| Progetti di legge:
Storace: Norme in materia di locazione di immobili (790).
(Parere della I, Il, V e VI Commissione).
Zagatti ed altri: Norme in materia di rilascio di immobili
ad uso di abitazione e riforma della disciplina relativa al
mercato delle locazioni (806).
(Parere della I, II, V, VI ai sensi dell'articolo 73 comma
1- bis, del Regolamento, limitatamente alla materia
tributaria e XI Commissione).
Zagatti ed altri: Legge quadro per l'edilizia residenziale
pubblica o comunque assistita da agevolazioni pubbliche e per
il riassetto degli Istituti autonomi per le case popolari
(807).
(Parere della I, Il, V, VI ai sensi dell'articolo 73,
comma 1- bis, del Regolamento, limitatamente alla materia
tributaria e XI Commissione).
De Cesaris e Pistone: Nuova disciplina delle locazioni di
immobili urbani (825).
(Parere della I, II ai sensi dell'articolo 73, comma
1- bis, del Regolamento, V, VI ai sensi dell'articolo 73,
comma 1- bis, del Regolamento, e VII Commissione).
De Cesaris ed altri: Riforma degli Istituti autonomi per
le case popolari (867).
(Parere della I, V, VI e XI Commissione).
De Cesaris ed altri: Legge quadro per l'edilizia
residenziale pubblica (1024).
(Parere della I, V, VI, XI, XII e della Commissione
politiche dell'Unione europea).
Proposta di legge d'iniziativa popolare: Disciplina
dell'affitto abitativo, delle agevolazioni fiscali e del
sostegno alla locazione e per la riforma dell'edilizia
residenziale pubblica (1222).
(Parere della I, II ai sensi dell'articolo 73 comma
1- bis del Regolamento - limitatamente alle disposizioni
in materia di sanzioni - V, VI ai sensi dell'articolo 73 comma
1- bis del Regolamento - limitatamente alle disposizioni
in materia di tributi - e XI Commissione).
Testa: Nuova disciplina della locazione di immobili urbani
ad uso di abitazione (1718).
(Parere della I, II ai sensi dell'articolo 73, comma
1- bis, V, VI ai sensi dell'articolo 73, comma
1- bis, del Regolamento, limitatamente agli aspetti
attinenti alla materia tributaria).
Norme per il ripianamento del deficit degli IACP (2031).
(Parere della I, II, V e VI Commissione).
Disciplina per l'edilizia residenziale pubblica (2051).
(Parere della I, III, IV, V, VI e della Commissione
politiche dell'Unione europea).
De Biasio Calimani ed altri: Norme per il reperimento di
aree da destinare all'edilizia residenziale pubblica
(2209).
(Parere della I, V e VI Commissione).
Pezzoli: Norme per la liberalizzazione dei canoni di
locazione degli immobili ad uso abitativo (2382).
(Parere della I, II ai sensi dell'articolo 73, comma
1- bis, del Regolamento, V e VI Commissione).
Delmastro Delle Vedove: Disposizioni per favorire la
locazione di immobili urbani ad uso abitativo (4146).
(Parere della I, II, V e VI Commissione ai sensi
dell'articolo 73, comma 1- bis, del Regolamento, per gli
aspetti attinenti alla materia tributaria).
Riccio e Foti: Nuova disciplina della locazione degli
immobili urbani ad uso di abitazione (4161).
(Parere della I, II ai sensi dell'articolo 73, comma
1- bis del Regolamento, V, VI ai sensi dell'articolo 73,
comma 1- bis, del Regolamento, e XII Commissione).
e per connessione ai sensi dell'articolo 108, comma 5, del
Regolamento: della sentenza della Corte costituzionale - n.
309 del 18 luglio 1996 (doc. VII, n. 167).
| |
| La Commissione prosegue l'esame dei progetti di legge in
titolo rinviato, da ultimo, nella seduta di ieri.
Maria Rita LORENZETTI, presidente, ricorda che nella
seduta di ieri è proseguito il dibattito sul testo unificato
proposto dal relatore, pubblicato nel Bollettino delle
Giunte e delle Commissioni parlamentari del 18 dicembre
scorso.
