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Testi integrali degli Atti Parlamentari della XIII Legislatura

Documento


343385
SMC0290-0074
Bollettino Giunte e Commissioni n. 290 del 15 gennaio 1998 - edizione definitiva - (SMC13-290)
(suddiviso in 108 Unità Documento)
Unità Documento n.74 (che inizia a pag.97 dello stampato)
             ...VIII COMMISSIONE PERMANENTE
           (Ambiente, territorio e lavori pubblici)
 
 
Pag. 97 IN SEDE REFERENTE
C790; C806; C807; C825; C867; C1024; C1222; C1718; C2031; C2051; C2209; C2382; C4146; C4161. LAVCOMM
C790; C806; C807; C825; C867; C1024; C1222; C1718; C2031; C2051; C2209; C2382; C4146; C4161.
Progetti di legge: Storace: Norme in materia di locazione di immobili (790). (Parere della I, Il, V e VI Commissione). Zagatti ed altri: Norme in materia di rilascio di immobili ad uso di abitazione e riforma della disciplina relativa al mercato delle locazioni (806). (Parere della I, II, V, VI ai sensi dell'articolo 73 comma 1- bis, del Regolamento, limitatamente alla materia tributaria e XI Commissione). Zagatti ed altri: Legge quadro per l'edilizia residenziale pubblica o comunque assistita da agevolazioni pubbliche e per il riassetto degli Istituti autonomi per le case popolari (807). (Parere della I, Il, V, VI ai sensi dell'articolo 73, comma 1- bis, del Regolamento, limitatamente alla materia tributaria e XI Commissione). De Cesaris e Pistone: Nuova disciplina delle locazioni di immobili urbani (825). (Parere della I, II ai sensi dell'articolo 73, comma 1- bis, del Regolamento, V, VI ai sensi dell'articolo 73, comma 1- bis, del Regolamento, e VII Commissione). De Cesaris ed altri: Riforma degli Istituti autonomi per le case popolari (867). (Parere della I, V, VI e XI Commissione). De Cesaris ed altri: Legge quadro per l'edilizia residenziale pubblica (1024). (Parere della I, V, VI, XI, XII e della Commissione politiche dell'Unione europea). Proposta di legge d'iniziativa popolare: Disciplina dell'affitto abitativo, delle agevolazioni fiscali e del sostegno alla locazione e per la riforma dell'edilizia residenziale pubblica (1222). (Parere della I, II ai sensi dell'articolo 73 comma 1- bis del Regolamento - limitatamente alle disposizioni in materia di sanzioni - V, VI ai sensi dell'articolo 73 comma 1- bis del Regolamento - limitatamente alle disposizioni in materia di tributi - e XI Commissione). Testa: Nuova disciplina della locazione di immobili urbani ad uso di abitazione (1718). (Parere della I, II ai sensi