| CALDEROLI: Modifiche alla legge 20 maggio 1970, n. 300, in
materia di diritti delle rappresentanze sindacali (136).
(Parere della I e della X Commissione).
BERTINOTTI ed altri: Norme per l'elezione del consiglio
unitario delle lavoratrici e dei lavoratori nei luoghi di
lavoro (2052).
<Parere della I, della II (ex articolo 73, comma
1- bis, del regolamento in materia sanzioni), della V,
della VI, della VIII e della X Commissione>.
MALAVENDA ed altri: Nuove norme in materia di attività,
organizzazione e rappresentanza sindacale (3147).
(Parere della I, della II, della V e della X
Commissione).
PISCITELLO ed altri: Norme in materia di rappresentanza e
rappresentatività sindacale (3707).
<Parere della I, della II (ex articolo 73, comma
1- bis, del regolamento per le disposizioni in materia di
sanzioni), della V, della X e della XIII Commissione>.
GARDIOL: Norme in tema di democrazia, rappresentanza e
rappresentatività sindacale (3831).
(Parere della I, della II (ex articolo 73, comma
1- bis, del regolamento, per le disposizioni in materia
di sanzioni), della V, della VII, della X, della XII e della
XIII Commissione>.
STANISCI ed altri: Norme in materia di rappresentanze
sindacali unitarie, di rappresentatività delle organizzazioni
sindacali, di efficacia dei contratti collettivi di lavoro e
princìpi in tema di democrazia industriale (3849).
(Parere della I, della II, della V e della X
Commissione).
SCHMID ed altri: Norme in tema di democrazia,
rappresentanza e rappresentatività sindacali (3850).
<Parere della I, della II (ex articolo 73, comma
1- bis, del regolamento, per le disposizioni in materia
di sanzioni), della V, della VI, della VII, della VIII e della
X Commissione).
SCRIVANI ed altri: Norme in materia di rappresentanza e
rappresentatività sindacale (3866).
<Parere della I, della II (ex articolo 73, comma
1- bis, per le disposizioni in materia di sanzioni),
della V,
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della VI, della X, della XII e della XIII Commissione>.
SCALIA: Norme in materia di democrazia sindacale, diritti,
rappresentanza, rappresentatività e attività sindacali
(3896).
(Parere della I, della II, (ex articolo 73, comma
1- bis, in materia di sanzioni), della V e della VI (ex
articolo 73, comma 1- bis, in materia tributaria), della
VII, della VIII, della X, della XII e della XIII
Commissione).
PANETTA: Norme in materia di rappresentanza e
rappresentatività sindacale (4032).
<Parere della I, della II (ex articolo 73, comma
1- bis, per le disposizioni in materia di sanzioni),
della V, della VI e della X Commissione).
MANZIONE: Disciplina delle associazioni sindacali e
dell'efficacia dei contratti collettivi di lavoro (4064).
(Parere della I, della II e della X Commissione).
COLUCCI ed altri: Norme in materia di rappresentanza dei
lavoratori e rappresentatività sindacale (4065).
<Parere della I, della II (ex articolo 73, comma
1- bis, del regolamento per le disposizioni in materia di
sanzioni), della V, della X e della XIII).
COLUCCI: Disciplina della rappresentatività sindacale nel
pubblico impiego (4066).
(Parere della I Commissione).
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| La Commissione prosegue l'esame dei provvedimenti in
titolo rinviato nella seduta del 10 settembre 1997.
Renzo INNOCENTI, presidente, ricorda che il
relatore del provvedimento in titolo si era impegnato a
riferire sul complesso delle audizioni informali tenutesi
nell'ambito del Comitato ristretto; sulla base di ciò sarà
possibile delineare una bozza di testo unificato sulla quale
potranno eventualmente essere avanzate ulteriori
osservazioni.
Pietro GASPERONI (gruppo sinistra democratica-l'Ulivo),
relatore, ricorda che sono state ascoltate quarantanove
organizzazioni sindacali: il criterio di selezione è stato
quello di considerare i firmatari dell'accordo del settembre
del 1996 oltre, naturalmente, i soggetti che ne avessero fatto
richiesta. Si è trattato di un processo che ha richiesto
tempo, e che, tuttavia, si è rivelato molto utile; più in
particolare è stato molto apprezzato il metodo prescelto di
promuovere audizioni preventive, vale a dire collocate al
momento dell'impostazione del provvedimento. Si tratta,
infatti, di una materia sulla quale è necessario ricercare il
consenso delle forze organizzate destinatarie del risultato
finale delle misure in corso di adozione.
Sottolinea che, a suo giudizio, i tempi sono ormai maturi
per il perfezionamento del provvedimento legislativo; sono
stati sollecitati tempi rapidi sia dal versante delle imprese
che da quello dei lavoratori ed il tema in discussione è
entrato ormai con forza anche nel dibattito interno al
sindacato.
