| GIUSEPPE ALBERTINI, Sottosegretario di Stato per i
trasporti e la navigazione. Gli accertamenti svolti dalle
Ferrovie dello Stato sul deragliamento del treno 816 Reggio
Calabria-Torino hanno evidenziato che l'incidente iniziava
sugli scambi di ingresso alla stazione Roma Casilina, alle ore
3,15 circa del 1^ agosto, e proseguiva per circa 300 metri
all'interno della stazione stessa, nella quale il treno 816
urtava contro un treno merci in sosta. A seguito del notevole
danneggiamento alle infrastrutture ferroviarie, rimanevano
interrotte la linea Roma Termini-Formia fino alle ore 5,35; il
binario dispari della Roma Termini-Cassino e la linea Roma
Tiburtina-Roma Casilina fino alle ore 11,52; la linea Roma
Tuscolana-Roma Casilina fino alle ore 18,34. Il trasbordo dei
viaggiatori veniva ultimato alle ore 5,50.
Nell'incidente, gli apparati di stazione sono risultati
funzionanti e gli accertamenti sia sulla infrastruttura
ferroviaria, revisionata nei mesi precedenti, sia sul rodiggio
e sugli organi del freno delle vetture e della locomotiva non
hanno rilevato rotture o difettosità da poter ritenere
preesistenti allo svio.
I danni all'infrastruttura e al materiale rotabile sono
stati quantificati in circa 5 miliardi.
La mancanza della zona tachigrafica, nel tratto terminale
della marcia del treno, non ha consentito di determinare con
certezza la velocità del treno stesso all'ingresso nella
stazione di Roma Casilina ed in particolare in corrispondenza
degli scambi che avrebbero dovuto essere percorsi a 30
chilometri orari. Peraltro, la determinazione della velocità
in base alle registrazioni delle zone OR (orologi registratori
dei segnali posti nelle garrette) e degli orari registrati dai
dirigenti del movimento, è risultata non significativa, sia
per il sincronismo e la possibilità di apprezzamento delle
tracce dei vari orologi registratori, sia per la ridotta
influenza sulla velocità media di una frenatura nel tratto
terminale.
Tuttavia, attesa la dinamica dell'incidente e le
conseguenze derivate dallo svio, le Ferrovie dello Stato
riferiscono che la causa dell'incidente è dovuta all'eccesso
di velocità. Infatti, il materiale sviato, prima dell'arresto,
ha percorso 300 metri, abbattendo quattro pali TE ed un
portale da segnale, nonché alcune centinaia di metri di rotaie
e traverse e sei deviatori.
E' inoltre emerso che la responsabilità dell'accaduto è da
ascriversi al personale di macchina del treno 816 per non aver
rispettato la velocità di ingresso a 30
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chilometri orari, come regolarmente comandata dall'aspetto
dei segnali di avviso e protezione.
Risulta che a seguito dei fatti sopraddetti sia stata
avviata un'inchiesta da parte dell'autorità giudiziaria.
In merito, invece, alla situazione logistica venutasi a
creare nella stazione di Napoli centrale a seguito del
deragliamento del treno in questione, le Ferrovie dello Stato
Spa riferiscono quanto segue.
Premesso che sono stati chiamati in servizio tutti gli
agenti reperibili addetti alla clientela nonché lo stesso
responsabile dei servizi di stazione di Napoli centrale ed il
responsabile biglietteria e che il turno di servizio, all'uopo
predisposto, prevede normalmente quattro agenti per turno
(mattina e pomeriggio), dalle ore 8 alle ore 21,12, sono stati
garantiti tali servizi così suddivisi: per il giorno 2 agosto
(ore 8-21,12) sono stati previsti 4 agenti di mattina e 4 di
pomeriggio, il responsabile, 2 reperibili, un disponibile; per
i giorni 3 e 4 agosto (ore 8-24) sono stati previsti 4 agenti
di mattina e 4 di pomeriggio, il responsabile, 2 reperibili,
un disponibile.
L'ufficio informazioni, che osserva un orario dalle ore 7
alle ore 21,12, ha mantenuto aperti continuamente tre
sportelli e, nei momenti di punta, anche quattro sportelli,
rispetto ai due normalmente preposti. Inoltre, nei giorni 3 e
4 agosto, l'orario è stato prolungato di un'ora a fine
turno.