dell'articolo 73, comma 1- bis, V, VI ai sensi dell'articolo 73, comma 1- bis, del Regolamento, limitatamente agli aspetti attinenti alla materia tributaria). Norme per il ripianamento del deficit degli IACP (2031). (Parere della I, II, V e VI Commissione). Disciplina per l'edilizia residenziale pubblica (2051). (Parere della I, III, IV, V, VI e della Commissione politiche dell'Unione europea). De Biasio Calimani ed altri: Norme per il reperimento di aree da destinare all'edilizia residenziale pubblica (2209). (Parere della I, V e VI Commissione). Pezzoli: Norme per la liberalizzazione dei canoni di locazione degli immobili ad uso abitativo (2382). (Parere della I, II ai sensi dell'articolo 73, comma 1- bis, del Regolamento, V e VI Commissione). Delmastro Delle Vedove: Disposizioni per favorire la locazione di immobili urbani ad uso abitativo (4146). (Parere della I, II, V e VI Commissione ai sensi dell'articolo 73, comma 1- bis, del Regolamento, per gli aspetti attinenti alla materia tributaria). Riccio e Foti: Nuova disciplina della locazione degli immobili urbani ad uso di abitazione (4161). (Parere della I, II ai sensi dell'articolo 73, comma 1- bis del Regolamento, V, VI ai sensi dell'articolo 73, comma 1- bis, del Regolamento, e XII Commissione). e per connessione ai sensi dell'articolo 108, comma 5, del Regolamento: della sentenza della Corte costituzionale - n. 309 del 18 luglio 1996 (doc. VII, n. 167).
(Seguito dell'esame, disabbinamento dei progetti di legge nn. 807, 867, 1024, 2031, 2051 e 2209, richiesta di stralcio all'Assemblea di articoli della proposta di legge n. 1222, adozione di un testo unificato e rinvio).
Tommaso FOTI. Maria Rita LORENZETTI, presidente. Carlo FONGARO. Il Sottosegretario Gianni MATTIOLI. Lucio TESTA. Walter DE CESARIS. Roberto Maria RADICE. Cesidio CASINELLI. Sauro TURRONI.
Giovedì 15 gennaio 1998. - Presidenza del Presidente Maria Rita LORENZETTI. - Intervengono il Ministro dei lavori pubblici Paolo Costa e il Sottosegretario di Stato ai lavori pubblici Gianni Mattioli.
ZZSMC ZZRES ZZSMC150198 ZZSMC980115 ZZSMC000198 ZZSMC000098 ZZSMC290 ZZ13 ZZD ZZC8 ZZRE ZZHH ZZII ZZFF
     La Commissione prosegue l'esame dei progetti di legge in
  titolo rinviato, da ultimo, nella seduta di ieri.
     Maria Rita LORENZETTI,  presidente,  ricorda che nella
  seduta di ieri è proseguito il dibattito sul testo unificato
  proposto dal relatore, pubblicato nel  Bollettino delle
  Giunte e delle Commissioni parlamentari  del 18 dicembre
  scorso.
 
