERRI chiede se nel corso degli
  incontri le autorità egiziane abbiano evidenziato una qualche
  connessione tra gli attentati terroristici in Egitto ed il
  terrorismo algerino.
 
     Achille OCCHETTO,  presidente,  fa presente che i
  suoi interlocutori non hanno fatto riferimento ad una
  connessione diretta tra i due fenomeni, pur ritenendo che
  sussistano centrali terroristiche composte da esponenti di
  vari paesi che agiscono secondo determinate logiche.  Gli
  egiziani osservano inoltre come il clima di instabilità che
  continua a caratterizzare il Medio Oriente favorisca il
  terrorismo.  Ricorda infine come, secondo il Segretario
  generale della Lega araba, se l'incertezza continuerà ancora
  per lungo tempo a caratterizzare il processo di pace vi è il
  rischio del crollo di Arafat con effetti esplosivi anche per
  quanto riguarda la ripresa del terrorismo.
 
     La seduta termina alle 13,25.
 
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