Banche dati professionali (ex 3270)
Testi integrali degli Atti Parlamentari della XIII Legislatura

Documento


343373
SMC0290-0062
Bollettino Giunte e Commissioni n. 290 del 15 gennaio 1998 - edizione definitiva - (SMC13-290)
(suddiviso in 108 Unità Documento)
Unità Documento n.62 (che inizia a pag.76 dello stampato)
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                   V COMMISSIONE PERMANENTE
             (Bilancio, tesoro e programmazione)
 
  COMITATO PERMANENTE PER LA POLITICA MONETARIA E DI
  BILANCIO E PER LA VERIFICA DELL'ANDAMENTO DEL PROCESSO DI
                   CONVERGENZA COMUNITARIA
 
Esame del programma dei lavori.
Giovedì 15 gennaio 1998. - Presidenza del Presidente Sergio CHIAMPARINO.
ZZSMC ZZRES ZZSMC150198 ZZSMC980115 ZZSMC000198 ZZSMC000098 ZZSMC290 ZZ13 ZZD ZZC5 ZZCT ZZFF
     Sergio CHIAMPARINO,  presidente,  ricorda che nella
  seduta del 3 dicembre 1997 aveva avuto modo di illustrare la
  propria proposta di programma dei lavori del Comitato.  Tale
  proposta, finalizzata al compimento di un vasto lavoro
  istruttorio in vista dell'esame del documento di
  programmazione economico-finanziaria 1999-2001, intende
  approfondire innanzitutto gli aspetti finanziari e reali del
  processo di convergenza, in primo luogo per quanto attiene ai
  livelli occupazionali ed alle politiche per il lavoro.
  Inoltre, uno specifico approfondimento dovrebbe essere
  riservato agli aspetti monetari del processo di convergenza,
  specialmente per quanto attiene al rapporto tra l'area
  dell'Euro e quelle dello Yen giapponese e del Dollaro
  americano.  Il lavoro del Comitato acquista inoltre un
  significato ancora maggiore se considerato nell'ottica della
  possibile anticipazione della presentazione del DPEF 1999-2001
  rispetto ai tempi di legge, come recentemente ventilato.
     Sollecita pertanto le proposte di modifica e integrazione
  del programma dei lavori come da lui prospettato, in modo da
  consentire al Comitato di intraprendere il prima possibile le
  iniziative previste.  In conclusione, deve osservare che è nel
  frattempo intervenuto un nuovo elemento, cioè la presentazione
  da parte del Governo dello schema di decreto legislativo per
  l'attuazione degli adempimenti connessi all'introduzione
  dell'Euro: pertanto, il lavoro del Comitato finirà
  necessariamente per intrecciarsi con quello della Commissione
  plenaria in sede di esame del predetto schema di decreto, in
  particolare per quanto attiene agli aspetti monetari della
  questione, su cui gli pare che vi sia una sovrapposizione
  pressoché totale tra quanto contenuto nello schema di decreto
  e quanto prospettato nel programma di lavori del Comitato.  Si
  ripromette quindi di esaminare la questione con il Presidente
  della Commissione, allo scopo di evitare duplicazioni di
  lavoro e coordinare l'attività degli organismi.
     Pietro ARMANI (gruppo alleanza nazionale) dichiara la
  propria adesione di massima al programma dei lavori presentato
  dal Presidente.  Per quanto attiene al coordinamento con
  l'esame dello schema
 