                              Pag. 98
 
     Fabrizio VIGNI (gruppo sinistra democratica-l'Ulivo)
  invita, a nome del suo gruppo, ad adottare il testo unificato
  presentato dal relatore.
     Luisa DE BIASIO CALIMANI (gruppo sinistra
  democratica-l'Ulivo) esprime soddisfazione per la
  partecipazione del Ministro sia alla seduta di ieri che a
  quella odierna.  Ricorda che le questioni relative alla
  politica abitativa devono inserirsi in un quadro generale nel
  quale rientrano il testo in esame, l'A.C. n.  2772 e la
  proposta di legge da lei presentata sulla riforma degli
  IACP.
     Ritiene che l'impianto del testo unificato proposto dal
  relatore sia ottimo e migliorativo di talune precedenti
  versioni.  Peraltro intende porre alcune questioni.  In
  particolare, l'articolo 8 introduce agevolazioni fiscali
  esclusivamente in alcune aree del paese: ritiene opportuna
  tale previsione in quanto il problema della casa sussiste
  soprattutto nelle aree ad alta tensione abitativa.  In
  proposito chiede al Ministro quali siano, nella manovra
  finanziaria di recente approvata, i fondi da destinare a tali
  agevolazioni fiscali, al fine di comprendere quale
  applicazione concreta possa avere l'articolo 8.
     Ricorda che si prevede, inoltre, che una parte delle
  risorse  ex- Gescal possano essere utilizzate nell'ambito
  del fondo sociale per la casa.  Esprime perplessità in
  proposito, in quanto potrebbero porsi dei problemi di
  legittimità dal momento che la legge n.  60 del 1963 prevede
  la specifica finalizzazione di tali risorse all'ampliamento
  del patrimonio di edilizia residenziale pubblica.  Il Ministro
  ha invece parlato di flessibilità dell'uso dei fondi
  ex- Gescal.
     Fa presente che in Italia l'edilizia residenziale pubblica
  versa in una condizione molto più disagiata rispetto a quanto
  avviene negli altri Paesi europei: ad esempio, in Francia
  vengono ad essa destinati circa 15 mila miliardi annui, cui va
  aggiunto l'1 per cento di fondi prelevati dalle imprese.
     Ritiene che non sia opportuno continuare con una politica
  che non potenzia il patrimonio ERP.  Appare invece necessario
  dare risposte ai ceti meno abienti.
     Rileva inoltre che dall'accordo tra Governo e sindacati si
  evince che si intende trasferire alle regioni il patrimonio di
  edilizia residenziale pubblica.  Non condivide tale
  impostazione in quanto sembra l'applicazione di una sorta di
  "federalismo invertito", dal momento che non si tratta di
  trasferire alle regioni beni dello Stato, ma beni che sono
  gestiti dai comuni.  Osserva inoltre che la politica della casa
  dovrebbe essere omogenea su tutto il territorio nazionale.  A
  ciò si aggiunga che se il patrimonio ERP venisse trasferito
  alle regioni non si pagherebbe più l'ICI ed i comuni
  perderebbero un gettito notevole.
     Rileva che la proposta di legge da lei presentata sul
  regime dei suoli e l'acquisizione delle aree da destinare alla
  costruzione di alloggi di edilizia residenziale pubblica non è
  stata recepita neppure in parte nel testo unificato.
     Sollecita lo svolgimento di una audizione di
  rappresentanti degli IACP, del SUNIA e dei comuni al fine di
  acquisire ulteriori elementi di conoscenza in merito al
  problema della casa.
     Ricorda infine che nel documento relativo all'accordo tra
  Governo e sindacati si considera che il costo medio degli
  affitti in Italia ammonti a 340 mila lire al mese.  Tale
  affermazione appare difficilmente credibile e può tutt'al più
  interpretarsi come attestazione delle frodi fiscali che
  vengono fatte in questo settore.
     Alfredo ZAGATTI (gruppo sinistra democratica-l'Ulivo),
  relatore,  presenta una nuova formulazione della sua
  proposta di testo unificato, pubblicato in allegato, che
  invita ad adottare come testo base per il prosieguo dei
  lavori.  Ricorda che i deputati De Cesaris e De Biasio Calimani
  hanno sollecitato lo svolgimento di una audizione sui problemi
  della casa, mentre il deputato Foti ha preannunciato che
  intende chiedere che sia sottoposto al Comitato per la
  legislazione il testo in esame.  Ribadisce che l'adozione del
  testo da lui proposto non implica l'esclusione di
 