Pag. 98
Fabrizio VIGNI (gruppo sinistra democratica-l'Ulivo)
invita, a nome del suo gruppo, ad adottare il testo unificato
presentato dal relatore.
Luisa DE BIASIO CALIMANI (gruppo sinistra
democratica-l'Ulivo) esprime soddisfazione per la
partecipazione del Ministro sia alla seduta di ieri che a
quella odierna. Ricorda che le questioni relative alla
politica abitativa devono inserirsi in un quadro generale nel
quale rientrano il testo in esame, l'A.C. n. 2772 e la
proposta di legge da lei presentata sulla riforma degli
IACP.
Ritiene che l'impianto del testo unificato proposto dal
relatore sia ottimo e migliorativo di talune precedenti
versioni. Peraltro intende porre alcune questioni. In
particolare, l'articolo 8 introduce agevolazioni fiscali
esclusivamente in alcune aree del paese: ritiene opportuna
tale previsione in quanto il problema della casa sussiste
soprattutto nelle aree ad alta tensione abitativa. In
proposito chiede al Ministro quali siano, nella manovra
finanziaria di recente approvata, i fondi da destinare a tali
agevolazioni fiscali, al fine di comprendere quale
applicazione concreta possa avere l'articolo 8.
Ricorda che si prevede, inoltre, che una parte delle
risorse ex- Gescal possano essere utilizzate nell'ambito
del fondo sociale per la casa. Esprime perplessità in
proposito, in quanto potrebbero porsi dei problemi di
legittimità dal momento che la legge n. 60 del 1963 prevede
la specifica finalizzazione di tali risorse all'ampliamento
del patrimonio di edilizia residenziale pubblica. Il Ministro
ha invece parlato di flessibilità dell'uso dei fondi
ex- Gescal.
Fa presente che in Italia l'edilizia residenziale pubblica
versa in una condizione molto più disagiata rispetto a quanto
avviene negli altri Paesi europei: ad esempio, in Francia
vengono ad essa destinati circa 15 mila miliardi annui, cui va
aggiunto l'1 per cento di fondi prelevati dalle imprese.
Ritiene che non sia opportuno continuare con una politica
che non potenzia il patrimonio ERP. Appare invece necessario
dare risposte ai ceti meno abienti.
Rileva inoltre che dall'accordo tra Governo e sindacati si
evince che si intende trasferire alle regioni il patrimonio di
edilizia residenziale pubblica. Non condivide tale
impostazione in quanto sembra l'applicazione di una sorta di
"federalismo invertito", dal momento che non si tratta di
trasferire alle regioni beni dello Stato, ma beni che sono
gestiti dai comuni. Osserva inoltre che la politica della casa
dovrebbe essere omogenea su tutto il territorio nazionale. A
ciò si aggiunga che se il patrimonio ERP venisse trasferito
alle regioni non si pagherebbe più l'ICI ed i comuni
perderebbero un gettito notevole.
Rileva che la proposta di legge da lei presentata sul
regime dei suoli e l'acquisizione delle aree da destinare alla
costruzione di alloggi di edilizia residenziale pubblica non è
stata recepita neppure in parte nel testo unificato.
Sollecita lo svolgimento di una audizione di
rappresentanti degli IACP, del SUNIA e dei comuni al fine di
acquisire ulteriori elementi di conoscenza in merito al
problema della casa.
Ricorda infine che nel documento relativo all'accordo tra
Governo e sindacati si considera che il costo medio degli
affitti in Italia ammonti a 340 mila lire al mese. Tale
affermazione appare difficilmente credibile e può tutt'al più
interpretarsi come attestazione delle frodi fiscali che
vengono fatte in questo settore.
Alfredo ZAGATTI (gruppo sinistra democratica-l'Ulivo),
relatore, presenta una nuova formulazione della sua
proposta di testo unificato, pubblicato in allegato, che
invita ad adottare come testo base per il prosieguo dei
lavori. Ricorda che i deputati De Cesaris e De Biasio Calimani
hanno sollecitato lo svolgimento di una audizione sui problemi
della casa, mentre il deputato Foti ha preannunciato che
intende chiedere che sia sottoposto al Comitato per la
legislazione il testo in esame. Ribadisce che l'adozione del
testo da lui proposto non implica l'esclusione di
Pag. 99
modifiche ulteriori, anzi sarà necessario recepire alcune
delle istanze emerse nel corso del dibattito. Dal momento che
si tratta di una operazione complessa propone, dopo l'adozione
del testo, di tornare in Comitato ristretto per definire i
punti più controversi ed esaminare il provvedimento anche
sotto il profilo dei possibili vizi di costituzionalità.
