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Testi integrali degli Atti Parlamentari della XIII Legislatura

Documento


344281
ALA0297-0014
Allegato A n. 297 del 15 gennaio 1998 (ALA13-297)
(suddiviso in 67 Unità Documento)
Unità Documento n.14 (che inizia a pag.11 dello stampato)
Tatarella 2 - 00847. TESTIASS
Pag. 11 (Sezione 1 - Riforma della disciplina del commercio)
Tatarella 2 - 00847.
ZZALA ZZRES ZZALA150198 ZZALA980115 ZZALA000198 ZZALA000098 ZZALA297 ZZ13 ZZTX
    I sottoscritti interpellano il Ministro dell'industria, del
  commercio e dell'artigianato, per sapere - premesso che:
       l'andamento della discussione sulla riforma della legge
  n. 426/71, relativa alla riforma della disciplina del
  commercio, svoltasi presso il Comitato ristretto appositamente
  istituito dalla Commissione Attività Produttive ha evidenziato
  l'impossibilità che la commissione stessa elabori un testo
  organico prima della scadenza del 31 marzo della delega
  conferita dall'articolo 4, comma 4, lettera C, della legge n.
  59 del 1997 (cosiddetta legge Bassanini);
       lo stesso Ministro interpellato ha dichiarato, nel corso
  dell'audizione svoltasi il 10 dicembre 1997 presso la
  Commissione attività produttive della Camera, di volere
  esercitare la delega assicurando al tempo stesso la
  Commissione che gli indirizzi e le intenzioni del Governo
  sarebbero partiti dal risultato del lavoro condotto dal
  Comitato ristretto, avuto riguardo anche alle posizioni e alle
  sollecitazioni che fossero pervenute dai diversi gruppi;
       sembra ormai certo da notizie di stampa che lo stesso
  Ministro abbia predisposto uno schema di decreto legislativo
  sulla riforma della disciplina del commercio che stravolge
  l'attuale normativa e che non tiene conto delle indicazioni
  emerse in sede di Comitato ristretto e ribadite anche nel
  corso dell'audizione del 10 novembre, quali:
         il mantenimento del requisito della qualificazione
  professionale per l'accesso all'attività commerciale per
  qualsiasi settore merceologico (alimentare, non alimentare e
  misto);
         la previsione espressa di un regime di convenzioni tra
  regioni e organizzazioni imprenditoriali del commercio per
  l'effettuazione di corsi di formazione e di aggiornamento
  professionale;
         la fissazione dei limiti dimensionali per la
  definizione di piccole, medie e grandi strutture di vendita
  rispettivamente: fino a 200 mq, fino a 2000 mq, oltre i 2000
  mq o oltre i 600 mq per i comuni fino a 10.000 abitanti;
         la previsione, nell'ambito delle competenze
  programmatiche del comune, della determinazione, da parte del
  consiglio comunale, di criteri per il rilascio delle
  autorizzazioni per gli esercizi di vicinato.  Per i negozi di
  alimentari e abbigliamento la previsione, da parte del
  consiglio comunale, di parametri per il rilascio di
  autorizzazioni relative alle nuove aperture che tengano conto
  del livello di offerta già esistente e delle caratteristiche
  della domanda residente e fluttuante;
         la garanzia della partecipazione delle associazioni
  imprenditoriali e del commercio e dei consumatori sia nella
  fase di definizione dei criteri, sia nei procedimenti di
  rilascio delle autorizzazioni;
         la conferma, per le grandi strutture di vendita,
  dell'attuale procedura dell'autorizzazione comunale previo
  nulla osta regionale da rendere vincolante o perfezionamento
  delle modalità operative della conferenza dei servizi;
         l'affermazione del principio che il rilascio
  dell'autorizzazione commerciale è condizione necessaria
  all'ottenimento della licenza edilizia;
 
                              Pag. 12
 
         il mantenimento per le medie e grandi strutture delle
  disposizioni vigenti in materia di ampliamenti e
  trasferimenti;
         la previsione di ampi raggruppamenti merceologici
  collegati al requisito professionale per l'accesso
  all'attività;
         la previsione di una normativa transitoria atta a
  sospendere la presentazione di nuove domande fino
  all'emanazione degli strumenti previsti dal decreto;
         la valutazione delle domande di nulla osta in corso di
  istruttoria in base agli strumenti programmatori vigenti ivi
  compreso il parere della commissione regionale di cui
  all'articolo 17 della legge 426/71 -:
       se e per quali motivi le linee contenute nello schema di
  decreto legislativo predisposto dal Ministro si differenzino
  dai punti sopra indicati contraddicendo quanto più volte
  assicurato dallo stesso Ministro.
  (2-00847)"Tatarella, Mazzocchi".
  (13 gennaio 1998).
 
DATA=980115 FASCID=ALA13-297 TIPOSTA=ALA LEGISL=13 NCOMM= SEDE= NSTA=0297 TOTPAG=0050 TOTDOC=0067 NDOC=0014 TIPDOC=P DOCTIT=0013 COMM= FTX PAGINIZ=0011 RIGINIZ=001 PAGFIN=0012 RIGFIN=020 UPAG=NO PAGEIN=11 PAGEFIN=12 SORTRES=9801155 SORTDDL= FASCIDC=13ALA 00297 SORTNAV=59801152 00297 300000 ZZALA297 NDOC0014 TIPDOCP DOCTIT0013 NDOC0013



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