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  modifiche ulteriori, anzi sarà necessario recepire alcune
  delle istanze emerse nel corso del dibattito.  Dal momento che
  si tratta di una operazione complessa propone, dopo l'adozione
  del testo, di tornare in Comitato ristretto per definire i
  punti più controversi ed esaminare il provvedimento anche
  sotto il profilo dei possibili vizi di costituzionalità.
     Passa quindi ad illustrare le modifiche, da lui apportate
  al testo unificato già presentato nella seduta del 18 dicembre
  scorso, relative alla copertura finanziaria, contenute nel
  comma 8 dell'articolo 9 e nell'articolo 12.  Con esse si
  prevede che per gli anni 1999-2000 vengano utilizzate le somme
  indicate nella tabella A della legge finanziaria per
  consentire gli sgravi fiscali, mentre nel fondo nazionale
  confluiscono anche i fondi  ex- Gescal per un ammontare di
  900 miliardi per il 1999 e 900 miliardi per il 2000.  Tale
  previsione non implica che la somma dei 1.800 miliardi debba
  essere necessariamente utilizzata in breve tempo, ma si
  deciderà nel prosieguo quando e come utilizzarla.
     Ricorda quindi che la proposta di testo unificato da lui
  elaborata sulla base del lavoro svolto nell'ambito del
  Comitato ristretto riguarda esclusivamente le locazioni
  abitative ed il rilascio degli immobili.  Secondo quanto
  concordato nell'ambito del Comitato ristretto, il testo non
  comprende quindi le tematiche della riforma dell'edilizia
  residenziale pubblica e del riordino degli IACP, oggetto di
  alcune delle proposte di legge all'ordine del giorno.
     Prima di adottare il testo, propone pertanto di
  disabbinare dal pacchetto dei provvedimenti in esame i
  progetti di legge Zagatti ed altri n. 807, De Cesaris ed altri
  n. 867 e n. 1024, n. 2031 e n. 2051 del Governo, De Biasio
  Calimani ed altri n. 2209, in materia di riforma dell'edilizia
  residenziale pubblica e di riassetto degli IACP.  Essi
  dovrebbero seguire da questo momento un proprio e diverso
  iter  parlamentare.
     Per quanto riguarda la proposta di legge di iniziativa
  popolare n. 1222, che reca disposizioni sia in materia di
  locazioni che di riforma dell'edilizia residenziale pubblica e
  di riordino degli IACP, propone di richiedere all'Assemblea lo
  stralcio dell'intero Capo II (articoli da 4 a 16) nonché degli
  articoli 35, 36, 37, 38, 39, 40, 41, 42, 43 e 44 che
  assumerebbero il titolo "Riforma dell'edilizia residenziale
  pubblica e riordino degli IACP, nonché disposizioni relative
  agli immobili degli enti previdenziali e per l'acquisizione
  della prima casa", con la numerazione 1222- ter.
     Le rimanenti disposizioni prenderebbero il seguente
  titolo: "Disciplina dell'affitto abitativo e sostegno alle
  locazioni", confluendo nell'A.C. 1222- bis,  che, in caso
  di approvazione da parte dell'Assemblea della proposta di
  stralcio, resterebbe abbinato al gruppo delle proposte di
  legge in materia di locazioni, Storace ed altri n. 790,
  Zagatti ed altri n. 806, De Cesaris ed altri n. 825, Testa n.
  1718, Pezzoli n. 2382, Delmastro Delle Vedove n. 4146, Foti e
  Riccio n. 4161.
     A tali proposte di legge si riferisce quindi il testo
  unificato che sarà adottato dalla Commissione.
     Ricorda infine che lo stralcio appare necessario affinché
  le materie non comprese nel testo unificato da lui presentato
  possano seguire un loro distinto  iter  parlamentare.
     La Commissione approva quindi la proposta del relatore di
  disabbinamento dei progetti di legge Zagatti ed altri n. 807,
  De Cesaris ed altri n. 867 e n. 1024, n. 2031 e 2051 del
  Governo, De Biasio Calimani ed altri n. 2209, in materia di
  riforma dell'edilizia residenziale pubblica e di riassetto
  degli IACP.
     La Commissione delibera altresì di richiedere
  all'Assemblea lo stralcio del Capo II e degli articoli da 35 a
  44 proposta di legge di iniziativa popolare n. 1222, come
  proposto dal relatore.
     Maria Rita LORENZETTI,  presidente,  avverte che la
  richiesta di stralcio sarà immediatamente trasmessa al
  Presidente della Camera.
     Avverte altresì che si procederà ora alla votazione ai
  fini dell'adozione della nuova proposta di testo unificato
  presentata
 
                              Pag. 100
 
  nella seduta odierna dal relatore come testo base per il
  prosieguo dell'esame.
 