Passa quindi ad illustrare le modifiche, da lui apportate
al testo unificato già presentato nella seduta del 18 dicembre
scorso, relative alla copertura finanziaria, contenute nel
comma 8 dell'articolo 9 e nell'articolo 12. Con esse si
prevede che per gli anni 1999-2000 vengano utilizzate le somme
indicate nella tabella A della legge finanziaria per
consentire gli sgravi fiscali, mentre nel fondo nazionale
confluiscono anche i fondi ex- Gescal per un ammontare di
900 miliardi per il 1999 e 900 miliardi per il 2000. Tale
previsione non implica che la somma dei 1.800 miliardi debba
essere necessariamente utilizzata in breve tempo, ma si
deciderà nel prosieguo quando e come utilizzarla.
Ricorda quindi che la proposta di testo unificato da lui
elaborata sulla base del lavoro svolto nell'ambito del
Comitato ristretto riguarda esclusivamente le locazioni
abitative ed il rilascio degli immobili. Secondo quanto
concordato nell'ambito del Comitato ristretto, il testo non
comprende quindi le tematiche della riforma dell'edilizia
residenziale pubblica e del riordino degli IACP, oggetto di
alcune delle proposte di legge all'ordine del giorno.
Prima di adottare il testo, propone pertanto di
disabbinare dal pacchetto dei provvedimenti in esame i
progetti di legge Zagatti ed altri n. 807, De Cesaris ed altri
n. 867 e n. 1024, n. 2031 e n. 2051 del Governo, De Biasio
Calimani ed altri n. 2209, in materia di riforma dell'edilizia
residenziale pubblica e di riassetto degli IACP. Essi
dovrebbero seguire da questo momento un proprio e diverso
iter parlamentare.
Per quanto riguarda la proposta di legge di iniziativa
popolare n. 1222, che reca disposizioni sia in materia di
locazioni che di riforma dell'edilizia residenziale pubblica e
di riordino degli IACP, propone di richiedere all'Assemblea lo
stralcio dell'intero Capo II (articoli da 4 a 16) nonché degli
articoli 35, 36, 37, 38, 39, 40, 41, 42, 43 e 44 che
assumerebbero il titolo "Riforma dell'edilizia residenziale
pubblica e riordino degli IACP, nonché disposizioni relative
agli immobili degli enti previdenziali e per l'acquisizione
della prima casa", con la numerazione 1222- ter.
Le rimanenti disposizioni prenderebbero il seguente
titolo: "Disciplina dell'affitto abitativo e sostegno alle
locazioni", confluendo nell'A.C. 1222- bis, che, in caso
di approvazione da parte dell'Assemblea della proposta di
stralcio, resterebbe abbinato al gruppo delle proposte di
legge in materia di locazioni, Storace ed altri n. 790,
Zagatti ed altri n. 806, De Cesaris ed altri n. 825, Testa n.
1718, Pezzoli n. 2382, Delmastro Delle Vedove n. 4146, Foti e
Riccio n. 4161.
A tali proposte di legge si riferisce quindi il testo
unificato che sarà adottato dalla Commissione.
Ricorda infine che lo stralcio appare necessario affinché
le materie non comprese nel testo unificato da lui presentato
possano seguire un loro distinto iter parlamentare.
La Commissione approva quindi la proposta del relatore di
disabbinamento dei progetti di legge Zagatti ed altri n. 807,
De Cesaris ed altri n. 867 e n. 1024, n. 2031 e 2051 del
Governo, De Biasio Calimani ed altri n. 2209, in materia di
riforma dell'edilizia residenziale pubblica e di riassetto
degli IACP.
