| SEGUITO DISCUSSIONE: C244, C403, C780, C1417, C1628, C2327,
C2576, C2586, C2610.
...(Esame dell'articolo 14 - A.C. 244)
LAVASS
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| ...SEGUITO DISCUSSIONE: C244, C403, C780, C1417, C1628, C2327,
C2576, C2586, C2610.
...(Esame dell'articolo 14 - A.C. 244)
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| TULLIO GRIMALDI. Non mi pronuncio sulla questione della
decadenza, sulla quale potrei essere d'accordo. Il problema è
un altro: mi pare che questo articolo 14 sia di difficile
lettura, per lo meno nel coordinamento tra i tre commi che lo
compongono.
Il primo comma si riferisce ai parlamentari: il
parlamentare che non adempie agli obblighi che gli sono posti
subisce poi una certa sanzione. Nel secondo comma si parla
invece del Governo, cioè del Presidente
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del Consiglio e dei ministri. Se questi sono anche
parlamentari, non si capisce perché a questo punto debbano
avere un trattamento diverso rispetto ai membri delle Camere;
quindi, essendo parlamentari, dovrebbero rientrare nel primo
comma. Se si tratta invece di non parlamentari, in questo caso
bisognerebbe prevedere una certa conseguenza che qui non è
prevista: per esempio, Presidente del Consiglio o ministri
parlamentari dovrebbero decadere da parlamentari, ma restare
in carica come membri del Governo.
Altra questione riguarda i sottosegretari. Se sono
parlamentari, dovrebbero rientrare nel primo comma e quindi
essere dichiarati decaduti in quanto parlamentari. Se non sono
parlamentari, vengono dichiarati decaduti dal Presidente della
Repubblica. Però, tutto questo non è chiarito. La norma si
presta ad una serie di equivoci che secondo me dovrebbero
essere chiariti in una stesura più organica di questo articolo
14, altrimenti esso si presta ad interpretazioni abbastanza
dubbie.
Pregherei quindi la Commissione di dare una risposta su
questo punto, di dirci cioè quale significato abbiano i tre
commi dell'articolo 14. Il primo comma, infatti, è chiaro, non
si capisce però come gli altri due si armonizzino con il
primo.
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