     Tommaso FOTI (gruppo alleanza nazionale) ricorda che
  già nella seduta di ieri si era dichiarato contrario
  all'adozione del testo sia per i problemi formali che esso
  presenta sia in quanto si tratta di una proposta "a senso
  unico".  Rileva che le sue osservazioni hanno provocato una
  mobilitazione del gruppo della sinistra democratica del quale
  sono presenti nella seduta odierna numerosi parlamentari.
  Tutto ciò dovrebbe dire qualcosa ai gruppi del centro che
  hanno sottoscritto il programma dell'Ulivo anche per la parte
  riguardante le politiche abitative.
      Ritiene che il testo unificato presentato dal relatore
  sia in controtendenza rispetto a quanto la Commissione aveva
  fatto nella scorsa legislatura, nel corso della quale aveva
  quasi ultimato l'esame di un provvedimento che rilanciava il
  mercato delle locazioni e introduceva elementi di certezza
  circa il rilascio degli immobili.  Il testo oggi in esame,
  invece, prevedendo una durata dei contratti di locazione di 4
  anni, rinnovabile per altri 4, nonché per altri due in caso di
  mancato accordo tra le parti, risulta ancora meno liberale
  della normativa sui patti in deroga, in cui tale ultima
  possibilità non è contemplata.  Il testo del relatore appare
  quindi peggiorativo rispetto al decreto-legge n.  333 del
  1992, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 359 del
  1992, per quanto riguarda l'applicazione dell'articolo 59
  della legge n. 392 del 1978, relativa al recesso del
  locatore.
     Per quanto riguarda il cosiddetto "secondo canale", il
  testo assume le vesti di una sorta di proposta "Di Pietro
  bis ".  Esprime particolari perplessità circa la
  previsione, formalmente facoltativa, ma di fatto obbligatoria,
  della assistenza delle associazioni di categoria.  Ritiene che
  dal momento che tale assistenza può essere svolta solo dalle
  associazioni maggiormente rappresentative, si assisterà
  verosimilmente ad una corsa per ottenere tale riconoscimento e
  poter di conseguenza partecipare alla "spartizione delle
  risorse".
     Prima di adottare il testo del relatore si augura che se
  non si vogliono recepire le indicazioni del suo gruppo almeno
  si tenga conto delle osservazioni di carattere tecnico
  formulate da esperti della materia. Dà lettura di un articolo
  del professor Vittorio Angiolini dal titolo "Il progetto di
  riforma delle locazioni: valutazioni e prospettive",
  pubblicato nella rivista "La Tribuna", che chiede che sia
  portato a conoscenza di tutti i componenti della
  Commissione.
     Sussistono dunque notevoli dubbi sotto il profilo della
  legittimità costituzionale del testo per quanto riguarda
  soprattutto il riconoscimento delle associazioni maggiormente
  rappresentative e per quanto riguarda la tutela del
  contraente.  Si domanda infatti cosa rimanga della libertà
  contrattuale quando, su richiesta di una sola delle parti, si
  applica l'assistenza delle associazioni di categoria.
     Rileva che il contratto nazionale configura un ulteriore
  passo verso lo statalismo ed il dirigismo, patrimonio genetico
  della sinistra ed ormai accettato anche dai gruppi di centro
  per convenienza.  In ogni caso, ritiene che tale livello di
  contrattazione svuoti del tutto di significato quella svolta a
  livello locale, che considera invece estremamente valida in
  presenza di diverse tipologie contrattuali.
     Ritiene poco logico adottare un testo che presenta alcuni
  problemi di costituzionalità, come segnalato anche dagli
  uffici nella documentazione.
     Intende rettificare in parte quanto riportato nel
  resoconto della seduta di ieri: ricorda che la legge n. 362
  del 1988 prevede che le Commissioni competenti possono
  chiedere al Governo una relazione per la verifica della
  quantificazione degli oneri; è questo il documento che il suo
  gruppo ha chiesto al Ministero del tesoro e non una generica
  "relazione tecnica del Governo".
     Svolge quindi alcuni rilievi in merito alla nuova proposta
  di testo unificato presentata oggi dal relatore.  Ritiene che
  il comma 8 dell'articolo 9 presenti alcuni problemi per quanto
  riguarda l'utilizzo dei fondi  ex- Gescal.  Ricorda che i
  fondi ex-
 
                              Pag. 101
 
  Gescal erano finalizzati al finanziamento di programmi di
  costruzione di alloggi di edilizia residenziale pubblica,
  mentre con il testo del relatore vengono utilizzati per scopi
  diversi.  Ribadisce quindi che la riforma delle locazioni non
  deve essere una nuova legge transitoria ma deve assumere un
  carattere definitivo.
     Non reputa quindi che nella seduta odierna ci si trovi
  nelle condizioni di poter adottare il testo del relatore che
  pur qualificandosi come "unificato" non è davvero
  "unificante", e rilevando inoltre che se su tale testo non
  sono stati ancora superati i problemi di carattere tecnico
  risulterà ancora più difficile superare quelli di natura
  politica.
 