La Commissione delibera altresì di richiedere
all'Assemblea lo stralcio del Capo II e degli articoli da 35 a
44 proposta di legge di iniziativa popolare n. 1222, come
proposto dal relatore.
Maria Rita LORENZETTI, presidente, avverte che la
richiesta di stralcio sarà immediatamente trasmessa al
Presidente della Camera.
Avverte altresì che si procederà ora alla votazione ai
fini dell'adozione della nuova proposta di testo unificato
presentata
Pag. 100
nella seduta odierna dal relatore come testo base per il
prosieguo dell'esame.
Tommaso FOTI (gruppo alleanza nazionale) ricorda che
già nella seduta di ieri si era dichiarato contrario
all'adozione del testo sia per i problemi formali che esso
presenta sia in quanto si tratta di una proposta "a senso
unico". Rileva che le sue osservazioni hanno provocato una
mobilitazione del gruppo della sinistra democratica del quale
sono presenti nella seduta odierna numerosi parlamentari.
Tutto ciò dovrebbe dire qualcosa ai gruppi del centro che
hanno sottoscritto il programma dell'Ulivo anche per la parte
riguardante le politiche abitative.
Ritiene che il testo unificato presentato dal relatore
sia in controtendenza rispetto a quanto la Commissione aveva
fatto nella scorsa legislatura, nel corso della quale aveva
quasi ultimato l'esame di un provvedimento che rilanciava il
mercato delle locazioni e introduceva elementi di certezza
circa il rilascio degli immobili. Il testo oggi in esame,
invece, prevedendo una durata dei contratti di locazione di 4
anni, rinnovabile per altri 4, nonché per altri due in caso di
mancato accordo tra le parti, risulta ancora meno liberale
della normativa sui patti in deroga, in cui tale ultima
possibilità non è contemplata. Il testo del relatore appare
quindi peggiorativo rispetto al decreto-legge n. 333 del
1992, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 359 del
1992, per quanto riguarda l'applicazione dell'articolo 59
della legge n. 392 del 1978, relativa al recesso del
locatore.
Per quanto riguarda il cosiddetto "secondo canale", il
testo assume le vesti di una sorta di proposta "Di Pietro
bis ". Esprime particolari perplessità circa la
previsione, formalmente facoltativa, ma di fatto obbligatoria,
della assistenza delle associazioni di categoria. Ritiene che
dal momento che tale assistenza può essere svolta solo dalle
associazioni maggiormente rappresentative, si assisterà
verosimilmente ad una corsa per ottenere tale riconoscimento e
poter di conseguenza partecipare alla "spartizione delle
risorse".
Prima di adottare il testo del relatore si augura che se
non si vogliono recepire le indicazioni del suo gruppo almeno
si tenga conto delle osservazioni di carattere tecnico
formulate da esperti della materia. Dà lettura di un articolo
del professor Vittorio Angiolini dal titolo "Il progetto di
riforma delle locazioni: valutazioni e prospettive",
pubblicato nella rivista "La Tribuna", che chiede che sia
portato a conoscenza di tutti i componenti della
Commissione.
Sussistono dunque notevoli dubbi sotto il profilo della
legittimità costituzionale del testo per quanto riguarda
soprattutto il riconoscimento delle associazioni maggiormente
rappresentative e per quanto riguarda la tutela del
contraente. Si domanda infatti cosa rimanga della libertà
contrattuale quando, su richiesta di una sola delle parti, si
applica l'assistenza delle associazioni di categoria.
Rileva che il contratto nazionale configura un ulteriore
passo verso lo statalismo ed il dirigismo, patrimonio genetico
della sinistra ed ormai accettato anche dai gruppi di centro
per convenienza. In ogni caso, ritiene che tale livello di
contrattazione svuoti del tutto di significato quella svolta a
livello locale, che considera invece estremamente valida in
presenza di diverse tipologie contrattuali.
Ritiene poco logico adottare un testo che presenta alcuni
problemi di costituzionalità, come segnalato anche dagli
uffici nella documentazione.
Intende rettificare in parte quanto riportato nel
resoconto della seduta di ieri: ricorda che la legge n. 362
del 1988 prevede che le Commissioni competenti possono
chiedere al Governo una relazione per la verifica della
quantificazione degli oneri; è questo il documento che il suo
gruppo ha chiesto al Ministero del tesoro e non una generica
"relazione tecnica del Governo".