Anche il centro informativo viaggiatori ha prolungato il
normale orario dalle ore 7 alle ore 21,12 di due ore il giorno
3 agosto e di un'ora il 4 agosto.
Il servizio di biglietteria, che effettua orario
continuato, è stato assicurato da 14 sportelli su 16 in
servizio dalle ore 7 alle ore 21; inoltre, 5 sportelli con
orario 21-7 hanno fornito servizio di informazioni.
In merito ai rimborsi e ai bonus, le Ferrovie dello
Stato Spa hanno riferito che l'importo dei primi è stato di
oltre 32 milioni, liquidato da due o anche tre sportelli (a
fronte di uno solo preposto normalmente a questa attività),
contro una media giornaliera di 1,5 milioni; per i secondi,
pari a 146, il totale è stato di oltre 10 milioni (nel mese di
luglio sono stati emessi 502 buoni per 20 milioni circa).
In ordine ai servizi igienici, i locali al piano terra
erano chiusi in quanto in fase di ristrutturazione, lavori
peraltro ultimati nella prima decade di settembre. Tuttavia
erano disponibili i servizi ubicati a Napoli piazza Garibaldi,
che si sono rilevati sufficienti per il normale traffico
giornaliero. L'insufficienza intervenuta successivamente è
stata determinata da una esigenza straordinaria e
imprevedibile.
La società Ferrovie dello Stato ha inoltre riferito che il
bar di stazione era ed è chiuso per effetto dei lavori di
ristrutturazione, ancora in corso. In base all'impegno
contrattuale della ditta appaltatrice i lavori dovrebbero
essere ultimati entro breve tempo. Inoltre le Ferrovie dello
Stato, pur tenendo conto che la stazione di Napoli centrale è
ubicata in un'area nella quale sono previsti altri punti di
ristoro, ha autorizzato il bar- buvette, gestito dal
locale dopolavoro ferroviario ed al servizio dei ferrovieri,
ad estendere i propri servizi anche al pubblico ed ha
installato anche appositi box di distribuzione
automatica di bevande nell'ambito della stazione stessa.
Si fa inoltre presente che la farmacia esistente a Napoli
centrale ha in affitto, in qualità di terzo, i locali
ferroviari e svolge un turno di apertura previsto in
loco con le altre farmacie, ubicate nelle vicinanze.
Esiste, poi, all'interno della stazione un ambulatorio per il
primo intervento di pronto soccorso, dipendente dall'azienda
sanitaria 1 di Napoli.
Per quanto attiene le panchine e i sedili si informa che
sono in corso i relativi finanziamenti di acquisti.
Inoltre si sottolinea che le problematiche connesse ai
compiti istituzionalmente previsti a carico della polizia
ferroviaria nonché tutte le strutture facenti capo alla
stazione di Napoli centrale sono già da tempo all'attenzione
delle Ferrovie dello Stato per i provvedimenti necessari a
garantire un'adeguata assistenza e protezione
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sia alla clientela sia agli stessi dipendenti della società,
in servizio presso la stazione.
Infine, si fa presente che tra i provvedimenti adottati
dalle Ferrovie dello Stato in materia di sicurezza rientrano
sia l'istituzione di una unità di crisi che possa, nelle
situazioni di emergenza, affiancare l'organizzazione già
operante in particolare per curare l'assistenza alla clientela
e coordinare i rapporti con le istituzioni sia la costituzione
di una direzione tecnica centrale con il compito di assicurare
lo sviluppo e la diffusione delle politiche relative alla
sicurezza.
Inoltre è stato stipulato un accordo con la protezione
civile che a richiesta delle Ferrovie dello Stato mette a
disposizione direttamente circa duemila volontari per
l'assistenza e per le informazioni ai clienti nei casi di
emergenza.
Per quanto attiene al fenomeno della presenza di
borseggiatori e tossicodipendenti il Ministero dell'interno ha
comunicato che la Polfer ha accertato che nessuna denuncia di
furto risulta inoltrata per fatti penalmente rilevanti,
eventualmente verificatisi nella giornata del 3 agosto
1997.
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