     Maria Rita LORENZETTI,  presidente,  assicura che
  l'articolo del professor Vittorio Angiolini, citato dal
  deputato Foti, sarà messo a disposizione di tutti i componenti
  della Commissione.
 
     Carlo FONGARO (gruppo lega nord per l'indipendenza
  della Padania) dichiara il voto contrario del suo gruppo
  sull'adozione del testo unificato proposto dal relatore,
  ritenendo che esso possa dar luogo a scontri all'interno della
  Commissione anzichè favorire un accordo per la soluzione dei
  problemi relativi alle locazioni.
     Osserva infatti che il testo risente di una impostazione
  vincolistica ed illiberale, che dimostra che lo Stato tende a
  regolamentare tutti gli aspetti della vita dei cittadini.
     Il testo inoltre non risolve i problemi relativi al
  rilascio per finita locazione: pur non essendo infatti
  formalmente soppresso tale istituto, le disposizioni che si
  intende introdurre sono tali da non fornire alcuna garanzia ai
  proprietari circa il termine della locazione e la possibilità
  di rientrare nella piena disponibilità del proprio immobile.
  Per verificare ciò, occorrerà attendere il 2007, tenuto conto
  che i termini di durata del contratto sono elevati a dieci
  anni.
     Viene inoltre introdotta la possibilità di prelazioni che
  non erano previste neanche dalla legge n. 392 del 1978.  Quanto
  alla considerazione in base alla quale l'introduzione dei
  vincoli è giustificata da una carenza dell'offerta abitativa
  pubblica, osserva che tale dato è tutto da verificare in
  quanto molti assegnatari di alloggi di edilizia residenziale
  pubblica non hanno titolo a tale beneficio e spesso
  usufruiscono di questa condizione per comprare alloggi da
  concedere in locazione sul mercato privato.
     In tal modo si impedisce a chi versa in effettivo stato di
  bisogno di usufruire di alloggi a canoni sociali.  Occorrerebbe
  quindi effettuare una attenta verifica, allontanando dagli
  immobili pubblici coloro che non hanno i requisiti prescritti
  dalla legge.
     Si dichiara ancora contrario alle disposizioni del testo
  del relatore che limitano la concessione di taluni benefici
  alle aree a maggiore tensione abitativa: pur concordando con
  il criterio indicato, sottolinea che occorrerebbe stabilire
  dove effettivamente si verificano tali situazioni di crisi del
  mercato, non ritenendo sufficiente il riferimento ai comuni
  indicati nel testo del relatore, in quanto ciò può creare
  ingiustificate discriminazioni.
     In merito alla previsione dell'assistenza alle parti delle
  associazioni maggiormente rappresentative a livello nazionale,
  ritiene che il compito ad esse assegnato potrebbe essere più
  efficacemente svolto da organizzazioni di carattere locale.
  Esse potrebbero seguire in modo migliore la conclusione dei
  contratti di locazione dal momento che sorgono problemi di
  natura diversa a seconda dell'ambito territoriale nel quale ci
  si trova ad agire.
     Riguardo infine alla questione del decentramento, si
  chiede per quali ragioni la proposta di testo unificato
  preveda una convenzione nazionale preliminare agli accordi da
  concludere in sede locale.
     Nel ribadire il voto contrario sull'adozione del testo,
  dichiara che comunque il suo gruppo si impegnerà in
  Commissione per migliorarne la formulazione e per mitigarne
  l'impostazione statalista e illiberale proprio al fine di
  difendere gli interessi di coloro che hanno un effettivo
  bisogno di alloggi in locazione a prezzi adeguati.
 
                              Pag. 102
 
     Il Sottosegretario Gianni MATTIOLI precisa che la Banca
  d'Italia ha reso noto che circa un milione di famiglie avrebbe
  diritto ad ottenere abitazioni di edilizia residenziale
  pubblica, che non sono però loro assegnate a causa della
  carenza di alloggi.
 