Svolge quindi alcuni rilievi in merito alla nuova proposta
di testo unificato presentata oggi dal relatore. Ritiene che
il comma 8 dell'articolo 9 presenti alcuni problemi per quanto
riguarda l'utilizzo dei fondi ex- Gescal. Ricorda che i
fondi ex-
Pag. 101
Gescal erano finalizzati al finanziamento di programmi di
costruzione di alloggi di edilizia residenziale pubblica,
mentre con il testo del relatore vengono utilizzati per scopi
diversi. Ribadisce quindi che la riforma delle locazioni non
deve essere una nuova legge transitoria ma deve assumere un
carattere definitivo.
Non reputa quindi che nella seduta odierna ci si trovi
nelle condizioni di poter adottare il testo del relatore che
pur qualificandosi come "unificato" non è davvero
"unificante", e rilevando inoltre che se su tale testo non
sono stati ancora superati i problemi di carattere tecnico
risulterà ancora più difficile superare quelli di natura
politica.
Maria Rita LORENZETTI, presidente, assicura che
l'articolo del professor Vittorio Angiolini, citato dal
deputato Foti, sarà messo a disposizione di tutti i componenti
della Commissione.
Carlo FONGARO (gruppo lega nord per l'indipendenza
della Padania) dichiara il voto contrario del suo gruppo
sull'adozione del testo unificato proposto dal relatore,
ritenendo che esso possa dar luogo a scontri all'interno della
Commissione anzichè favorire un accordo per la soluzione dei
problemi relativi alle locazioni.
Osserva infatti che il testo risente di una impostazione
vincolistica ed illiberale, che dimostra che lo Stato tende a
regolamentare tutti gli aspetti della vita dei cittadini.
Il testo inoltre non risolve i problemi relativi al
rilascio per finita locazione: pur non essendo infatti
formalmente soppresso tale istituto, le disposizioni che si
intende introdurre sono tali da non fornire alcuna garanzia ai
proprietari circa il termine della locazione e la possibilità
di rientrare nella piena disponibilità del proprio immobile.
Per verificare ciò, occorrerà attendere il 2007, tenuto conto
che i termini di durata del contratto sono elevati a dieci
anni.
Viene inoltre introdotta la possibilità di prelazioni che
non erano previste neanche dalla legge n. 392 del 1978. Quanto
alla considerazione in base alla quale l'introduzione dei
vincoli è giustificata da una carenza dell'offerta abitativa
pubblica, osserva che tale dato è tutto da verificare in
quanto molti assegnatari di alloggi di edilizia residenziale
pubblica non hanno titolo a tale beneficio e spesso
usufruiscono di questa condizione per comprare alloggi da
concedere in locazione sul mercato privato.
In tal modo si impedisce a chi versa in effettivo stato di
bisogno di usufruire di alloggi a canoni sociali. Occorrerebbe
quindi effettuare una attenta verifica, allontanando dagli
immobili pubblici coloro che non hanno i requisiti prescritti
dalla legge.
Si dichiara ancora contrario alle disposizioni del testo
del relatore che limitano la concessione di taluni benefici
alle aree a maggiore tensione abitativa: pur concordando con
il criterio indicato, sottolinea che occorrerebbe stabilire
dove effettivamente si verificano tali situazioni di crisi del
mercato, non ritenendo sufficiente il riferimento ai comuni
indicati nel testo del relatore, in quanto ciò può creare
ingiustificate discriminazioni.
In merito alla previsione dell'assistenza alle parti delle
associazioni maggiormente rappresentative a livello nazionale,
ritiene che il compito ad esse assegnato potrebbe essere più
efficacemente svolto da organizzazioni di carattere locale.
Esse potrebbero seguire in modo migliore la conclusione dei
contratti di locazione dal momento che sorgono problemi di
natura diversa a seconda dell'ambito territoriale nel quale ci
si trova ad agire.
Riguardo infine alla questione del decentramento, si
chiede per quali ragioni la proposta di testo unificato
preveda una convenzione nazionale preliminare agli accordi da
concludere in sede locale.
