FRANCO FRATTINI.  Signor Presidente, non aderisco
  all'invito al ritiro, in quanto l'emendamento, che ho firmato
  insieme ad altri colleghi, mira ad escludere le competenze
  della commissione nei confronti degli amministratori di
  società quando il capitale di dette società sia sotto il
  cinquanta per cento nella mano pubblica.  In altri termini,
  rispetto al testo proposto, mi sembra incomprensibile come e
  perché l'estensione dei compiti della commissione debba
  rivolgersi nei confronti di società private quando vi sia
  soltanto il 21 o il 22 per cento di partecipazione pubblica.
  Non è assolutamente detto, anzi è per lo più da escludere, che
  gli amministratori possano essere di derivazione pubblica.  Non
  si vede quindi la necessità di questo penetrante controllo che
  ha certamente un solo scopo, quello indiretto e probabilmente
  non voluto, di creare un grande ostacolo verso le
  privatizzazioni di aziende e di società attualmente nella mano
  pubblica perché se, pur privatizzandole, esse restano soggette
  al medesimo tipo di potere accertativo ed ispettivo che nella
  mano pubblica si giustifica e nella mano privata certamente
  no, questo effetto certamente non voluto, è sicuramente
  negativo  (Applausi dei deputati del gruppo di forza
  Italia).