     Lucio TESTA (gruppo rinnovamento italiano) ritiene che
  dal tenore degli interventi svolti nella seduta odierna sembra
  quasi che la Commissione si stia accingendo ad approvare in
  via definitiva la legge di riforma delle locazioni.  In realtà,
  in questa fase si sta valutando l'opportunità di adottare un
  testo sul quale potranno essere apportate ulteriori
  modifiche.
     Preannuncia quindi il voto favorevole del suo gruppo
  all'adozione del testo unificato proposto dal relatore come
  testo base, pur evidenziando la necessità che esso venga
  migliorato in alcuni punti.  Ad esempio, ritiene opportuno che
  il canale libero sia reso effettivamente tale e che il testo
  preveda l'eliminazione dell'equo canone.
 
     Walter DE CESARIS (gruppo rifondazione
  comunista-progressisti) dichiara la disponibilità del suo
  gruppo a seguire il percorso indicato dal relatore, procedendo
  all'adozione del testo e tornando successivamente in Comitato
  ristretto per chiarire ed approfondire taluni aspetti.  In
  quella sede si potrebbero eventualmente svolgere anche
  audizioni per acquisire ulteriori elementi di conoscenza.
     Preannuncia quindi il voto favorevole del suo gruppo
  all'adozione del testo unificato proposto dal relatore.
     Rileva che per la prima volta la legge finanziaria
  contiene uno stanziamento cospicuo da destinare alle politiche
  abitative.  A questo punto è necessario confrontarsi sul merito
  partendo dalla realtà concreta nella quale ci si trova ad
  agire ed evitando interpretazioni forzate e fuorvianti del
  testo proposto dal relatore.  Tale testo infatti non sembra
  prefigurare, come lamentato invece da alcuni colleghi, forme
  di dirigismo statale.
     Ribadisce che il testo in esame deve costituire
  esclusivamente una base di partenza per proseguire nel lavoro
  intrapreso.  Pur essendo necessarie delle modifiche, il testo
  non deve essere però stravolto.  E' legittimo che ogni gruppo
  difenda le proprie posizioni ma ciò deve essere fatto cercando
  di trovare un punto di equilibrio per arrivare in tempi certi
  alla definizione della riforma.
 
     Roberto Maria RADICE (gruppo forza Italia), nel
  dichiarare il voto contrario del suo gruppo all'adozione del
  testo unificato proposto dal relatore, non intende ripetere le
  argomentazioni già espresse dai colleghi Foti e Fongaro, con i
  quali concorda pienamente.
     Desidera peraltro formulare alcune considerazioni di
  carattere più generale, manifestando la propria amarezza per
  gli ultimi sviluppi del dibattito in Commissione in materia di
  locazioni.
     Ha già avuto modo di svolgere, nella seduta di ieri,
  alcune osservazioni riguardo ai punti critici del testo
  proposto dal relatore dal quale emergono questioni non ancora
  risolte, quali ad esempio quelle relative ai profili fiscali e
  all'utilizzo dei fondi  ex- GESCAL, che non ritiene del
  tutto corretto.
     Sono stati inoltre avanzati sospetti di legittimità
  costituzionale in merito a taluni contenuti della proposta di
  testo unificato.  Infine, anche le sue osservazioni circa la
  necessità di svolgere approfondimenti mediante idonee attività
  conoscitive non è stata presa in considerazione.
     Nonostante tutti i rilievi formulati, infatti, si assiste
  ad una forzatura da parte della maggioranza che intende
  procedere in ogni caso all'adozione del testo senza tentare
  una riflessione e individuare un corretto percorso, anche in
  accordo con i gruppi dell'opposizione, per risolvere i più
  gravi problemi evidenziati.
     Intende quindi esprimere anche al Ministro dei lavori
  pubblici la propria amarezza per tale atteggiamento, che
  rischia di creare problemi all'interno della
 
                              Pag. 103
 
  stessa maggioranza, come emerge d'altra parte dalle
  considerazioni del collega Testa.
     Ritiene in conclusione inopportuno imporre, con un atto di
  forza, l'adozione del testo formulato dal relatore, e
  ribadisce la necessità di un approfondimento per pervenire ad
  una normativa corretta ed equilibrata; ciò non soltanto
  nell'interesse dei piccoli proprietari, ma, come ha
  giustamente posto in luce il collega Fongaro, soprattutto per
  garantire quanti si trovano in condizioni di effettiva
  necessità, i quali trarrebbero vantaggio da una corretta
  impostazione legislativa dei problemi relativi al mercato
  delle locazioni.
 