Nel ribadire il voto contrario sull'adozione del testo,
dichiara che comunque il suo gruppo si impegnerà in
Commissione per migliorarne la formulazione e per mitigarne
l'impostazione statalista e illiberale proprio al fine di
difendere gli interessi di coloro che hanno un effettivo
bisogno di alloggi in locazione a prezzi adeguati.
Pag. 102
Il Sottosegretario Gianni MATTIOLI precisa che la Banca
d'Italia ha reso noto che circa un milione di famiglie avrebbe
diritto ad ottenere abitazioni di edilizia residenziale
pubblica, che non sono però loro assegnate a causa della
carenza di alloggi.
Lucio TESTA (gruppo rinnovamento italiano) ritiene che
dal tenore degli interventi svolti nella seduta odierna sembra
quasi che la Commissione si stia accingendo ad approvare in
via definitiva la legge di riforma delle locazioni. In realtà,
in questa fase si sta valutando l'opportunità di adottare un
testo sul quale potranno essere apportate ulteriori
modifiche.
Preannuncia quindi il voto favorevole del suo gruppo
all'adozione del testo unificato proposto dal relatore come
testo base, pur evidenziando la necessità che esso venga
migliorato in alcuni punti. Ad esempio, ritiene opportuno che
il canale libero sia reso effettivamente tale e che il testo
preveda l'eliminazione dell'equo canone.
Walter DE CESARIS (gruppo rifondazione
comunista-progressisti) dichiara la disponibilità del suo
gruppo a seguire il percorso indicato dal relatore, procedendo
all'adozione del testo e tornando successivamente in Comitato
ristretto per chiarire ed approfondire taluni aspetti. In
quella sede si potrebbero eventualmente svolgere anche
audizioni per acquisire ulteriori elementi di conoscenza.
Preannuncia quindi il voto favorevole del suo gruppo
all'adozione del testo unificato proposto dal relatore.
Rileva che per la prima volta la legge finanziaria
contiene uno stanziamento cospicuo da destinare alle politiche
abitative. A questo punto è necessario confrontarsi sul merito
partendo dalla realtà concreta nella quale ci si trova ad
agire ed evitando interpretazioni forzate e fuorvianti del
testo proposto dal relatore. Tale testo infatti non sembra
prefigurare, come lamentato invece da alcuni colleghi, forme
di dirigismo statale.
Ribadisce che il testo in esame deve costituire
esclusivamente una base di partenza per proseguire nel lavoro
intrapreso. Pur essendo necessarie delle modifiche, il testo
non deve essere però stravolto. E' legittimo che ogni gruppo
difenda le proprie posizioni ma ciò deve essere fatto cercando
di trovare un punto di equilibrio per arrivare in tempi certi
alla definizione della riforma.
Roberto Maria RADICE (gruppo forza Italia), nel
dichiarare il voto contrario del suo gruppo all'adozione del
testo unificato proposto dal relatore, non intende ripetere le
argomentazioni già espresse dai colleghi Foti e Fongaro, con i
quali concorda pienamente.
Desidera peraltro formulare alcune considerazioni di
carattere più generale, manifestando la propria amarezza per
gli ultimi sviluppi del dibattito in Commissione in materia di
locazioni.
Ha già avuto modo di svolgere, nella seduta di ieri,
alcune osservazioni riguardo ai punti critici del testo
proposto dal relatore dal quale emergono questioni non ancora
risolte, quali ad esempio quelle relative ai profili fiscali e
all'utilizzo dei fondi ex- GESCAL, che non ritiene del
tutto corretto.
Sono stati inoltre avanzati sospetti di legittimità
costituzionale in merito a taluni contenuti della proposta di
testo unificato. Infine, anche le sue osservazioni circa la
necessità di svolgere approfondimenti mediante idonee attività
conoscitive non è stata presa in considerazione.
Nonostante tutti i rilievi formulati, infatti, si assiste
ad una forzatura da parte della maggioranza che intende
procedere in ogni caso all'adozione del testo senza tentare
una riflessione e individuare un corretto percorso, anche in
accordo con i gruppi dell'opposizione, per risolvere i più
gravi problemi evidenziati.
