| SEGUITO DISCUSSIONE: C244, C403, C780, C1417, C1628, C2327,
C2576, C2586, C2610.
...(Esame dell'articolo 11 - A.C. 244)
LAVASS
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| ...SEGUITO DISCUSSIONE: C244, C403, C780, C1417, C1628, C2327,
C2576, C2586, C2610.
...(Esame dell'articolo 11 - A.C. 244)
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| FILIPPO BERSELLI. Signor Presidente, sono contro
l'emendamento Boccia. Mi sembra che ridurre la platea dei
soggetti interessati dall'articolo 11 sia cosa francamente
incomprensibile. Noi abbiamo avuto fenomeni corruttivi
concernenti non solo i deputati e i senatori della Repubblica
ma spesso anche sindaci di comuni piccolissimi ed
amministratori di provincie e di comunità locali di modeste
dimensioni. Pensare quindi di creare delle categorie
legibus solutae senza spiegare i motivi di
quest'esenzione è cosa che non riusciamo a comprendere.
L'onorevole Sabattini ha riferito una circostanza di
rilievo, affermando che la sua regione, l'Emilia-Romagna, e
tutti i comuni della stessa hanno regolamentato questa
materia. E' cosa, onorevole Sabattini, che non c'entra
assolutamente nulla, perché non sappiamo come abbiano
regolamentato la materia, mentre sappiamo che queste categorie
di soggetti che si vorrebbe espungere dall'articolo 11,
proprio perché inserite in tale articolo, subiscono in qualche
modo le conseguenze degli articoli successivi: l'articolo 16
si riferisce proprio a questi soggetti, così come i successivi
17, 18 e 19, per quanto riguarda il ritardo, l'incompletezza,
l'omissione e la veridicità - onorevole Presidente, onorevoli
colleghi - delle dichiarazioni.
Può darsi dunque che ci siano delle regioni e molte
amministrazioni comunali e provinciali italiane che abbiano
regolamentato questa materia, però è certo che le conseguenze
previste da questa legge in riferimento alle possibili
inadempienze di questi soggetti non sono certamente state
regolamentate né della regione Emilia-Romagna, né dai comuni
di tale regione, né da molte regioni e comuni italiani. E'
quindi importante non ridurre la platea ma addirittura
estenderla.
Per questi motivi preannunzio il voto favorevole
sull'emendamento Carmelo Carrara 11.2, che estende la platea
degli amministratori dei comuni da quelli con 25 mila a quelli
con 5 mila abitanti. Non vi è infatti ragione per ridurre il
controllo alle amministrazioni comunali con 25 mila abitanti,
anche perché sappiamo che vi è un diverso sistema elettorale,
che prevede una certa disciplina per i comuni fino a 15 mila
abitanti ed una diversa per quelli con oltre 15 mila abitanti.
Poiché non comprendo il discrimine dei 25 mila abitanti,
annuncio fin da ora il mio voto favorevole sull'emendamento
Carrara 11.2, che estende il controllo dai comuni con 25 mila
abitanti a quelli con 5 mila abitanti. Mi duole che non sia
stato presentato un emendamento che estenda questa disciplina
a tutti i comuni italiani.
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