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  di decreto legislativo citato dal Presidente, ritiene che in
  quella sede si dovrà procedere all'audizione del presidente
  del cosiddetto Comitato Euro costituito presso la Presidenza
  del Consiglio dei ministri, soprattutto allo scopo di
  approfondire come la pubblica amministrazione si stia
  attrezzando in vista degli adempimenti necessari per
  l'introduzione dell'Euro.
     Intende inoltre evidenziare tre ulteriori aspetti, il
  primo dei quali attiene alle recenti diatribe tra il Governo
  italiano e quello olandese sull'ammissione dell'Italia alla
  nuova fase dell'unione economica monteria, soprattutto in
  relazione al mancato rispetto del parametro debito
  pubblico/PIL.  In merito gli risulta che il Governo abbia
  predisposto un piano di rientro del debito pubblico che
  prevede di ridurre al 100 per cento in 4 anni il livello del
  predetto rapporto.  Osserva che questo è un serio punto debole
  per le aspirazioni dell'Italia di entrare a far parte
  dell'Euro fin dal primo momento, perché l'intervento sul
  debito pubblico non ha finora fatto riscontrare i
  significativi miglioramenti registratisi a proposito del
  fabbisogno.  Ritiene che il Comitato dovrebbe quindi procedere
  all'audizione del Ministro del tesoro su questo punto.
     Il secondo aspetto che intende evidenziare riguarda gli
  effetti della crisi asiatica sul sistema bancario italiano,
  che risulta esposto per oltre 7.400 miliardi verso 5 paesi
  dell'estremo oriente, e neanche i più importanti dell'area.
  Osserva che gli effetti delle politiche di austerità che
  dovranno essere poste in essere nel prossimo futuro in tali
  paesi si rifletteranno negativamente sulla crescita economica
  dei paesi esportatori verso l'area orientale, fra cui
  l'Italia, per la quale già si stima una minore crescita del
  PIL pari a circa lo 0,5 per cento a seguito della crisi
  asiatica.  Pertanto, il Comitato dovrebbe porre particolare
  attenzione nel monitoraggio di tale crisi.
     Infine, anche lo schema di decreto legislativo per il
  testo unico delle disposizioni in materia di intermediazione
  finanziaria, che il Governo ha presentato alla Commissione
  finanze, potrebbe esercitare significativi riflessi sul
  mercato finanziario e sulla borsa: ritiene pertanto opportuno
  che il Comitato proceda a specifiche audizioni sugli effetti
  che tale provvedimento può esercitare sul mercato
  azionario.
     Guido POSSA (gruppo forza Italia) rileva come manchino
  adeguati strumenti per la verifica del processo di convergenza
  in corso rispetto ai criteri stabiliti nel trattato di
  Maastricht; manca infatti un quadro consolidato dei conti
  delle pubbliche amministrazioni.  Esistono dei dati precisi a
  cui poter fare riferimento solo per il settore statale mentre
  mancano elementi conoscitivi per tutto ciò che riguarda il
  settore pubblico allargato, rilevante al fine di controllare
  il rispetto dei parametri richiesti dal trattato sull'Unione
  europea.
     Occorre inoltre approfondire la tematica riguardante la
  convergenza delle politiche fiscali, in quanto anche in
  quest'ambito non risulta chiaramente delineato quale sarà il
  reale peso complessivo del carico fiscale in Italia rispetto a
  quello degli altri paesi europei; in tal senso occorrerebbe
  che il Comitato procedesse ad acquisire gli utili elementi
  informativi e conoscitivi prima di procedere alle audizioni
  suggerite.
     Propone inoltre che vengano aggiornate le banche dati oggi
  disponibili per i deputati, in quanto attualmente esse sono
  dotate di scarsi dati informatici; occorrono infatti strumenti
  più efficaci per sviluppare un'adeguata analisi e a tal fine
  si dichiara disponibile ad offrire utili suggerimenti per il
  loro sviluppo e miglioramento.
     Maria CARAZZI (gruppo rifondazione comunista-progressisti)
  concorda con quanto proposto dal Presidente del Comitato;
  ritiene inoltre importante quanto suggerito dal deputato Possa
  sulla necessità di acquisire ulteriori elementi conoscitivi.
  Occorrerebbe infatti valutare approfonditamente gli effetti
  ridistributivi sul reddito nazionale delle ultime manovre e
  riforme approvate; infatti, pur non
 
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  essendo forse questa la sede più idonea, ritiene che vadano
  valutati con attenzione gli equilibri interni al paese oltre
  che quelli conseguenti alla convergenza dei diversi parametri
  richiesti dal trattato di Maastricht.
     Sergio CHIAMPARINO,  Presidente,  ritiene di poter
  dedurre dagli interventi svolti che l'ipotesi di lavoro
  suggerita sia stata favorevolmente accolta; in merito ai
  suggerimenti formulati dal deputato Armani, ritiene gli stessi
  condivisibili anche se necessitano di un coordinamento con il
  lavoro della Commissione plenaria, che si terrà nelle prossime
  settimane, sullo schema di decreto legislativo attuativo della
  delega in materia di Euro.  Ritiene che alcune audizioni, di
  contenuto maggiormente tecnico e di natura istruttoria,
  possono essere svolte in sede di Comitato mentre quelle
  rivestenti carattere maggiormente politico andranno svolte
  dalla Commissione in sede plenaria.
     Si riserva dunque di predisporre una proposta di programma
  completa dei nuovi elementi emersi, fermo restando che sarebbe
  opportuno predisporre una griglia di questioni e domande che
  individuino gli oggetti sui quali si svolgeranno le audizioni
  ed evitino possibili conflitti di competenza con le altre
  Commissioni.
     In merito, infine, alla necessità di attivare dei nuovi
  strumenti di tipo informativo, ritiene necessario del tempo
  per riflettere sulla questione proposta.
     Guido POSSA (gruppo forza Italia) ribadisce la necessità
  di predisporre una documentazione adatta a valutare il
  processo di convergenza fra le economie dei diversi paesi
  interessati dall'Unione economica e monetaria.  Ritiene che a
  questo scopo le attuali banche dati non sono in grado di
  fornire quegli elementi conoscitivi necessari per una
  valutazione e per un confronto serio sugli argomenti in
  questione.
     Maria CARAZZI (gruppo rifondazione comunista-progressisti)
  sottolinea che i dati disponibili, anche a seguito
  dell'impiego degli strumenti informatici, non sono oggi in
  grado di fornire una valutazione tempestiva degli equilibri
  interni al paese; esiste infatti un solo lavoro annuale da
  parte del CNEL, mentre il Comitato dovrebbe poter disporre di
  dati più immediati e tempestivi.  In tal modo potrebbero
  valutarsi con tempestività gli aspetti dei provvedimenti
  economici in ordine alle eventuali disuguaglianze che gli
  stessi possono conseguire.
     Sergio CHIAMPARINO,  presidente,  ritiene che quanto
  sottolineato negli interventi effettuati pone un problema di
  estrema rilevanza, che peraltro anticipa in qualche modo
  quelle che potrebbero essere le conclusioni del lavoro del
  Comitato: questo potrebbe infatti auspicare, al termine dei
  propri lavori, l'adeguamento e l'aggiornamento tempestivo dei
  documenti pubblicati in materia economica.  Nell'immediato
  propone l'organizzazione di un'audizione con il ragioniere
  generale dello Stato per valutare il modo più idoneo nel quale
  affrontare queste tematiche.  Ricorda infine che il Comitato
  potrebbe avvalersi anche della collaborazione di esperti e di
  studiosi esterni.
     Pietro ARMANI (gruppo alleanza nazionale), in relazione
  alla questione degli effetti redistributivi delle ultime
  manovre economiche, osserva come queste abbiano operato una
  significativa riduzione dei trasferimenti erariali agli enti
  locali: di conseguenza, il livello della tassazione locale,
  che non è considerata ai fini del calcolo della pressione
  fiscale complessiva, è significativamente cresciuto senza che
  ciò sia stato adeguatamente riscontrato, cosa che ha impedito
  le necessarie valutazioni ed approfondimenti.  Ritiene dunque
  che il Comitato dovrebbe stimolare il Governo affinché la
  pubblica amministrazione si attrezzi per disporre
  tempestivamente anche degli strumenti che consentano di tener
  conto della pressione tributaria inerente ai tributi propri
  degli enti locali nell'ambito del dato complessivo del carico
  fiscale.
 