Intende quindi esprimere anche al Ministro dei lavori
pubblici la propria amarezza per tale atteggiamento, che
rischia di creare problemi all'interno della
Pag. 103
stessa maggioranza, come emerge d'altra parte dalle
considerazioni del collega Testa.
Ritiene in conclusione inopportuno imporre, con un atto di
forza, l'adozione del testo formulato dal relatore, e
ribadisce la necessità di un approfondimento per pervenire ad
una normativa corretta ed equilibrata; ciò non soltanto
nell'interesse dei piccoli proprietari, ma, come ha
giustamente posto in luce il collega Fongaro, soprattutto per
garantire quanti si trovano in condizioni di effettiva
necessità, i quali trarrebbero vantaggio da una corretta
impostazione legislativa dei problemi relativi al mercato
delle locazioni.
Cesidio CASINELLI (gruppo popolari e
democratici-l'Ulivo) intende svolgere alcune precisazioni a
nome del suo gruppo. Non ritiene che, come ha sostenuto il
deputato Radice, la maggioranza sia poco attenta ai problemi
sociali. Condivide l'impianto del testo del relatore, che
ritiene opportuno adottare come testo base e al quale andranno
apportate comunque delle modifiche.
Osserva che il libero mercato non rappresenta la panacea
di tutti i mali come sembrano sostenere invece i gruppi
dell'opposizione. E' chiaro comunque che se si stesse
esaminando una legge non riguardante un problema sociale di
tale rilevanza e delicatezza non si avvertirebbe la necessità
di introdurre misure di limitazione del mercato.
Reputa il "secondo canale" estremamente necessario, mentre
il "primo canale" andrebbe ulteriormente liberalizzato.
Giudica con favore l'eliminazione della possibilità di
disporre detrazioni fiscali anche a vantaggio degli inquilini,
prevedendo invece il fondo sociale. Esprime inoltre
apprezzamento sul principio di sussidiarietà che pervade il
provvedimento: è giusto che lo Stato, le regioni ed i comuni
si attivino per fornire alloggi a coloro che non ne hanno.
Si dichiara invece perplesso in merito all'opportunità di
eliminare del tutto la normativa sull'equo canone, ma
riconosce che si tratta comunque di un problema ancora aperto.
Non condivide la limitazione delle detrazioni IRPEF ai soli
comuni ad alta tensione abitativa: tali agevolazioni
andrebbero estese a tutto il territorio nazionale.
Invita infine a riflettere sulle norme di copertura
finanziaria. Comprende che il riferimento ai lavoratori
dipendenti, pensionati e disoccupati, contenuta nel comma 8
dell'articolo 9 rappresenti un tentativo di mediazione per
evitare un contrasto con la finalizzazione dei fondi
ex- Gescal e la sentenza della Corte costituzionale in
materia. Ritiene però che la citata disposizione andrebbe
armonizzata con l'articolo 12 affinché tutti i cittadini
possano usufruire in eguale misura dei benefici previsti dal
testo.
Auspica infine che si giunga all'approvazione della
riforma prima dell'estate.
Sauro TURRONI (gruppo misto Verdi-l'Ulivo) si dichiara
favorevole all'adozione del testo unificato presentato dal
relatore, sebbene esso necessiti di talune modifiche. Ricorda
che la Commissione ha iniziato a discutere di riforma delle
locazioni sin dall'inizio della legislatura e sarebbe a questo
punto opportuno accelerare i tempi della sua approvazione.
Fa presente che se si volesse veramente agire nei
confronti del mercato si dovrebbero seguire altre strade, ad
esempio quella di immettere sul mercato le case sfitte,
prevedendo eccezioni solo in alcuni limitati casi. Non sembra
peraltro che chi invoca il mercato sia disponibile a
percorrere questa via.
Concorda quindi con l' iter proposto dal relatore.
La Commissione delibera quindi, a maggioranza, di adottare
come testo base per il seguito dell'esame la nuova proposta di
testo unificato predisposta dal relatore, pubblicata in
allegato.
Maria Rita LORENZETTI, presidente, rinvia il
seguito dell'esame ad altra seduta.
La seduta termina alle 13,10.
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