| SERGIO SABATTINI. Prendo la parola per la terza volta, e
forse lo farò ancora, non so se in assenso o in dissenso; in
ogni caso voglio svolgere una considerazione di ordine
generale.
Questo articolo evoca l'esigenza di guardare, in futuro,
con attenzione all'istituzione di commissioni parziali.
Infatti, la diversa composizione - che in questo caso presenta
una connotazione giuridico-inquisitoria - potrebbe produrre
discrasie rispetto al lavoro di altri organi che per esempio
si sono occupati di riforma della pubblica amministrazione.
Siamo in presenza di un caso palese. Stiamo approvando una
legge che dà l'idea di uno Stato in cui il braccio destro non
sa ciò che fa, il braccio sinistro. Debbo dire che, purtroppo,
le conclusioni testé rassegnate dal sottosegretario Bettinelli
mi stupiscono, giacché abbiamo lavorato insieme sulla legge
Bassanini.
Penso che il sottosegretario Bettinelli non possa
considerare santuari o isole intoccabili gli enti locali
territoriali, le regioni e le province, ai quali noi
conferiamo autonomia. Allora, ritengo che qualsiasi ente
locale territoriale comunale, provincia o regione trovi
intollerabile, insostenibile sul piano istituzionale anche
l'interferenza di un organo che noi stiamo costruendo in
contraddizione con l'autonomia statutaria e regolamentare, che
ha improntato la nostra scelta per quanto riguarda tali enti.
Se si tratta di una scelta, allora vi è un problema. Non può
esserci uno Stato strabico, che toglie quello che ha già dato,
o che, magari, fa finta di dare per non farlo mai.
Ed allora, mettiamoci d'accordo. L'emendamento Boccia 11.1
(Nuova formulazione) va in questa direzione. Certo, è
comodo leggerlo, in un paese in cui è facile suscitare la
visceralità del giustizialismo, come la volontà di costruire
isole, ma in realtà si tratta del riconoscimento del
necessario rispetto dell'autonomia statutaria e regolamentare
degli enti.
Nella mia regione in tutti i comuni, piccoli e grandi,
nelle provincie e nella regione stessa vige da anni la regola
che gli amministratori (consiglieri, assessori, sindaci), non
appena vengono eletti, esibiscono la propria situazione
patrimoniale, la propria dichiarazione dei redditi. Ciò non
avviene solo nella mia, ma anche in altre regioni. E'
l'autonomia statutaria.
Propongo allora all'Assemblea di approvare l'emendamento
Boccia 11.1 (Nuova formulazione). Presidente, mi scuso
per la passionalità del mio intervento, ma insisto sul fatto
che questa Assemblea debba esaminare con grande attenzione il
provvedimento, perché ritengo che esso in molti punti vada
contro le linee e l'articolato delle leggi cosiddette
Bassanini 1 e 2.
Ecco perché, caro sottosegretario, mi stupisco del suo
intervento (Applausi dei deputati del gruppo dei popolari e
democratici-l'Ulivo e di deputati del gruppo della sinistra
democratica-l'Ulivo).
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