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     Sergio CHIAMPARINO,  presidente,  osserva che quelli
  rilevati nei precedenti interventi costituiscono
  effettivamente aspetti importanti della materia oggetto della
  competenza del Comitato; si tratta peraltro di questioni il
  cui approfondimento richiede tempi sicuramente più lunghi
  rispetto a quelli che occorrono per le iniziative da condurre
  con immediatezza in vista della prossima entrata in vigore
  dell'Euro.  Certamente, in un ottica di medio periodo il lavoro
  del Comitato può essere senz'altro condotto in maniera tale da
  tener conto delle ulteriori questioni testè segnalate.
     Nicola PASETTO (gruppo popolari e democratici-l'Ulivo)
  ritiene importante pervenire alla definizione di priorità
  nell'azione del Comitato: fra tali priorità dovrebbero
  sicuramente rientrare le questioni legate ai processi di
  convergenza ed ai patti di stabilità concordati in sede
  europea.  La stessa ventilata anticipazione della presentazione
  del DPEF 1999-2001 appare legata alla verifica che sarà
  condotta a marzo per la valutazione del rispetto da parte di
  ciascun paese dei criteri del trattato di Maastricht:
  pertanto, il Comitato dovrebbe impegnarsi prioritariamente
  nella verifica del rispetto degli impegni sottoscritti dal
  nostro paese in sede europea.
     Inoltre, con l'unificazione dei Ministeri del tesoro e del
  bilancio, anche gli enti di ricerca di cui si avvalgono tali
  Ministeri dovranno essere unificati.  Occorre pertanto, a suo
  giudizio, che il Comitato definisca momenti di contatto con
  tali istituti che consentano di disporre di una panoramica più
  completa e tempestiva relativamente ai dati che tali enti sono
  in grado di fornire.
     Infine, ritiene prioritario valutare le ricadute
  sull'occupazione e sulla crescita economica degli effetti
  delle recenti manovre, con particolare riguardo alla
  situazione delle aree più deboli ed in ritardo di sviluppo.
     Sergio CHIAMPARINO,  presidente,  concorda sul
  carattere prioritario del primo punto dell'intervento del
  deputato Pasetto, che risulta peraltro già acquisito nella sua
  proposta di programma.  Relativamente ad essa, osserva che
  l'integrazione più significativa da apportare gli sembra
  quella relativa all'analisi degli effetti redistributivi sul
  reddito nazionale esercitati dal processo di integrazione
  europea: ritiene che sul punto si dovrebbero prevedere
  specifiche audizioni aggiuntive rispetto alla sua proposta
  originaria.  Inoltre, ritiene che la proposta debba essere
  altresì integrata con l'audizione del Ministro Ciampi
  sull'andamento del debito pubblico e sul rapporto tra debito
  pubblico e prodotto interno lordo.  Si riserva infine di
  valutare l'opportunità di ulteriori integrazioni, che comunque
  apporterà alla sua proposta coordinandosi con il Presidente
  della Commissione e curando contemporaneamente la
  predisposizione di una griglia di questioni e di domande da
  sottoporre ai soggetti convocati in audizione.  Una volta
  definito il calendario delle audizioni, saranno infine
  precisate dettagliatamente le tematiche inerenti a ciascuna
  delle audizioni medesime.
 
     La seduta termina alle 11,30.
 
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