     Cesidio CASINELLI (gruppo popolari e
  democratici-l'Ulivo) intende svolgere alcune precisazioni a
  nome del suo gruppo.  Non ritiene che, come ha sostenuto il
  deputato Radice, la maggioranza sia poco attenta ai problemi
  sociali.  Condivide l'impianto del testo del relatore, che
  ritiene opportuno adottare come testo base e al quale andranno
  apportate comunque delle modifiche.
     Osserva che il libero mercato non rappresenta la panacea
  di tutti i mali come sembrano sostenere invece i gruppi
  dell'opposizione.  E' chiaro comunque che se si stesse
  esaminando una legge non riguardante un problema sociale di
  tale rilevanza e delicatezza non si avvertirebbe la necessità
  di introdurre misure di limitazione del mercato.
     Reputa il "secondo canale" estremamente necessario, mentre
  il "primo canale" andrebbe ulteriormente liberalizzato.
     Giudica con favore l'eliminazione della possibilità di
  disporre detrazioni fiscali anche a vantaggio degli inquilini,
  prevedendo invece il fondo sociale.  Esprime inoltre
  apprezzamento sul principio di sussidiarietà che pervade il
  provvedimento: è giusto che lo Stato, le regioni ed i comuni
  si attivino per fornire alloggi a coloro che non ne hanno.
     Si dichiara invece perplesso in merito all'opportunità di
  eliminare del tutto la normativa sull'equo canone, ma
  riconosce che si tratta comunque di un problema ancora aperto.
  Non condivide la limitazione delle detrazioni IRPEF ai soli
  comuni ad alta tensione abitativa: tali agevolazioni
  andrebbero estese a tutto il territorio nazionale.
     Invita infine a riflettere sulle norme di copertura
  finanziaria.  Comprende che il riferimento ai lavoratori
  dipendenti, pensionati e disoccupati, contenuta nel comma 8
  dell'articolo 9 rappresenti un tentativo di mediazione per
  evitare un contrasto con la finalizzazione dei fondi
  ex- Gescal e la sentenza della Corte costituzionale in
  materia.  Ritiene però che la citata disposizione andrebbe
  armonizzata con l'articolo 12 affinché tutti i cittadini
  possano usufruire in eguale misura dei benefici previsti dal
  testo.
     Auspica infine che si giunga all'approvazione della
  riforma prima dell'estate.
 
     Sauro TURRONI (gruppo misto Verdi-l'Ulivo) si dichiara
  favorevole all'adozione del testo unificato presentato dal
  relatore, sebbene esso necessiti di talune modifiche.  Ricorda
  che la Commissione ha iniziato a discutere di riforma delle
  locazioni sin dall'inizio della legislatura e sarebbe a questo
  punto opportuno accelerare i tempi della sua approvazione.
     Fa presente che se si volesse veramente agire nei
  confronti del mercato si dovrebbero seguire altre strade, ad
  esempio quella di immettere sul mercato le case sfitte,
  prevedendo eccezioni solo in alcuni limitati casi.  Non sembra
  peraltro che chi invoca il mercato sia disponibile a
  percorrere questa via.
     Concorda quindi con l' iter  proposto dal relatore.
     La Commissione delibera quindi, a maggioranza, di adottare
  come testo base per il seguito dell'esame la nuova proposta di
  testo unificato predisposta dal relatore, pubblicata in
  allegato.
 
     Maria Rita LORENZETTI,  presidente,  rinvia il
  seguito dell'esame ad altra seduta.
 
     La seduta termina alle 13,10.
 
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