E' stata ampiamente condivisa la scelta di orientarsi
verso un intervento legislativo "leggero" che, pur
sufficientemente preciso nel garantire certezza
nell'esigibilità dei nuovi diritti, non si proponga tuttavia
di risolvere ogni problema in via legislativa. La nuova
normativa, quindi, dovrà costituire la risultante di un
rapporto equilibrato tra norma legislativa e norma pattizia e
deve essere in grado, al contempo, di esaltare chiaramente
l'esperienza del sindacalismo italiano che, nello stesso
tempo, presenta una forma associativa ed una forma elettiva.
Non potrà quindi adottarsi una soluzione nell'ambito della
quale uno dei due modelli prevalga sull'altro.
In tale direzione un contributo di rilievo è stato
apportato con il decreto legislativo adottato in materia di
pubblico impiego, nonostante le indiscutibili diversità di
contesto derivanti, da un lato, dall'unicità della controparte
e delle conseguenti trattative contrattuali, dall'altro dalla
già vigente garanzia dell' erga omnes.
Nel corso delle audizioni svolte, quindi, non soltanto
sono state acquisite le opinioni ed i pareri dei soggetti
organizzati, ma ci si è anche confrontati con la complessità
del problema e con le difficoltà con le quali sarà necessario
confrontarsi nel prosieguo dei lavori.
Allo stato, quindi, essendosi chiusa una fase nell'ambito
dell' iter del provvedimento,
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ci si potrà impegnare nella predisposizione di un testo
unificato che garantisca, nella sua costruzione, l'apporto
ed il contributo di tutti i componenti del Comitato
ristretto, senza alcun pregiudizio di parte.
Alfredo STRAMBI, presidente, ricorda che da più
parti sono state avanzate sollecitazioni per una conclusione
in tempi rapidi dell' iter del provvedimento. Nella fase
attuale, tuttavia, occorre soffermarsi sulle proposte
operative avanzate dal relatore.
A tale proposito ricorda che il Ministero del lavoro aveva
programmato la costituzione di un comitato di esperti che
avrebbe dovuto affiancare la Commissione nello svolgimento dei
suoi lavori.
Il sottosegretario di Stato Antonio PIZZINATO, dopo
avere espresso a nome del Governo il consenso sul percorso
ipotizzato dal relatore, manifesta il suo apprezzamento per
l'approfondimento realizzatosi mediante lo svolgimento delle
audizioni.
Ricorda inoltre che, con decreto interministeriale, è
stato costituito presso il Ministero il gruppo di lavoro
sopracitato il quale dovrebbe essere in grado di apportare un
contributo allo svolgimento dei lavori in sede di Comitato
ristretto.
Ritiene inoltre importante che si giunga alla definizione
di un testo che abbia validità generale sia per il settore
privato che per quello pubblico. Riservandosi di intervenire
nuovamente nel corso dello svolgimento dei lavori in sede di
Comitato ristretto, auspica che si giunga, nel più breve tempo
possibile, alla definizione di un testo compiuto in grado di
colmare le lacune attualmente esistenti.
Elena Emma CORDONI (gruppo sinistra
democratica-l'Ulivo), ad integrazione delle osservazioni
prospettate dal relatore, precisa che sarà compito dello
stesso redigere anzitutto uno schema che dovrà costituire
l'impianto del futuro testo unificato.
Pieralfonso FRATTA PASINI (gruppo Forza Italia) pur
consentendo, in linea generale, sul metodo di lavoro
prospettato dal relatore, ritiene che sarebbe più opportuno
che ogni gruppo prepari una nota contenente eventuali
osservazioni di cui il relatore possa tener conto
nell'elaborazione dello schema.
Giorgio GARDIOL (gruppo misto-Verdi-l'Ulivo),
sottolinea che sarebbe preferibile che ogni gruppo esprima le
sue opinioni riferendole ad uno schema predisposto dal
relatore.
Mara MALAVENDA (gruppo misto-Verdi-l'Ulivo) manifesta
un profondo dissenso sul percorso che si sta delineando:
ancora una volta l'obiettivo del "far presto" penalizza lo
svolgimento di un lavoro approfondito. Il relatore si è
limitato a liquidare in poche righe tutte le proposte di legge
presentate, mentre, con lo svolgimento di una serie di
audizioni informali, ha dimostrato la volontà di perfezionare
una legge che venga incontro alle esigenze della concertazione
sindacale e delle organizzazioni confederali. Non si è tenuto
in alcun conto, al contrario, dei progetti di legge che
incorporavano le reali esigenze dei lavoratori, tutto
disattese dai parametri ora adottati.
Questo modo di procedere, quindi, tipico del Governo in
carica, penalizza fortemente le esigenze dei lavoratori e
dimostra che le consultazioni sono soltanto formali e che,
nella sostanza, vengono soddisfatte soltanto le esigenze del
padronato.
Fedele PAMPO (gruppo alleanza nazionale), ritiene che
il percorso delineato dal relatore denoti un grande senso di
responsabilità e costituisca una soluzione equilibrata.
Nessun altro chiedendo di parlare, Alfredo STRAMBI,
presidente, rinvia ad altra seduta il seguito
dell'esame.
La seduta termina alle 12,30.
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